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Pensieri in libertà

DI GAETANO FERRANDINO

Non lo andiamo dicendo certamente da ieri mattina, ma anche l’ultima volta – quando lo abbiamo ribadito in maniera nuda e cruda, proprio nel tentativo di rendere al meglio quanto stava accadendo – l’impressione è che qualcuno abbia fatto finta di non capire. Poi c’è chi è talmente “tordo” da non capire per davvero e quello che inevitabilmente si appella alle solite teorie complottistiche con annessi e connessi: normale che chi è abituato a fare di certi modus agendi la propria ragione di vita immagini che anche per il prossimo debba funzionare alla stessa maniera. Premesso che bisogna fare applausi a scena aperta ad Enzo Ferrandino per la foto con la quale – facendosi riprendere a tavola con un pollo davanti – risponde con la stessa ironia alla nostra prima pagina, è appena il caso di sottolineare che l’atteggiamento che il vicesindaco sta tenendo nei confronti del capo dell’amministrazione è di quelli che lo porteranno inevitabilmente a finire contro gli scogli. E farlo notare, non significa affatto voler essere contro un politico, un uomo ed un professionista la cui integrità, onestà e rettitudine morale nessuno si sognerebbe di mettere in discussione. O almeno certamente non lo farebbe chi scrive, e questo lo diciamo in premessa proprio per far capire che nei nostri ragionamenti non c’è nulla di personale, anche perché tale filosofia è lontana da noi anni luce.

Ma c’è un fatto. Ad Enzo è stato demandato di fare da scudo all’amministrazione, facendo come già ripetuto negli ultimi tempi la guerra al mondo intero. Già, ma a che pro? Perché Giosi non esce allo scoperto e afferma in pubblica assise una volta e per tutte che il suo vice è il suo erede designato? E perché lo stesso vice non lo pretende in maniera inequivocabile? Diciamoci la verità, qui si sta giocando una grossa commedia degli equivoci, dove Enzo Ferrandino fa a braccio di ferro con Carmine Bernardo, sale sul ring con Gianluca Trani, fa a pugni col mondo intero mentre il sindaco da dietro le quinte osserva compiaciuto e magari se la ride pure. E poi un giorno gli dirà pure che non è capace di aggregare e di mettere insieme forze per poter concorrere alle elezioni ammnistrativa del 2017. Ancor più avvilente è il ruolo che giocano coloro che gli ronzano intorno, a partire dagli stessi consiglieri di maggioranza del PD, bravi a sbattere un “like” su Facebook (quello in fondo, non si nega a nessuno, soprattutto agli amici), ma non a puntare i piedi con Giosi ed a pretendere l’investitura del loro vice. Che, peraltro, non è nemmeno voluta a furor di popolo come più volte vi abbiamo documentato negli ultimi tempi. Insomma, volendo arrivare al nocciolo della questione crediamo che una situazione come quella attuale – per quanto terribilmente cristallizzata – sia stata compresa da pochi se non addirittura da nessuno. A chi accusa questo o quello di voler denigrare il buon Enzo e di volerne ostacolare addirittura la scalata alla candidatura a sindaco, consigliamo di prendersi un periodo di ferie. In questo momento l’unico ostacolo è proprio lo stesso Enzo che (lo ripetiamo ancora una volta, e il tempo ci darà tristemente ragione) si sta buttando contro gli scogli tenendo lui il timone della nave. Mollasse Giosi e andasse per la sua strada, presto potrebbe non averne più una. Se non quella di finire come un pollo. Ma stavolta, a tavolo con forchetta e coltello, potrebbe non esserci lui.

gaetanoferrandino@gmail.com

 

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