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Baranopoli, domani gli interrogatori della Di Scala e Piro

NAPOLI. Ieri mattina erano previsti gli interrogatori di garanzia disposti dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, che avrebbe dovuto ascoltare gli imputati Raffaele Piro, Maria Grazia Di Scala, Antonio Schiano e Giorgio Vuoso, indagati nel procedimento penale denominato “Free Market”  scaturito dall’inchiesta deflagrata lo scorso venerdì, nota come “Baranopoli”, ma a causa di un impedimento del Pubblico Ministero c’è stato un parziale cambio di programma, con il differimento a domattina per l’audizione di due degli indagati. Nei giorni scorsi erano state applicate alcune misure cautelari in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip, a seguito delle risultanze emerse dalle indagini condotte dalla Compagnia dei Carabinieri di Ischia con il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli. Dopo l’interrogatorio del tenente della polizia municipale di Barano, Nicola Antonio Stanziola (l’unico sottoposto a misura di custodia cautelare in carcere), avvenuto lunedì scorso, ieri avrebbe dovuto essere la volta, come detto, di Raffaele Piro e Maria Grazia Di Scala (entrambi soggetti ad obbligo di dimora nel Comune di residenza), oltre ad Antonio Schiano e Giorgio Vuoso (sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria). Di varia fattispecie i reati contestati: episodi di peculato, concussione, corruzione per l’esercizio della funzione, abuso d’ufficio, falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico, truffa in danno del Comune. Il primo a essere ascoltato dal giudice è stato Antonio Schiano, presidente dell’associazione “Testaccio Grandi Eventi”, assistito dall’avvocato Filomena Giglio. Schiano si è avvalso della facoltà di non rispondere, e contestualmente è stata avanzata richiesta di sostituzione della misura cautelare. Per esaminare tale richiesta, tuttavia, si dovrà probabilmente attendere la completa conclusione degli altri interrogatori. L’avv. Giglio ha inoltre annunciato istanza di riesame dell’ordinanza che dispone la misura. In seguito, è stata la volta di colui che dell’associazione testaccese è il tesoriere, Giorgio Vuoso, accompagnato dall’avvocato Giuliano Di Meglio. Come già Schiano, anche Vuoso ha respinto ogni addebito contestato per poi avvalersi della facoltà di non rispondere. Il suo legale ha dichiarato che nei prossimi giorni verrà depositata documentazione contestualmente alla richiesta di revoca della misura cautelare: «In ogni caso – ha affermato l’avv. Di Meglio – depositeremo istanza di riesame, forse già nella giornata di oggi (14 ottobre, n.d.c.)». Antonio Schiano e Giorgio Vuoso, come si ricorderà, sono indagati per presunti illeciti legati alla gestione delle attività organizzate dalla “Testaccio Grandi Eventi”, associazione che per gli inquirenti costituiva lo strumento escogitato dal tenente Stanziola per controllare le fiere, gli eventi e gli spettacoli realizzati in loco, e trarne così guadagni e vantaggi illegittimi. In pratica, si tratta dell’originario ramo dell’inchiesta “Free Market”, quello riguardante appunto le attività economiche e di mercato che si svolgevano negli ultimi anni nella piazza del Testaccio. Nulla di fatto, invece, per le audizioni di Maria Grazia Di Scala e di Raffaele Piro, rispettivamente accompagnati dai  difensori di fiducia, gli avvocati Luigi Tuccillo e Giuseppe Di Meglio. Il Pubblico Ministero, dott.ssa Loreto, che aveva espresso la volontà di essere presente, per concomitanti impegni imprevisti non ha potuto raggiungere la sede degli interrogatori, che sono stati quindi rinviati alla mattina di domani, giovedì 15 ottobre. I due indagati saranno chiamati a chiarire la propria posizione in merito a quello che costituisce il “secondo ramo” dell’inchiesta, riguardante le vicende legate ad abusi edilizi commessi presso la struttura alberghiera “Hotel Casa Bianca” situata in località Maronti, oltre a presunte manovre illecite volte a determinare un ribasso del prezzo di mercato dell’immobile, che la Procura ipotizza essere state compiute per permettere al tenente Stanziola di speculare sulle trattative di compravendita della struttura. Intanto, il Pubblico Ministero ha comunicato a tutti gli indagati e ai loro difensori che nella mattina del prossimo 16 ottobre nel suo ufficio si procederà al conferimento di incarico a un consulente informatico, avendo ritenuto necessario l’apporto di tale figura specialistica per procedere all’analisi del materiale sequestrato nel corso dell’inchiesta. Le parti avranno naturalmente facoltà di nominare i propri consulenti tecnici.

 

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