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Procida, la bufera giudiziaria e l’amarezza di Dino Ambrosino

Di Guglielmo Taliercio

PROCIDA – E’ stata una settimana complessa, anche dal punto di vista emozionale, quella vissuta dagli abitanti dell’isola di Graziella con la cronaca giudiziaria che, dal 22 gennaio scorso, data che per molti sarà ricordata come il “venerdì nero”, ha preso il sopravvento sul tran tran quotidiano costituito, generalmente, da amenità e tanta noia. Per comprendere quali sono state le reazioni nelle stanze “dei bottoni”  di Via Libertà abbiamo incontrato il Primo cittadino Dino Ambrosino.

«E’ stato un momento di forte amarezza – dice il Sindaco – Prima le indiscrezioni filtrate di buon mattino poi la conferma giunta con una nota dei Carabinieri, ci hanno lasciato basiti. Amarezza per la comunità che viene associata a fatti che, se confermati, sono di una certa gravità. Amarezza per un paese che non merita tale tipo di rappresentazione ed anche il nostro Comune  è stato associato a fatti così negativi. Amarezza per le persone coinvolte in quanto gli indagati e le loro famiglie stanno attraversando certamente dei brutti momenti. Dopo i primi attimi di disorientamento, quindi, abbiamo scelto, quasi istantaneamente, di affidare la responsabilità del servizio di Polizia Municipale all’attuale Segretari Comunale, dott.ssa Livia Letizia. Quest’ultima – sottolinea il Sindaco – ritiene giusto puntualizzare che le misure restrittive applicate dall’Autorità Giudiziaria riguardano solo un dipendente del Comune di Procida ed una sua collaboratrice che, in quanto Lsu, pur in servizio presso il Comune dipende da altro Ente». Parlando poi dei rapporti intrattenuti con il Comandante Trotta in questi pochi mesi intercorsi dalla vittoria elettorale dello scorso 31 maggio,  il Sindaco dice:«La circostanza che non ci sia stato un sequestro presso gli uffici del Comandante né di documenti mi lascia pensare che, rispetto ai fatti contestati risalenti al 2012 – 2013, non ci siano state reiterazioni. Personalmente posso testimoniare di aver avuto, dal giorno del mio insediamento al momento della sospensione, un rapporto di collaborazione costruttivo con il Comandante Trotta durante il quale non ho rilevato elementi che mi hanno fatto pensare a comportamenti scorretti». Le vicende degli ultimi giorni, comunque, danno la sensazione, soprattutto se combinate alle recenti osservazioni prodotte della Corte dei Conti e ad altre indagini tutt’ora aperte, di una situazione estremamente pesante da amministrare, sia dal punto di vista politico che gestionale, questioni che per il Sindaco Dino Ambrosino rappresentano «il colpo di coda della vecchia gestione della cosa pubblica fatto in un certo modo nel nostro Comune. Credo che, a maggior ragione, dobbiamo essere in grado di dare delle risposte ai cittadini. Abbiamo vinto le elezioni con il consenso dei cittadini e bisogna cercare di svoltare pagina e con la laboriosità dobbiamo continuare ad impegnarci affinché la Pubblica Amministrazione sia realmente rispettosa delle istanze dei cittadini. Questo si può fare, e lo dico spesso agli assessori, ai consiglieri ed ai collaboratori, cercando di impostare la nostra azione sull’onestà, la trasparenza ed attraverso la rotazione delle responsabilità e degli incarichi in modo tale che non si possano formare posizioni di vantaggio ed incorrere in comportamenti scorretti. Quindi c’è tutta la volontà e l’impegno, da parte nostra, di lavorare per il riscatto dell’isola».

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