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Affaire ripetitore, ancora fumata nera: si attende l’ordinanza

Nuova mattinata di protesta in via Casale, dove giovedì scorso è stato installato un ripetitore della Tim nel terreno dell’imprenditore ortofrutticolo Eduardo Cerciello. Come riferito nell’edizione di ieri, l’uomo si era dichiarato disponibile a far rimuovere l’impianto, ma così non è stato. Il clamoroso dietrofront di Cerciello ha naturalmente indispettito i residenti della zona, che hanno deciso di attaccarlo frontalmente affiggendo uno striscione (“Cerciello Giuda”) all’esterno della vicina centrale Telecom. Intanto ieri mattina gli abitanti di via Casale si sono nuovamente riuniti all’esterno del palazzetto dello sport in attesa dell’arrivo del sindaco Francesco Del Deo. Il primo cittadino (accompagnato nella circostanza da un ingegnere della Tim, dai vigili urbani e dai tecnici comunali) ha effettuato un nuovo sopralluogo, cui ha fatto seguito un nuovo confronto con i cittadini.

L’ingegnere della Tim, incalzato dai residenti di via Casale, ha dichiarato che le onde elettromagnetiche emesse dall’apparecchio mobile rispettano i limiti imposti dalle vigenti normative e pertanto non sono nocive per l’uomo. La versione del tecnico inviato sul posto dalla compagnia telefonica non ha convinto affatto gli abitanti del posto, che infatti hanno chiesto al sindaco e ai suoi dirigenti (tra i quali Giampiero Lamonica, Nicola Regine e Marco Raia) di perfezionare l’ordinanza sindacale attraverso cui stabilire ad horas la rimozione del ripetitore della discordia, che sta generando parecchi malumori che potrebbero ben presto tradursi in atti estremi dettati anche dalle alte temperature che si stanno registrando in questi primi giorni di luglio. Per far meglio comprendere il disagio che stanno vivendo gli abitanti di via Casale, alcune donne hanno riferito al sindaco e all’ingegnere della Tim di essere in possesso di documentazioni sanitarie che attestano la loro vulnerabilità, dal momento che le stesse hanno avuto in passato problemi di natura oncologica che temono possano ripresentarsi, e questa volta in maniera più aggressiva. Nei prossimi giorni provvederemo a darvi conto di questo particolare di non poco conto, pubblicando le predette certificazioni mediche sulle colonne del nostro quotidiano. Intanto nella serata di ieri, mentre ci accingevamo a concludere il presente servizio, il signor Cerciello si è recato in via Casale: dinanzi alle richieste di chiarimento avanzate dai cittadini, l’uomo ha farfugliato qualche parola e se n’è andato via a bordo del suo motorino.

Nella foto di copertina l’imprenditore ortofrutticolo Eduardo Cerciello, proprietario del terreno dove è stato ubicato il ripetitore mobile

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