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“Azz”, Federico Salvatore festeggia i cent’anni del carnevale di Monterone

Oggi sull’isola sin dal mattino giornata piena per un Carnevale 2018 ricco e vario, dove per lo più saranno protagonisti  la scuola, i bambini ed i ragazzi più grandicelli delle Medie, che già la settimana scorsa hanno festeggiato il giovedì  grasso anticipando di alcuni giorni il Carnevale di quest’anno che si concluderà per l’appunto  domani martedì  13 febbraio. La giornata festiva  ultima di Carnevale si aprirà a Ischia in piazzetta San Girolamo col Fantacirco di Fantastilandia con musica, balli e tante maschere. Un festoso corteo partirà da Piazza degli eroi e raggiungerà Piazzetta San Girolamo per intrattenere fino all’ora di pranzo  le nostre  piccole maschere con l’esibizione di incantatori di serpenti, trapezisti e domatori  insieme a Minni  e Topolino travestiti da pagliacci per dar vita all’annunciato fantastico spettacolo mattutino.  Dall’altro lato dell’isola a Forio, la contrada di  Monterone festeggia invece il centenario del suo Carnevale  e presenterà  un suo programma sostenuto da un comitato che si avvale della direzione artistica del cantante ed uomo di scena Gaetano Maschio.  Casamicciola per la festa in piazza condotta da Gaetano Ferrandino  presenterà i suoi bambini e ragazzi terremotati  in una festa di carnevale in maschera tutta per loro in piazza Marina. Sarà nell’isola domani  nel complesso, o la sagra dei costumi  multicolori e coriandoli a volontà. Si spera che nel pomeriggio per le strade dell’isola  non compaiono i soliti vandali a macchiare la festa. Anche Serrara  Fontana  si è organizzata per vivere il suo Carnevale nell’allegria con il “Party Tres Disney” e con curioso spettacolo  di bolle di sapone giganti.  L’isola d’Ischia col Carnevale  ha avuto sempre un buon rapporto. L’hanno “onorato”  per il passato come per il presente  bambini ed adulti, mascherandosi senza pudore, nel senso allegro della parola,  ed abbandonandosi all’entusiasmo che la ricorrenza richiede, avvolte uscendo anche fuori dalle righe, ma subito rientrandovi.

Nei primi anni sessanta Ischia “studiava” per inventarsi un Carnevale tutto suo che portasse le insegne dell’isola, con maschere a carri allegorici ispirati ai più famosi Carnevali di Viareggio e Rio del Janeiro in Brasile, guardando al fattore turistico. Si ebbero contatti  anche con Venezia e Putignano in Puglia, per ottenere suggerimenti  sulla creazione di nuovi costumi e maschere originali da utilizzare in quello che doveva essere il nascente Carnevale ischitano.  Ideatore e sostenitore dell’iniziativa insieme all’architetto Ugo Ccciapuoti ed alla maestra Signora Sisina De Laurentiis, iniziativa che doveva rientrare nel programma promozional-turistico  dell’allora Ente autonomo per la Valorizzazione dell’isola d’Ischia, il vecchio EVI, era il compianto Giannino Messina confortato per altro dall’appoggio del Comm. Vincenzo Telese e del Dr. Giacomo Deuringer,  personaggi del passato   di “maestri’”  artigiani locali e l’intraprendenza di brave organizzatrici di eventi, in special modo nell’ambiente scolastico. Ma qualcosa non andò per il verso giusto e la cosa si arenò per strada. Qualche anno dopo la scuola elementare Marconi di Porto d’Ischia pensò di scendere in campo e nel  volgere di pochi mesi organizzò il primo vero Carnevale in cui i  bambini avevano il ruolo principale. Correva l’anno 1964. Ci fu una vera e propria mobilitazione popolare con in prima fila le mamme e le maestre delle elementari di tutto il Comune d’Ischia. Chiunque concorse alla riuscita di quell’ indimenticabile Carnevale dei bambini. Furono dodici i carri allestiti e ciascuno con un tema ispirato alle maschere del teatrino dell’arte carnevalesca: da arlecchino a Pulcinella da Colombina a Patalone. Peccato che tutto finì lì, senza seguito per gli anni successivi.  Pertanto Ischia, dal suo importante Carnevale social-turistico mancato, passò al nulla, consolandosi  nel  solo martedì grasso di vedere sfilare per le proprie  strade libere maschere anche gradevoli  e divertenti. Un paio d’anni dopo alla sortita del Carnevale dei Bambini a ischia, entrò in scena Lacco Ameno  col suo Carnevale.

La  Manifestazione nacque nel 1966 ad opera di un gruppo di giovani, inizialmente presieduto dal prof. Umberto Patalano e poi dal Principe Innocenzio Pignatelli, e portata avanti soprattutto da Franco Taliercio e Francesco De Luise. Si svolgeva principalmente mediante la sfilata di carri allegorici lungo via Roma e corso Angelo Rizzoli, con la partecipazione di un numeroso pubblico che accorreva da tutta l’isola. La confusione era tanta, ma anche il divertimento che coinvolgeva tutti. Poi anche il Carnevale di Lacco durato svariati anni ha dato forfait.  Ma l’isola non si arrende. Ed Ecco che si organizza Forio ad opera dell’Associazione Folkloristica di Monterone. Il Carnevale sull’isola ora ha un altro marchio ed alla direzione artistica c’è la firma e tutto l’impegno di Gaetano Maschio.. Infatti sono i giovani foriani che ne raccolgono l’eredità per fare anch’essi le cose alla grande. E pare che ci stiano riuscendo. Lo vorranno dimostrare anche quest’anno che è l’anno del centenario del loro Carnevale,  con un programma ricco e fantasioso avvalendosi soprattutto del  patrocinio del Comune di Forio e la collaborazione della sempre presente Setta d’e Zufnielli.  Sarà ospite del  Carnevale centanario di Monterone a Forio  domani il comico Federico  Salvatore, quello di “Azz”.

Il Carnevale Foriano si concluderà con la premiazione del carro  allegorico  vincitore. Poi finalissimo con lo spettacolo musicale  in cui si esibiranno Salvatore Mattera  e Elisabetta Maschio. Presenterà Anna Castagna. Non mancheranno la “Gara di Spaghetti” e la “Gara del Suga Suga” con premio a parte. Per rendere la serata gustosa, la “Setta d’ ’e Zuffnielli” delizierà con specialità gastronomiche  preparate  dal gruppo diretto da  Satore ‘e Pumpett e Giuseppe Cutellese nel ricordo di Leonardo Polito Ora c’è solo da sperare che il Carnevale di domani, ultimo giorno della festa, non  segua l’andamento in parte vandalico degli anni passati allorquando orde di giovinastri col viso imbrattato e malamente mascherati prendevano di mira per le strade dell’isola i finestrini ed i parabrezza delle auto in transito con uova marce  ed aranci spaccati oltre che farina bianca riservata  a malcapitate ragazze e signore a passeggio. Domani questa cattiva abitudine potrebbe ripetersi, per un Carnevale reso incivile. Sarebbe uno scherzo che… non vale.

Antonio Lubrano (antoniolubrano1941@gmail.com)

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