POLITICAPRIMO PIANO

Lacco, consiglio di fuoco tra bilancio e rifiuti

Seduta ad alta tensione ieri nella sala consiliare del Comune del Fungo. La minoranza va all’attacco ed accusa Pascale di aver distrutto il paese. Il primo cittadino non ci sta e replica per le rime parlando di “bassezze”

Volano stracci al consiglio comunale di Lacco Ameno. « Il sindaco Pascale ha distrutto il paese. Non esiste un servizio che funzioni a favore del cittadino. E’ una amministrazione vergognosa e squallida che ha messo in ginocchio Lacco Ameno, ormai ridotta in pezzi. Dal terremoto, al porto passando alla gestione dei rifiuti è tutto un fallimento perché il sindaco è impegnato fare altri progetti ed accordi» ha tuonato De Siano al termine del Consesso. «I conti pubblici sono in ordine. Abbiamo una amministrazione giovane e dinamica che sta mettendo in campo energie e nuovi progetti. Se qualcuno vuole adombrare altro, insinuando bassezze questo è un problema suo » ha replicato Giacomo Pascale. La controrisposta dell’Ex senatore non si è fatta attendere: «Due sono le cose: o il sindaco fa il sindaco in un altro paese o io non faccio il consigliere a Lacco Ameno!». Tranciante Pascale che ha replicato: «Ritendo più la seconda ipotesi». Un clima teso comunque caratterizzato da toni forti.

La maggioranza di Giacomo Pascale ha approvato tutti e sei i punti all’ordine del giorno, ma i commenti e gli scambi con gli oppositori di Domenico De Siano non sono lusinghieri con questi ultimi contraddistintisi per il voto contrario e astensione su ogni argomento, eccetto il debito riconosciuto, da oltre 50 mila euro ad una ex dipendente comunale finita in quiescenza, ma senza la pensione per un errore amministrativo interno e costretta a fare causa all’Ente. De Siano & Co hanno votato contropersino al bando per la nuova tesoreria. Veleni sulle poste in bilancio ed il parere del revisore dei conti che ha lanciato diversi campanelli d’allarme. Al punto che persino Domenico Barbieri, responsabile dell’ufficio economico e finanziario e della redazione del bilancio,chiamato al tavolo per rispondere ai dubbi della minoranza, ha ammesso che sulla debitoria e i passaggi per il riconoscimenti di alcuni debiti, poteva adottarsi un metodo di maggiore trasparenza. Nulla di illegittimo una semplice questione di opportunità. Questo in ogni caso da il senso di una situazione non del tutto facile ed un habitat poco piacevole persino per i dipendenti. « Il bilancio di previsione dovrebbe basarsi su previsioni di entrata e di spesa congrue e veritiere affinchè si possa dire che il bilancio è in equilibrio. Nel nostro caso lo stesso revisore dei conti evidenzia due mancanze serie che potrebbero mettere in forse l’equilibrio del bilancio- ha spiegato Aniello Silvio per gli oppositori ottenendo in parte l’accordo del responsabile Barbieri – Il Fondo rischi per spese potenziali se pur accantonato e vincolato in una quota dell’avanzo di amministrazione per un importo di E. 495.000.00 nessuno ci può assicurare che sia congruo perché l’ufficio contenzioso non ha provveduto a relazionare sui giudizi in corso e sulla potenziale soccombenza dell’Ente in tali giudizi. Questa mancanza seria impedisce a noi consiglieri di capire se l’accantonamento sia congruo e se ilbilancio, pertanto, sia sottoposto al rischio di disavanzo nel caso di soccombenze nel giudizio in corso. Si tratta di una mancanza grave e sulla quale, non è possibile sorvolare. Si mette in dubbio serio l’equilibrio del bilancio. Occorrerebbe da subito già in questa sede accantonare ulteriori somme a fine di aumentare l’avanzo vincolato già in sede di consuntivo 2023.L’ente inoltre non ha provveduto all’accantonare come evidenziato dal revisore, le somme necessarie a far fronte alle perdite delle partecipate, CISI, Sviluppo Mare e Regno di Nettuno. Dai calcoli si tratta di una somma di circa 41.706,00 euro. Anche tale mancata previsione rende poco credibile e veritiero il bilancio, se è pur vero che andrà effettuato l’accantonamento al consuntivo 2023, sarebbe necessario e prudenziale già accantonare la somma nel bilancio di previsione 2024, al fine di comprimere la spesa corrente ed evitare seri squilibri di bilancio. Per tale situazione annuncio il voto contrario dei gruppi di minoranza al bilancio di previsione anno2024». Ha concluso Silvio che ha ottenuto in risposta dal sindaco un laconico: « Siamo in ottima salute ed abbiamo rispettato la legge ci rifaremo a consuntivo».

