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Creatività sartoriale in uno “storico” convegno al Palazzo Reale

Di Michele Lubrano

Nel settembre del 2010, circa sedici anni fa,  le sale del  Palazzo Reale di Ischia furono sede di un convegno con relativa mostra dal titolo: “La creatività sartoriale campana . Abbigliamento maschile e femminile  e moda mare”. Alla sartoria ischitana fu dato uno spazio di riconoscenza per essere sede ospitante della manifestazione. Quindi fu l’occasione irripetibile per esaltare l’importanza anche della nostra sartoria e dei suoi maestri  che la valorizzarono e la posero all’attenzione del turismo di qualità  che negli anni ’60 si viveva ad Ischia. L’evento fu organizzato dalla Soprintendenza Archivistica per la Campania, da un’idea di Maria Antonietta Taglialatela, ed ebbe lo scopo di  porre l’attenzione su due  eccellenze campane con chiaro riferimento all’isola, la sartoria maschile e femminile  e la moda mare, imposte poi nel mondo,  come riferimenti dello stile italiano. L’importante convegno si potè realizzare grazie alla generosità dell’ Associazioni albergatori Federalberghi Ischia ,nonché all’attiva e impegnata collaborazione di Flora D’Andrea Presidente dell’ Associazione Culturale IXION e dei Comuni di Casamicciola, Forio, Ischia e Serrara Fontana. L’isola d’Ischia amata da personaggi del mondo della cultura, del cinema e del jet set,  ha vissuto nella seconda metà del novecento un periodo di grande splendore con ripercussioni positive anche nel settore della moda, tanto che uno dei motivi di richiamo dell’isola, forse il meno conosciuto, ma non per questo meno importante, era proprio la sartoria. Famoso in quegli anni era il sarto Filippo Ferrandino definito sulla  rivista francese Journal des Vacances “miglior pantalonaio del mondo” dall’attrice francese Françoise Arnoul, detta la venere tascabile per le sue aggraziate misure. L’attrice, in vacanza sull’isola per tre settimane, si fece cucire da Filippo Ferrandino ben 22 pantaloni. Nell’archivio della famiglia Ferrandino si conserva una lettera che Selma Bollag, titolare della ditta Modabella di Lugano, inviò al sarto. La signora gli scrisse parole di stima e ammirazione per la perfezione con la quale il popolare  sarto artigiano ischitano  eseguiva il suo lavoro, tanto  da non aver mai avuto fino ad allora “pantaloni che, in ogni particolare, siano stati così perfettamente lavorati”. Tra i clienti di Filippo e del suo atelier di giovani allievi, ci furono molti personaggi illustri. Infatti, nelle fotografie, diverse con dediche, conservate dal figlio Pietro ci sono immagini del re Hussein di Giordania e della principessa Maria Gabriella di Savoia, di vari attori e attrici quali Nadia Gray, Charles Boyer, Monica Vitti e Catherine Spack e ancora di direttori di orchestra fra cui Herbert von Karajan e Andrè Kostelanetz. La creatività sartoriale del “famoso pantalonaio” si concluse nel 1995, con la sua morte, dopo sessant’anni di attività. Nelle sale del Palazzo Reale ove si svolse il convegno sull’antica sartoria napoletano con riflessi sul lavoro creativo artigianale dei nostri storici sarti del passato, furono esposti per essere ammirati alcuni capi storici della sartoria campana.

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