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Il nuovo PTC è una tragedia per Procida

Così come riportato dal sito istituzionale della Città Metropolitana di Napoli, la Proposta di Piano Territoriale di Coordinamento (PTC), che rappresenta lo strumento di carattere generale teso alla definizione della disciplina di tutela e di uso del territorio per l’intero ambito di competenza, è stata adottata, ai sensi dell’art. 20 della LR n. 16/2004, con le Deliberazioni del Sindaco Metropolitano n. 25 del 29 gennaio 2016 e n. 75 del 29 aprile 2016; quest’ultima, in particolare, ha fornito importanti disposizioni integrative e correttive alla precedente Deliberazione. Con gli stessi provvedimenti sono stati adottati, altresì, il Rapporto Ambientale (contenente, tra l’altro, lo Studio di Incidenza), e la relativa Sintesi non Tecnica. Tutti gli atti ed elaborati costituenti la Proposta di PTC sono depositati in forma digitale per 60 giorni presso la Segreteria Generale (piazza G. Matteotti, 1) e l’Area Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Sviluppo – Valorizzazione e Tutela ambientale (via Don Bosco, 4/F, 5° piano, ala D), nonché presso l’Autorità Competente, Regione Campania, Unità Operativa Dirigenziale Valutazioni Ambientali – Autorità Ambientale, via De Gasperi, 28 – 80133 Napoli.

La consultazione presso gli uffici della Città Metropolitana è consentita dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, e continuativamente sui siti web istituzionali delle due Autorità, ovvero: www.cittametropolitana.na.it e http://viavas.regione.campania.it/opencms/opencms/VIAVAS. Le osservazioni possono essere depositate in duplice copia presso l’Ufficio protocollo della Città Metropolitana, sito in piazza G. Matteotti, 1 – 80133 Napoli, oppure inviate a mezzo posta raccomandata allo stesso indirizzo, o ancora tramite PEC (cittametropolitana@pec.it); nel caso di trasmissione per posta raccomandata, sul plico dovrà essere riportata in posizione visibile la seguente dicitura: “OSSERVAZIONI AL PTC“. In ogni caso si raccomanda di allegare la “Scheda di sintesi” scaricabile dai siti web delle due Autorità, opportunamente compilata.

Come al solito diretto e senza peli sulla lingua, non si è fatto attendere il commento dell’ing. Vincenzo Muro, noto e stimato professionista dell’isola. «L’altro ieri – dice l’ing. Muro – è stato adottato il piano territoriale di coordinamento della città metropolitana di Napoli (ex provincia). L’immagine di seguito è la zonizzazione prevista per la nostra isola; il verde, nelle varie tonalità, rappresenta la zona agricola, mentre il colore che sembra arancione rappresenta in gran parte i centri storici; la zona marrone comprende gli insediamenti urbani consolidati. Per Procida è una tragedia, perché è un piano assolutamente arretrato di almeno 50 anni, più restrittivo del piano paesistico vigente (che risale agli anni ‘60 del secolo scorso e fu approvato nel 1971), e non tiene alcun conto né del piano regolatore esistente, né di tutto quello che è successo negli ultimi decenni, né del piano Paesistico regionale in fase di redazione; da una lettura della normativa si deduce, per esempio, che nella zona agricola siano coltivate le patate, indipendentemente dall’esistenza o meno dei coltivatore diretti. Non è prevista alcuna zona per interventi e attrezzature pubbliche né per l’edilizia popolare né per gli insediamenti produttivi o artigianali. L’amministrazione – conclude l’ing. Muro – ha sessanta giorni, a partire dal 18 dicembre, per rappresentare le osservazioni, sarebbe quindi opportuno ed urgente che, insieme all’amministrazione stessa, si facessero sentire le forze politiche e produttive del paese».

Guglielmo Taliercio

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