CRONACAPRIMO PIANO

Primi effetti da Coronavirus, albergo a Ischia chiude i battenti

La direzione della struttura ha comunicato alle maestranze che da domenica, causa mancanza di prenotazioni e disdette, non presteranno più servizio almeno fino al 29 marzo. Primi tamponi positivi in Campania, autisti Eav al volante con guanti e mascherine

Non c’erano i sindaci dell’isola d’Ischia ieri pomeriggio al Centro Direzionale, quando il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha incontrato i primi cittadini del territorio regionale. Ferrandino, Castagna, Del Deo, Caruso e Gaudioso si erano dati appuntamento sulla banchina Olimpica del porto d’Ischia per imbarcarsi alla volta di Napoli con la nave Caremar delle 13.50. Ma le avverse condimeteo marine ed il rischio di trascorrere la notte in terraferma alla fine hanno indotto gli stessi a rimanere sull’isola.

Probabile che abbiano seguito la conferenza in diretta streaming, e le notizie fornite dal governatore certo non sono mancate: partendo da due possibili contagi in Campania (sarebbero i primi) con i test inviati allo Spallanzani di Roma, passando per la volontà assoluta di non chiudere per adesso i plessi scolastici. De Luca è stato chiaro, “no” categorico a spirito di protagonismo o emulazione, per adottare un provvedimento così drastico bisognerebbe attendere indicazione da parte delle autorità sanitarie locali che fin qui non sono arrivate. E allora la vita continua, inutile creare ulteriore allarmismo e confusione. Poi saranno acquistate ulteriori 400.000 mascherine e materiale per allestire tendopoli per test e visite nei pressi degli ospedali per evitare contaminazioni. Insomma, più o meno questo il resoconto del summit svoltosi nell’aula del Centro Direzionale di Napoli.

Nel frattempo però arrivano anche le prime ripercussioni negative sul turismo, peraltro ampiamente annunciate su scala nazionale. Da domenica prossima, infatti, chiuderà un albergo ubicato nel centro di Ischia che non avrebbe dovuto conoscere soste secondo la calendarizzazione prevista dai proprietari della struttura ricettiva. Ai dipendenti è stato comunicato il “rompete le righe” a causa di disdette e mancanza di prenotazioni, evidentemente la paura del coronavirus ha indotto tanti a limitare gli spostamenti e attendere l’evolversi degli eventi. Secondo quanto è stato riferito alle maestranze, nella migliore delle ipotesi l’attività lavorativa riprenderà il prossimo 29 marzo, ma la data è ancora presuntiva. Insomma, il timore è che potrebbe esserci un effetto domino, che potrebbe in un certo qual modo anche le altre strutture che insistono sul territorio e sono aperte anche in questo periodo di bassa stagione. L’impressione è che bisogna davvero sperare in un’inversione di tendenza, perché altrimenti le prospettive già in vista del periodo pasquale sarebbero tutt’altro che propizie, per usare un eufemismo.

Intanto nella giornata di ieri hanno continuato a destare decisamente curiosità i numerosi controlli effettuati ad imbarchi e sbarchi da traghetti ed aliscafi, sia sui porti di Napoli e Pozzuoli che su quello di Ischia. A tanti passeggeri è stato chiesto di esibire il documento di riconoscimento ma a nessuno è stato impedito di muoversi in ognuna delle due direzioni. Un’attività dettata dall’ottemperanza dell’ordinanza del prefetto di Napoli Marco Valentini, che era stata emessa domenica scorsa dopo che lo stesso ufficio territoriale di governo aveva annullato l’ordinanza varata dai sindaci isolani. Nel frattempo, continua anche ad esserci una psicosi assolutamente esagerata e fuori luogo sulla nostra isola, dove le voci di corridoio, le illazioni e i sospetti su questo o quell’episodio legato al diffondersi del virus stanno raggiungendo vette a dir poco surreali. La speranza è che chi di competenza capisca che non è assolutamente il caso di sparare “fantasie” ascoltate a destra ed a manca sui social network: si chiama procurato allarme, e anche se in molti lo ignorano è un reato perseguibile dalla legge.

Intanto anche i mezzi di trasporto si attrezzano alla bisogna. Non è passato inosservato l’equipaggiamento di cui erano muniti nella giornata di ieri gli autisti della Eav Bus, che si sono messi al volante dei pullman muniti di guanti ed in alcuni casi anche di mascherina protettiva, scena inusuale ma alla quale probabilmente dovremo abituarci. Anche l’Alilauro nella giornata di ieri “in concomitanza con la crescente attenzione sul coronavirus, la compagnia ha precauzionalmente, e ad esclusivo scopo preventivo, incrementato le operazioni di igienizzazione, sanificazione e sterilizzazione delle proprie unità. Una particolare attenzione supplementare è dedicata alle condotte di condizionamento, già abitualmente trattate con prodotti sanificanti e igienizzanti. I membri dei singoli equipaggi e il personale tutto, inoltre, sono stati opportunamente formati sulla situazione e sono a completa disposizione dell’utenza”.

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