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Ischia e il progetto Swap, l’innovazione silenziosa

A volte accade che persino una Pubblica Amministrazione riesca a rendersi attrice di una evoluzione tecnologica che solitamente consideriamo appannaggio esclusivo di grandi nomi dell’high tech mondiale. Lontano dai riflettori e come accade ormai di rado nella politica nostrana, l’ex assessore Carmen Criscuolo, oggi Consigliere comunale, ha caparbiamente portato avanti  il progetto “S.W.A.P.”, acronimo che sta per: “Small World Architectural Paradigm” , il cui scopo è dotare l’Ente di una propria infrastruttura, interamente in fibra ottica e di tale potenza da poter supportare una miriade di servizi ad alta tecnologia, praticamente azzerandone i classici canoni dovuti alle Compagnie telefoniche. Viene spontaneo domandarsi cosa sia dunque accaduto per far sì che venisse raggiunto un simile risultato. Ebbene, è stato attivato ed è già operativo il primo link  in fibra ottica a “10 Gbs” che collega il Comando di Polizia Municipale, sito nel Palazzo D’Ambra, al Palazzo Comunale. Nel descriverci i particolari del progetto giunto a compimento, gli autori fanno ben sperare nella rapida crescita ed estensione a tutti i siti di interesse sul territorio, pensiamo ad esempio ai vari edifici scolastici, e alla implementazione dei nuovi servizi che tale tecnologia consente di attivare.

È  un nuovo paradigma che considera la rete web, ed i servizi che essa può offrire al cittadino, al pari di altre infrastrutture urbane ritenute fondamentali, come ad esempio la rete idrica o elettrica e per le quali la Pubblica Amministrazione ha una diretta responsabilità. Per dare un’idea dei risparmi raggiungibili, alcune cifre diventano illuminanti: le Compagnie telefoniche interpellate in sede di valutazione di fattibilità del progetto “Swap”, hanno fornito  preventivo per il collegamento a “20 Mb/s” (pari ad 1/500 di quella disponibile con il progetto in questione) ad un costo/canone di duemila euro al mese + iva per ciascuna sede, pari ad un totale mensile di quattromila euro +iva  per la sola tratta già attivata. Come dire, in un anno quasi 50mila euro di costo. È sufficiente qualche rapidissimo calcolo per capire che la realizzazione di una capillare infrastruttura, che coinvolga l’intero territorio comunale con le performance almeno paragonabili a quelle appena ottenute, avrebbe dei costi che sarebbe eufemistico definire assurdi.

Abbiamo dunque incalzato i progettisti per conoscere maggiori particolari, ma le uniche informazioni che siamo riusciti ad ottenere afferiscono alle potenzialità ed agli intenti che hanno ispirato il progetto. Per altri dettagli l’unica strada era quella di chiedere all’amministratore che fino ad ora ha creduto nel progetto. Interpellata, l’avvocato Carmen Criscuolo ha dichiarato: «Come assessore alle innovazioni tecnologiche, subito dopo la mia nomina chiamai a raccolta professionisti del settore di conclamata esperienza, e proprio da uno di loro, Giuseppe Colella, arrivò la proposta di realizzare il progetto “S.W.A.P.”. Sembrava un’impresa quasi impossibile per una Pubblica Amministrazione, ma cominciammo a lavorarci incessantemente ed oggi è una bella realtà. Il mio obiettivo e quella del gruppo di lavoro che mi ha affiancata nella mia avventura da Assessore e continua a sostenermi in quella attuale è far diventare Ischia la prima vera “Smart City” campana.  E questo è solo il primo passo». L’attuale consigliere comunale ha continuato: «Ho imparato che in politica accade spesso che i meriti vadano a qualcun altro che li reclama, ma non  importa. La mia mission è quella di dare il mio contributo all’amministrazione del nostro Comune, non di conservare inutili medaglie. Il giorno che non mi sarà più permesso, cederò il testimone immediatamente. Non posso che ringraziare l’amico Peppe Colella, ideatore e progettista a titolo gratuito come sempre (nessuno ci crederà ma è così) dell’infrastruttura, e Franco Cuomo che ci ha supportato nella sua realizzazione», ha concluso l’avvocato Criscuolo.

Un progetto nato e cresciuto “a fari spenti”, cioè senza alcuna pubblicità né coinvolgimenti di imprese esterne, che permetteranno al Comune di Ischia di mantenere il completo controllo di questa infrastruttura, suscettibile di molteplici applicazioni future. Per il momento, il Municipio e Palazzo D’Ambra sono fisicamente uniti fin dentro i rispettivi edifici da una fibra ottica equivalente, per così dire, a un collegamento diretto tra due pc in un’unica stanza, con un’accresciuta efficienza unita al risparmio economico. In futuro, nella “rete” dello Swap entreranno a far parte tutti gli immobili di proprietà del Comune, e l’infrastruttura diverrà uno dei capisaldi per rendere Ischia una località davvero “smart”. D’altronde, l’assessore Criscuolo da tempi non sospetti ha sempre creduto nel concetto di “smart city”, caldeggiando fra l’altro il partenariato tra le amministrazioni isolane nella partecipazione al bando europeo Urban Innovative Actions, che va ad affiancarsi a “Ischia Smart Island”. Tracciata la rotta, il progetto “Swap” segna per Ischia l’inizio della concreta innovazione, diretta a unire le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione con le infrastrutture cittadine.

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