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Autobus vecchi e danneggiati, il disastro corre sulle linee Eav

Autobus vecchi e fatiscenti. Il parco macchine di via Michele Mazzella può fare affidamento solo su pullman che hanno più di vent’anni di attività e centinaia di migliaia di chilometri di percorrenza. Una situazione che sancisce una inevitabile scarsa qualità del servizio. I bus si fermano uno dopo l’altro, sotto i colpi dell’incuria. Basta contare quante corse vengono soppresse a capolinea di piazza Trieste e Trento per farsi un’idea di quanto profonda sia la crisi dei mezzi pubblici sull’isola d’Ischia. A peggiorare una condizione già al limite ci si mettono anche i lavori di metanizzazione che di fatto dividono a metà l’isola anche se solo di notte.Sono giorni, infatti, che di notte l’isola è divisa a metà ed è impossibile muoversi in auto, figuriamoci in bus.

Una situazione che impedisce alle automobili e naturalmente anche agli autobus di effettuare il giro dell’isola nei due versi che la circolare sinistra e la circolare destra dovrebbero percorrere secondo l’abitudine. Le condizioni sulle tratte che l’eav riesce a effettuare non é delle più idilliache. La rottura di diversi pollicini, i mezzi di dimensioni ridotte che effettuano le corse nelle strade più strette, come quelle di Ischia ponte, sono andati in avaria costringendo alla soppressione delle linee periferiche.

E che dire delle condizioni a dir poco fatiscenti dei bus, decisamente non degne per un luogo che ha la velleità di fare turismo. Condizionatori non funzionanti, finestrini rotti, sportelli oscillanti. E poi ancora porte che spesso rimangono aperte anche durante il tragitto, un pericolo evidente per i passeggeri che rischiano letteralmente la vita. Stesse parole di sempre che cadono come sempre nel vuoto. Non c’è niente da fare: dietro le parole propositive che preannunciano a più riprese la rivoluzione anti caos del traffico impazzito non c’è alcun riscontro poi effettivo. Le strade rimangono in preda al caos delle auto ed è colpa anche della mancanza di un’alternativa valida che possa convincere  lasciare le auto in garage. Intanto le avarie si susseguono, privando di preziosi autobus il già risicato gruppo di pullman a disposizione degli autisti dell’eav. Con grande stupore dei numerosi turisti che già stanno cominciando a popolare l’isola.

Una fotografia terribile della condizione rovinosa dei nostri trasporti pubblici.

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