Una sedutaimportantissimaper gli equilibri di Giacomo Pascale. Non solo per il bilancio di previsione e il nuovo piano per la gestione dei rifiuti.  Il Barone, tra bilancio e comando vigili rischia la spallata.Con il consiglio comunale,  si sta avvicinando anche la resa dei conti nell’amministrazione giacominiana.Come abbiamo già detto e scritto, la lotta del SUAP e del Comando Vigili rischia di stritolare il sindaco Giacomo Pascale e la sua compagine. Il consesso si è riunito per discutere un’integrazionecon l’istituzione della Guardie Ambientali per la NU e i  5 punti già fissati alla base dell’ordine del giorno sono stati l’elemento che ha messo in mostra limiti e pregi della coalizione di maggioranza che nonostante tutto regge, mentre l’opposizione, educata attende e attacca il fianco scoperto. In primis come dicevamo il bilancio di previsione finanziario 2024/2026 che una volta approvato porterà l’ente nella condizione di non essere più strutturalmente deficitario e dunque impedito nelle manovre assunzionali ed economiche. A seguire il riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio da 56 mila euro derivante da sentenza esecutiva in favore della ex dipendente Teresa Calise . Sentenza del Tribunale di Napoli n. 6405 del 2.11.2023. Ancora al terzo punto le modifiche al regolamento comunale per l’installazione degli impianti di telecomunicazioni, approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 5 dell’8.2.2024 già previsto nell’ultima seduta. Al quarto punto l’ approvazione del nuovo regolamento comunale di contabilità. Ancora , l’approvazione dello schema di convenzione per il conferimento del servizio di tesoreria comunale per il periodo 2024-2027. 

Ed infine la discussa ed invisa “approvazione regolamento per l’istituzione del servizio di Vigilanza comunale per la difesa ambientale del territorio, Controllo, gestione, raccolta e smaltimento rifiuti e della figura Comunale della guardia ambientale volontaria (GAV)”.  Uno spreco di danaro pubblico messo su per fare l’ennesimo scambio di favori nel settore monnezzaro il cui servizio ha fallito, secondo le convinzioni della minoranza. Al contrario per Pascale ed i suoi si tratta di un valore aggiunto per “educare i lacchesi ” che non seguono il nuovo piano di gestione rifiuti ed hanno bisogno di chi gli indichi la strada anche con le maniere forti: i vigilantes della monnezza! Polemiche a go go e frecciatine velate hanno caratterizzato la seduta ed il voto. La convocazione in seduta ordinaria in prima convocazione si è tenuta il giorno 6 marzo 2024, alle ore 15,00 nella sala del consiglio comunale con un inedito pubblico e le forze dell’ordine in sala.

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gioe'

quello che f a ridere e pensare -le costole che si accaniscono contro il proprio scheletro -e lo scheletro che ama distruggere le proprie costole –per favore illuminateci sullo scontro finale cosa dobbiamo assistere ancora —–ma so cos e pazz–avrebbe detto
“la Pazzaria lacchese “

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Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex