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Ancora un caso di legionella, turista trasferito al Cotugno

di Isabella Puca

 

Lacco Ameno – Ancora un caso di legionella a Ischia e ancora una volta, a esserne affetto, è un turista che aveva scelto la nostra isola per trascorrere le sue vacanze in pieno relax. L’uomo in questione, che alloggiava in un noto albergo del comune di Forio, qualche giorno fa, è arrivato all’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno in preda a uno stato confusionale e a una febbre molto alta.  Rimasto in ospedale a fare le cure per qualche giorno, data la situazione certamente non semplice e visto il mancato miglioramento del quadro clinico, è stato trasferito nel reparto di rianimazione dell’ Ospedale Cotugno di Napoli. L’uomo è risultato positivo al test per la legionella, diagnosi che è stata già data altre volte soprattutto per i turisti che effettuano cure termali. La legionellosi è causata nel 90% dei casi dal batterio Legionella presente, infatti, negli ambienti acquatici naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali e fanghi. Da questi ambienti raggiungono quelli artificiali che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana. La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente Legionella; la malattia, che ha i suoi picchi d’infezione tra l’estate e l’inizio dell’autunno, si manifesta dopo un’incubazione che può andare dai 2 ai 10 giorni con disturbi simili all’influenza come malessere, mialgia e cefalea cui seguono febbre alta, tosse, respiro affannoso e sintomi comuni ad altre forme di polmonite.  Non è la prima volta che a Ischia compare un caso simile, l’ultimo riportato dalla cronaca locale risale all’aprile dello scorso anno e vide come sfortunata protagonista una donna del Piemonte. Inoltre, lo scorso settembre del 2013, una donna dopo aver soggiornato in una struttura alberghiera dell’isola è deceduta per una grave insufficienza respiratoria con polmonite causata proprio da un’infezione di legionella. Anche il 2007 vide un decesso qui sull’isola per cause relative a un’infezione causata dalla legionella, anche questa volta una donna approdata nell’ isola verde da Monaco di Baviera e ancora, era il 1990 quando sull’isola scattò un vero e proprio allarme; allora a morire furono due dei tre turisti ricoverati a causa di questo batterio. Si spera, ora, che si provveda in fretta a chiudere il focolaio dell’infezione e che si effettui quanto prima la  bonifica affinché il nome di Ischia non venga più associato a questa terribile, quanto pericolosa, malattia.

 

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