CULTURA & SOCIETA'

Cantine Mazzella, quando il vino è a 5 stelle

A Verona il titolo di migliore “Cantina dell’Anno” Gran Vinitaly 2019 e pioggia di premi per il Vigna del Lume. A mettere sul podio la cantina di Campagnano è 5Star Wines The Book, l’unica guida realizzata da una fiera internazionale del vino

In alto i calici, signore e signori. La Cantina dell’Anno è qui a Ischia, secondo il severissimo concorso internazionale 5Star Wines al Vinitaly 2019: è la Cantina Antonio Mazzella di Campagnano a meritarsi l’ambito riconoscimento, una garanzia di qualità che ogni anno il Vinitaly riserva a quei produttori che totalizzano il risultato complessivo migliore, derivante dalla media dei punteggi finali di tre dei suoi vini selezionati. Detto a chiare lettere, il Gran Vinitaly è un importantissimo riconoscimento a coronamento di un percorso che ha visto premiato (per la seconda volta) anche un’etichetta storica di Nicola Mazzella: l’Ischia DOC Biancolella “VIGNA DEL LUME” 2018 decretato il miglior vino bianco dalla prestigiosa giuria con i suoi 95 punti su 100. In gara anche altri due zoccoli duri: l’Epomeo IGT Bianco Villa Campagnano 2018 e il rosso Nero 70 Campania 2017. Una “abbuffata” di premi che rappresentano il valore di questa cantina e della famiglia Mazzella tutta, oggi come in passato, legata al territorio e alla tradizione, alla storia e al duro lavoro nelle vigne.  «Ricevere questo titolo mi onora tanto, tantissimo – commenta Nicola Mazzellauna grande soddisfazione per la famiglia tutta ma spero anche per tutta l’Isola, una terra meravigliosa capace di esprimere prodotti straordinari. È un regalo che dedico a Ischia». Un premio certamente non aspettato, in barba ad uno stand che non c’era, per colpa di chi o di cosa starà ai protagonisti doverlo appurare nelle sedi opportune: sta di fatto che l’Azienda è stata se non altro tutelata grazie al fantastico lavoro dell’Enoteca Regionale e ai sommelier dell’AIS che si sono spesi in mille modi alle numerose richieste di assaggio dei vini di Nicola Mazzella. Almeno questo! Il Vinitaly ha comunque celebrato il genio di Nicola e questo conta, il successo per l’azienda e per l’Isola c’è stato ed è stato grande. Compresi nuovi sbocchi di vendita in California. Un successo tale da far considerare questo prestigioso riconoscimento un volano per l’intera produzione ischitana, per chi nel vino e nel duro lavoro della viticoltura eroica ischitana ci crede e non commenta negativamente il lavoro altrui. Per chi non litiga e non si offende per un premio o un articolo in meno sui giornali ma che crede nella coerenza delle proprie idee, con l’unico scopo di esprimere al meglio la vocazione del proprio territorio. Nicola Mazzella, il “principe” di questo Vinitaly 2019 è infatti tornato subito al suo lavoro e alla sua famiglia, alla sua ossessiva ricerca dell’eccellenza, alle collaborazioni esterne e allo studio di nuove tecnologie atte a produrre vini di qualità. Da un po’ di tempo, infatti, Nicola collabora per nuovi progetti in tutt’Italia con la SIPREM, la prestigiosa azienda che studia l’utilizzo di presse sottovuoto in cantina. Progetti e collaborazioni che mirano al consolidamento della produzione esistente ma anche di quelle ancora da arrivare. Sono in arrivo altre novità a casa Mazzella, non rimane che attendere fiduciosi. In alto i calici, dunque, per celebrare il piccolo e il bello che saranno in grado di dominare e cambiare il mondo. A partire dal mondo del vino. Parola di Nicola Mazzella.

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