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Una delegazione cinese ospite a Ischia, l’isola sogna una nuova frontiera del turismo

Una presenza quanto mai gradita, nella speranza che possa essere foriera di futuri sviluppi. Perché l’isola d’Ischia, inutile girarci intorno, ha assolutamente bisogno di diversificare i suoi flussi turistici. E se poi riuscisse ad attirare gente con un po’ di grano, siamo sinceri, la cosa certamente non dispiacerebbe a nessuno. E in questo momento il mercato cinese è di quelli che assolutamente non può essere preso sottogamba, anzi va coltivato nel migliore dei modi, come per la verità si è già iniziato a fare. Una delegazione orientale è in visita alla nostra isola e nello specifico proprio ad Ischia, per uno scambio di natura culturale e turistico. Non solo, in ballo c’è anche l’organizzazione di un importante evento basato sul benessere che si svolgerà non soltanto a Napoli ma pure sull’isola verde. Sono cinque gli ospiti cinesi (inutile sottolineare, con tutto il rispetto per gli altri, che la figura presente che ci interessa di più è il Ministro del Turismo) che ieri sono stati coccolati dal sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino e seguiti passo dopo passo anche dal consigliere comunale Carmen Criscuolo: per loro anche un incontro con l’ex primo cittadino Giosi Ferrandino, colui che di fatto fu ospite nella Regione dell’Henan, paese di provenienza dei cinesi, terra che conta oltre cento milioni di abitanti. E scusate se è poco, verrebbe voglia di dire.

La delegazione cinese è giunta sull’isola nel tardo pomeriggio di ieri ed è stata accompagnata presso l’Hotel Villa Sorriso, dove il quintetto ha subito voluto “testare” le qualità delle acque termali di casa nostra. Ad Ischia c’erano anche l’assessore napoletano Alessandra Clemente e Mimmo Barra nella sua nuova veste di dirigente dell’agenzia regionale per il Turismo. Poi alle 22 c’è stata la cena a base di prodotti tipici ischitani, che manco a dirlo è stata particolarmente apprezzata. Al termine dell’appuntamento conviviale, poi, ai cinesi è stato mostrato il video promozionale della nostra isola, quello che per intenderci gira anche in tutte le borse del turismo nazionali ed internazionali. La mattinata di ieri, purtroppo, non è stata particolarmente propizia a causa della pioggia, che ha in parte guastato un giro dell’isola che è stato caratterizzato da fermate e soste nei luoghi più incantevoli della nostra terra: nonostante le condizioni meteo non fossero delle migliori, gli ospiti hanno comunque apprezzato. A mezzogiorno, infine, l’incontro ufficiale ed istituzionale nella sala consiliare del municipio di via Iasolino, con i saluti di rito e lo scambio di doni. I cinesi hanno donato ad Enzo Ferrandino una pergamena con su impresso un fiore, simbolo portafortuna, oltre ad una pen drive e un libro. Il sindaco ha invece omaggiato gli ospiti di un profumo Essenze di Ischia, una pen drive con delle immagini dell’isola e un volume che racconta la storia di Ischia.  Un momento al quale erano presenti Enzo Ferrandino, Giosi Ferrandino, Carmen Criscuolo e Marco Bottiglieri. Poi dopo pranzo la delegazione orientale ha lasciato l’isola ma i contatti riprenderanno presto anche perché, come detto, c’è da organizzare questo evento in programma a novembre, che potrebbe davvero rappresentare una vetrina straordinaria per Ischia in un mercato che è davvero tutto da scoprire e (si spera) conquistare. Nel frattempo vanno avanti anche le pratiche avviate a suo tempo, quelle relative a un gemellaggio con una importante cittadina dell’Henan, che vanta in Comune con Ischia le terme, che sarebbero un tratto comune effettivamente non di poco conto. Ecco perché, prima di ritornare in terraferma, i cinesi sono stati fotografati anche sotto la palina del municipio dove sono riportate le frecce con tutti i paesi gemellati: l’auspicio, evidentemente, è che entro la fine dell’anno solare possa essere aggiunta una nuova tabella. Il protocollo d’intesa fu firmato all’epoca della missione cinese di Giosi Ferrandino, dovrebbe essere soltanto una questione di dettagli. Manca soltanto la ratifica, ci siamo davvero.

BOTTIGLIERI: «UN TRENO DA NON PERDERE PER PROMUOVERE L’ISOLA». «C’è un gemellaggio e soprattutto un evento da organizzare in autunno che rappresenterà una vetrina straordinaria, ma è chiaro che il rapporto con i cinesi speriamo possa portare risultati anche sotto l’aspetto di possibile apertura ad un nuovo fiorente mercato turistico per l’isola». Così si è espresso al termine dell’incontro di ieri mattina Marco Bottiglieri, che ha voluto sottolineare che «continua la mia collaborazione nell’ambito della promozione del territorio della nostra terra e della Regione Campania, in virtù di un incarico che sto ricoprendo da un anno nella Casa Camerale Campania, con il ruolo di vicepresidente. Un’associazione che spesso opera in sintonia e si interfaccia con l’ente di Palazzo Santa Lucia e la neonata Agenzia Regionale per il Turismo».

LA SCHEDA: HENAN, LA CULLA DELLA CIVILTÀ CINESE. Lo Henan, è una provincia della Repubblica Popolare Cinese, situata nella parte centrale della nazione. La relativa abbreviazione è 豫 (pinyin: ), che deriva dalla Provincia di Yuzhou, una provincia esistente durante la Dinastia Han che incluse nei suoi domini lo Henan. Con quasi 100 milioni di persone, l’Henan è la provincia più popolata della Cina. Confina con l’Hebei a nord, lo Shandong al nordest, l’Anhui a sud-est, l’Hubei al sud, lo Shaanxi ad ovest e lo Shanxi a nord-ovest.

L’Henan è spesso definito come Zhongyuan, letteralmente la “pianura centrale” o la “marca di mezzo”. Questo nome inoltre è usato per l’intera pianura del nord della Cina. L’Henan è considerato tradizionalmente come la culla della civiltà cinese. Il nord dell’Henan, lungo il Fiume Giallo, fu la regione centrale della Cina antica per almeno la prima metà della storia cinese. Le due città di Luoyang e Kaifeng, sotto un gran numero di dinastie, furono entrambe capitali. Recenti scavi archeologici dimostrano che le culture preistoriche quali la Cultura di Yangshao e la Cultura di Longshan erano attive in una zona corrispondente all’attuale zona nord dello Honan. La Cultura di Erlitou, identificata (nonostante varie controversie) con la Dinastia Xia, fu la prima dinastia cinese, come descritto negli annali si sviluppò principalmente nello Henan.

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Foto Franco Trani

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