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Casartigiani, preoccupazione per l’abolizione ad horas delle commissioni

Di Guglielmo Taliercio

PROCIDA – Il provvedimento dell’abrogazione dell’Albo Artigiani, delle CPA – Commissioni provinciali per l’Artigianato e della CRA – Commissione Regionale per l’Artigianato a firma dell’Assessore Lepore, fatto proprio dalla Giunta De Luca a fine settembre e votato in Consiglio Regionale lo scorso 2 ottobre, voluto in un’ottica di snellimento delle procedure e di un risparmio economico di Palazzo Santa Lucia per gli Uffici decentrati presso le CCIAA, preoccupa non poco una delle storiche e più rappresentative organizzazioni della categoria. «La Giunta uscente – dichiara il coordinatore regionale di Casartigiani Campania Flavia Fossaceca – aveva varato con il contributo e il confronto con le Parti Sociali per la prima volta la Legge quadro dell’Artigianato n°13/2014 che riconosceva e potenziava il ruolo degli organi di autogoverno della categoria dell’Artigianato e istituiva l’Osservatorio sull’Artigianato, ora a distanza di pochi mesi tutto è rimesso in discussione senza conoscere con precisione i meccanismi che sopperiranno e garantiranno rapidità, competenza e trasparenza, fino ad oggi garanti dalle Commissioni in cui sedevano proprio gli Artigiani. Nella norma si richiama il rispetto a garantire risposte entro 90 giorni, ma la Commissione provinciale per l’Artigianato di Napoli aveva un attesa finalizzata alla verifica dei requisiti professionali di soli 5 giorni, poiché la vera apertura d’impresa è di fatto già garantita con la Comunicazione Unica all’atto dell’inoltro della domanda via PEC».
Il Centro Studi di Casartigiani Napoli chiarisce che il passaggio di competenze al Registro delle Imprese non segnerà uno snellimento dei tempi, anzi, in assenza di un organo collegiale l’Ufficio avrà non pochi grattacapi a orientarsi su 250 professioni rappresentante nelle 80mila imprese con in forza 220mila addetti. Aumenteranno i tempi di attesa, il contenzioso e l’abusivismo.

Casartigiani, ad ogni buon conto, non si dice contraria ad una rivisitazione dell’impostazione della macchina amministrativa, ma sull’abolizione dell’Albo Artigiani legge un chiaro segnale politico del tutto in negativo. «Ci aspettavamo la costituzione di un tavolo di confronto per la costruzione di nuove opportunità, in uno spirito di dialogo nel rispetto di ruoli e funzioni – conclude Fossaceca – confido non sia troppo tardi, la Giunta si è appena insediata e noi con spirito di servizio vorremmo essere messi nelle condizioni di dare il nostro modesto contributo, fatto di idee e progetti provenienti proprio dagli Artigiani».
Sulla questione interviene anche Ciro Brancaccio, coordinatore  della Delegazione di Procida di Casartigiani: «Manifestiamo la nostra preoccupazione per l’abolizione ad horas delle Commissioni. A tutti gli artigiani che in questi anni hanno prestato la loro fattiva collaborazione vanno i ringraziamenti del comparto artigiano isolano. Un grazie, inoltre, all’amico e presidente Mirko Tramontano e tutta la sua attuale squadra per l’impegno e l’abnegazione che hanno profuso in Commissione Provinciale rendendo un servizio a valore aggiunto alla categoria. Sentiamo parlare e ripetere in continuazione di trasparenza, rappresentare il nuovo e il cambiamento però, a mio parere – conclude Brancaccio – mancano i fondamentali, ovvero, lo spirito di dialogo nel rispetto di ruoli e funzioni».

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