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Archeologica: una tre giorni alla scoperta di Aenaria

Di Isabella Puca

Ischia – A pochi giorni dall’inaugurazione della nuova sala multimediale, nuova sede per la Marina di Sant’Anna, Ischia Ponte diventa nuovamente fulcro di cultura. Partirà domani la tre giorni che vedrà protagonista la baia sommersa di Aenaria grazie agli incontri culturali sulla baia di Cartaromana organizzati dalla Marina di Sant’Anna, in collaborazione con il borgo di Ischia Ponte. Le porte sono aperte a tutti, ischitani, turisti, e quanti vogliano conoscere quel tesoro archeologico sommerso nella baia di Cartaromana. Alle visite guidate in mare, possibili grazie all’ausilio della barca dal fondo trasparente, seguiranno importanti conferenze per divulgare questa bellissima storia dell’antica città di Anenaria. Si comincia domani alle ore 15:00 con la prima visita guidata a cura dell’archeologa Alessandra Benini. Venticinque i posti disponibili su prenotazione. Alle 18:00 l’appuntamento è in sede per la conferenza “Gli scavi archeologici subacquei di Aenaria”. L’appuntamento prosegue venerdì 24 giugno, alle 10:30 visita guidata in barca alla scoperta della biologia marina della Baia di Cartaromana a cura della biologa Miriam Scotti della Ptatypus tour. Ultimo appuntamento sabato alle 18:30 con la conferenza del professor Ugo Vuoso dal titolo “I mii della Baia, il patrimonio culturale immateriale”. È questa una grande opportunità per tutti gli ischitani che hanno voglia di riappropriarsi della loro storia.  Comincia così l’estate culturale promessa durante l’inaugurazione di questo nuovo e bellissimo spazio; un motivo in più per il turista consapevole di scegliere l’isola d’Ischia che non offre solo mare, sole e terme, ma anche e soprattutto cultura. L’idea è del gruppo di giovani ischitani associati nella marina di Sant’Anna che hanno deciso di intensificare la loro attività, tra noleggio e ormeggio di barche nella baia, al fine di promuovere una maggiore conoscenza della storia culturale del Borgo di Ischia Ponte puntando a un maggior rispetto verso il mare. Sono loro che dal 2011 portano avanti campagne di scavo archeologico sotto la vigilanza della locale Soprintendenza Archeologica con le quali hanno identificato il sito sommerso della baia di Cartaromana con l’antico insediamento romano di Aenaria.

 

 

 

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