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Casamicciola, il Natale e gli attacchi strumentali

CASAMICCIOLA TERME – Questa sera parte il cartellone degli eventi natalizi di Casamicciola Terme che anche in queste festività contribuirà – almeno questo vuole essere l’intento – a rendere più allegre e spensierate le giornate dei residenti ma soprattutto dei turisti che sceglieranno l’isola verde come meta delle loro vacanze per salutare l’arrivo del nuovo anno. E si parte alla grande: l’accensione delle luci, lo spettacolo degli Arteteca e il piano show di Gianni Black, per una prima domenica all’insegna del divertimento a tutto tondo. Il programma ufficializzato oggi sarà presumibilmente di tutto rispetto, anche perché adatto a tutti i target e con delle attrazioni stanziali che caratterizzano il forte elemento di connotazione rispetto allo scorso anno: ci sarà la pista di pattinaggio sul ghiaccio, con esperti del settore – badasi esperti del settore – a vigilare sulla stessa, ma anche la casa di Babbo Natale per far sognare i bambini ma anche chi bambino non lo è più ma in fondo non è mai cresciuto.

Negli ultimi giorni, tuttavia, è balzata agli onori della cronaca la solita “tarantella” natalizia, quella legata ai costi per il Natale e per gli eventi, che ancora una volta – sia consentito senza alcuno spirito critico e polemico – presenta una visione distorta e non veritiera di quello che è l’aspetto legato al budget ed ai costi sostenuti dall’amministrazione comunale di Casamicciola Terme. Non è mai bello guardare in casa d’altri, ma è quantomeno sorprendente come sotto la lente di ingrandimento finisca sempre la cittadina termale, che – come vi abbiamo documentato all’inizio del 2015 (e la matematica non è un’opinione) – ha sostenuto complessivamente costi più bassi di Forio per gli appuntamenti natalizi ed addirittura decisamente, ma decisamente, più bassi di quelli di Ischia. Ma il punto non sarebbe nemmeno questo, è giusto che ognuno guardi a casa sua, quanto piuttosto il fatto che si è parlato di 185.000 euro spese per le sole luminarie natalizie. Qualcuno ci ha creduto, ma le cose non stanno assolutamente così: altrimenti a quest’ora, considerata la superficie territoriale, probabilmente Casamicciola farebbe concorrenza (e che concorrenza) alla rinomata Salerno, rilanciatasi turisticamente in bassa stagione proprio grazie alla geniale intuizione dell’evento “Luci d’Artista”. I conti sono stati fatti, dobbiamo credere in assoluta buona fede, in maniera un po’ approssimativa e non rendono l’idea di come stanno realmente le cose ed allora è il caso di puntualizzarle, partendo dal presupposto, lo ripetiamo, che dinanzi ai numeri ci sia ben poco da opinare e/o discutere.

Il Comune di Casamicciola ha stanziato un budget di 120.000 euro per gli eventi nell’ambito di quelle che sono state denominate “Le Quattro Stagioni”, attraverso le quali è stato promosso un cartellone di appuntamenti che nell’estate appena trascorsa è stato sinonimo di straordinario successo. L’immagine, per ovvi motivi, che resta maggiormente impressa è quella legata alle migliaia di persone che in occasione del concerto di Sal da Vinci si riversarono in massa a Piazzale dell’Ancora ma anche a Piazza Marina e lungo Corso Luigi Manzi, folla oceanica che probabilmente non si vedeva da tempo in un giorno estivo feriale nel cuore di Casamicciola Terme. Ma l’intrattenimento tra concorsi di bellezza, spettacoli, esibizioni, momenti ludici e sportivi è stato davvero continuo finendo con l’essere apprezzato dai turisti che finalmente non vedevano più un cimitero in Piazza Marina ma un luogo di ritrovo. Non solo, quel budget ha finanziato anche gli eventi che si svolgeranno in questo periodo Natalizio e si provvederà anche a fare in modo che ci siano occasioni di divertimento e spettacoli di varia natura in occasione del Carnevale e del periodo pasquale. L’aumento di budget, a dirla tutta, è stato semplicemente dettato dal fatto che le luminarie natalizie ricadranno quest’anno sull’ente organizzatore, ossia l’Amca, e non sull’ente locale. Dunque 185.000 euro per un anno intero di eventi (e crediamo pure di apprezzabile fattura, visto che il pubblico è giudice supremo crediamo che su questo ci sia poco da discutere) possono essere tanti, ma andatevi a fare una comparazione – anche se la cosa è sgradita – e capirete che in effetti di tutto si può parlare tranne che di spreco. E, soprattutto, di 185.000 euro di luminarie.

Ma non è tutto. Casamicciola Terme investe ancora in questo tipo di iniziative i proventi dalla tassa di soggiorno e vogliamo ricordare ai pochi che ancora non lo sapessero che questi con un possibile dissesto non c’entrano nulla: per farla facile, se un Comune avesse 10 euro di debiti e 100 euro in cassa come imposta di soggiorno, andrebbe comunque in default perché quelle somme possono essere investite soltanto in un determinato modo, trattandosi di tassa di scopo. E tra l’altro non stiamo a dire che a Casamicciola queste somme vengono ancora attinte dalla tassa di soggiorno, mentre in altri paesi dell’isola e d’Italia sono prelevate dal bilancio comunale perché i soldi di quella tassa… chissà che fine hanno fatto. E allora, siccome quei fondi non possono essere utilizzati diversamente (la legge purtroppo non consente nemmeno di devolverli in beneficienza) non si capisce perché Casamicciola non possa avere la dignità di vivere e organizzare il proprio Natale senza finire periodicamente nell’occhio del ciclone. Siamo tra coloro che sognano un calendario concertato tra le sei amministrazioni, ma siccome amiamo ancora il Natale ci farà piacere passeggiare tra Ischia, la stessa Casamicciola e Forio e respirarne le atmosfere ed i colori. Buon Natale, allora, e che la festa abbia inizio.

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