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Asilo alla Sentinella, udienza di merito al Tar

ISCHIA. Siè svolta stamane dinanzi al Tar Campania l’udienza di merito nell’ambito della controversia che oppose per lunghi mesi il Comune di Casamicciola e la Diocesi di Ischia per la disponibilità dell’edificio scolastico sito alla Sentinella. Gran parte del motivo del contendere è venuto meno con il giudicato cautelare della scorsa estate. Come si ricorderà, dopo la pronuncia interlocutoria di inizio giugno, che appariva favorevole al Comune, il Consiglio di Stato ha infine respinto il ricorso dell’ente del Capricho, di fatto legittimando la sospensione cautelare, disposta dal Tar, della requisizione dell’immobile firmata dal sindaco Giovan Battista Castagna che intendeva ospitarvi i bambini della scuola d’infanzia rimasti senza una sede agibile dopo il terremoto del 21 agosto 2017. Il comune ha ottemperato alla decisione, consegnando l’immobile alla Diocesi lo scorso 20 ottobre e trovando un’altra sistemazione. Di fatto, con il Comune uscito sostanzialmente di scena, l’unica questione rimasta in piedi riguarda l’effettiva titolarità dell’immobile che, come si ricorderà, potrebbe spettare allo Stato.

L’ente del Capricho alcuni mesi fa eseguì una serie di verifiche dalle quali emerse che con un atto risalente al 1962 e firmato dal notaio Francesco Nonno il parroco pro tempore della Parrocchia della Maddalena accettava la donazione dell’immobile in questione. L’anno successivo la Cassa del Mezzogiorno concesse alla Parrocchia l’esecuzione dei lavori relativi alla costruzione di un asilo infantile per un importo di lire 29.494.800, somma che successivamente – a seguito di una serie di perizie di variante – venne elevata a 48.698.480 lire. Una somma concessa interamente a fondo perduto e non in quota parte. La legge n. 1073 del 1962 all’articolo 15 ultimo comma, prevede che “Lo Stato si riserva la proprietà degli edifici di cui al presente articolo per la quota parte corrispondente al contributo concesso. La manutenzione degli edifici grava sugli enti ed edifici che gestiscono le scuole (quale corrispettivo di locazione per la quota di proprietà dello Stato), il contributo può essere riscattato con quote ventennali senza interessi”. L’ente comunale fece presente  che nel caso del finanziamento concesso dalla Cassa per il Mezzogiorno alla Parrocchia si sarebbe accertato che i 48 milioni e rotti di vecchie lire hanno coperto l’intero importo dei costi necessari alla costruzione dell’opera e di tutto quanto necessario per rendere funzionale l’asilo, compresi arredi e impianti, il tutto come risultante inequivocabilmente dagli atti contabili consultati presso l’Archivio Generale dello Stato di Roma. Da qui ne conseguirebbe che lo Stato non è comproprietario di “quote” ma dell’intero edificio.  Di fatto, lo Stato potrebbe avere interesse a che venga accertato se la Parrocchia abbia provveduto a chiedere il riscatto, nei termini previsti di prescrizione del diritto e se abbia provveduto al pagamento dell’intero importo; in caso di mancato esercizio del diritto di riscatto da parte della Parrocchia di S. Maria Maddalena, si potrebbe teoricamente arrivare a dichiarare formalmente che l’immobile è interamente di proprietà dello Stato e quindi attribuirlo a titolo gratuito al Comune di Casamicciola Terme secondo l’uso originario di destinazione scolastica. Oggi il Tar deciderà se differire l’udienza in attesa di ulteriori accertamenti, o riservarsi la decisione.

 

 

 

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