BARANO. Cambia ancora lo scenario in vista delle prossime elezioni comunali di Barano. Potrebbe essere solo una lista da contrapporre a quella Dionigi Gaudioso. E’ quanto emerge dalle ultime indiscrezioni che trapelano sul fronte dell’opposizione. Una corsa a due che renderebbe più avvincente e meno scontato l’esito della competizione. Naturalmente, la scissione spianerebbe la strada del trionfo al gruppo dell’attuale maggioranza consiliare che già parte favorita, indipendentemente dalle divisioni in seno al gruppo di contrapposizione.
Per ora si tratta solo di timidi avvicinamenti che punterebbero a risanare la frattura e ricucire gli strappi. Un colpo di scena che ribalta lo scenario in poche settimane. Un sussulto che apre un ventaglio d’ipotesi, tutte ancora sul tavolo delle trattative. In primis, resta il candidato sindaco il nodo più complicato da sciogliere, poi c’è l’elenco dei nominativi dei candidati consiglieri da spuntare, ma quest’ultimo è solo l’aspetto meno complesso della partita a scacchi in corso.
MIGLIACCIO. Gli approcci di avvicinamento sono confermati dallo stesso Giovanni Migliaccio, cinque anni fa candidato sindaco con la terza lista che non riuscì a raccogliere i consensi necessari a sedere in consiglio comunale. «Ci stiamo parlando attraverso un confronto aperto – conferma il geometra di Fiaiano – ma restano ancora diversi i punti da chiarire, i nodi da sciogliere. Resto possibilista, ma è prematuro oggi parlare di accordi o di un’unica lista di contrapposizione all’attuale maggioranza. Di sicuro i nostri programmi sono diversi tra chi, invece, ne scrive da anni. In questa fase siamo ancora lontani, diverse le divisioni. Ne stiamo discutendo, è vero, ma non c’è alcun accordo o intesa di massima. Non chiudo mai a priori i confronti, preferisco dialogare, trovare un punto d’incontro. Tutto è ancora possibile», ha chiuso Migliaccio.
Intanto, resta ancora incerta la data ufficiale delle elezioni comunali che eleggerà il nuovo governo di Barano. Molte indicazioni portano ad individuare il periodo nell’ultima decade di maggio. E in poco meno di cento giorni ancora tutto può accadere sul fronte opposizione.
Luigi Balestriere
