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COSÌ I TURISTI SI LAMENTANO: ALTRO CHE RELAX, SEMBRA DI ESSERE ANCORA IN CITTÀ C

DI GIOVANNA FERRARA

Quante auto circolano sull’isola? Quanto inquinano? Continua l’inchiesta giornalistica de ‘Il Golfo’ sulla mobilità, sull’inquinamento ambientale e la vivibilità sull’isola di Ischia. Anche in questo caso, vi forniamo degli strumenti. Non diamo delle risposte alle domande, ma i dati per poter capire la situazione sull’Isola di Ischia attraverso un racconto dei fatti legati alla mobilità, alla viabilità e vivibilità sull’isola. Noi vi offriamo i dati, a voi lettori le valutazioni. Sull’isola circolano oltre 63mila veicoli. Troppi in un territorio di 46 chilometri quadrati. A questi numeri devono essere sommati quelli relativi alle auto e scooter dei vacanzieri. Solo lo scorso mese di luglio sono state oltre 18mila le auto sbarcate nei porti di Ischia e Casamicciola. A queste bisogna aggiungere anche oltre mille moto arrivate sull’isola dalla terraferma. Nel mese di luglio, in pratica, l’isola ha superato la presenza degli 80mila veicoli. Numeri troppo grandi soprattutto se si tiene presente che il territorio isolano è 46 chilometri quadrati molti dei quali non attraversati da strade bensì da boschi, pinete e terreni.    

Ogni anno viene emanato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti un decreto sul ‘Divieto di sbarco per l’isola d’Ischia’ che vieta l’arrivo di autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori, appartenenti a persone residenti nel territorio della Regione Campania. Quest’anno il decreto è entrato in vigore il 25 marzo e durerà fino al 31 ottobre. Nei Comuni di Barano d’Ischia, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno e Serrara Fontana possono arrivare solo autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori appartenenti a persone residenti non nel territorio della Regione Campania o condotti da persone residenti sul territorio della Regione Campania con esclusione dei residenti ischitani. Ma ci sono delle eccezioni. Anche i residenti in Campania se dimostrano di soggiornare per almeno quindici giorni in una casa privata, con regolare contratto di affitto, o per sette giorni in un albergo del Comune di Barano d’Ischia, Serrara Fontana, Casamicciola (per quest’ultimo Comune limitatamente al periodo dal 30 marzo al 14 luglio 2018 e al periodo dal 1° settembre al 31 ottobre 2018) o nella frazione Panza a Forio, con un apposito permesso rilasciato dalla polizia urbana del Comune di destinazione, possono portare con sé l’auto. Per tutti gli altri campani arrivare sull’isola in auto o in moto è praticamente impossibile. Abbiamo provato con tutte le compagnie di navigazione ad imbarcare un’automobile senza averne diritto. Per tutti la risposta è stata sempre la stessa: “è necessario il libretto di circolazione con la chiara precisazione che l’auto sia intestata a chi risiede a Ischia o fuori dalla Regione Campania”. Richieste di cortesie, eccezioni e favori sono state tutte rispedite al mittente. Un dipendente di una delle compagnie di navigazione ci spiega il perché. “In questo periodo l’isola è ingolfata. Siamo tutti seri nel rispettare l’ordinanza anche perché amiamo la nostra Isola e non possiamo vederla stuprare così”.  Arrivati al porto di Ischia (senza auto), raccogliamo le impressioni di chi è in partenza. La toscana Jennifer dopo una vacanza di una settimana ci spiega: “Se avessi saputo prima la situazione traffico non avrei imbarcato l’auto parcheggiandola a Pozzuoli o Napoli. In una settimana, capito l’andazzo, io ed il mio ragazzo abbiamo preso solo una volta l’auto. Ci siamo spostati in giro per l’isola dopo aver noleggiato uno scooter, altrimenti non ci saremmo mai spostati dall’albergo. Davvero troppo traffico. Anche se credo che il reale problema sia quello legato alla mancanza di parcheggi”. C’è chi all’auto ed allo scooter preferisce i bus. È il caso di Luca di Varese. “Spesso gli autobus sono affollati – ha detto –  ma al prezzo di 1,50 euro a corsa, non capisco cosa si pretenda. Vero è che viaggiare in bus non significa viaggiare comodamente seduti ma, in alcuni orari e su alcune linee, le più richieste, viaggiare in piedi e stipati come sardine. Ma siamo in alta stagione. Meno male che c’è tutta questa gente. Non ci si può lamentare per ogni cosa. Il trasporto su gomma sarebbe perfetto se solo gli autobus riuscissero ad essere puntuali. Mi rendo conto, però, che con tutto questo traffico si accumula ritardo nelle ore di punta”. 

FINE SECONDA PUNTATA, SEGUE. LA PRIMA E’ STATA PUBBLICATA SABATO 18 AGOSTO.

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