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Enzo e i segnali dal futuro: «Pace con gli scissionisti? E’ presto, sono fatalista»

SCHIA. E anche il consiglio agostano è volato via. Senza colpi di scena, con un Massimo Trofa che resta tra color che con sospesi, con Antonio “Bambeniello” Mazzella e Antonello Sorrentino che votando con la maggioranza hanno anche ufficializzato un salto della quaglia già scontato e dei segnali lanciati da Vivere Ischia a Enzo Ferrandino che hanno tutto per poter essere interpretati come un’apertura. Ad andarci cauto, però, è proprio il primo cittadino che al nostro giornale spiega come ne debba passare di acqua sotto i ponti prima di poter soltanto cominciare a pensare ad un riavvicinamento col gruppo degli scissionisti.

Bilancio approvato, Mazzella e Sorrentino allineati e coperti, insomma qualcuno dice che dal consiglio comunale di giovedì mattina non è emerso nulla di nuovo. O forse no. Qual è la tua impressione?

«Ormai è chiaro che ci sono determinati soggetti che vorrebbero inculcare, senza riuscirci peraltro, nell’opinione pubblica la percezione che questa amministrazione non abbia i numeri per governare e lavorare al servizio del paese. Sono posizioni ormai preconcette, a queste persone mi limito a rispondere che noi stiamo tirando dritti per la nostra strada ed abbiamo tanto l’autorevolezza quanto i numeri per proseguire il nostro percorso. Ieri l’altro, oltretutto, si è svolta una seduta che doveva portarci ad approvare un atto previsto dalle normative entro il 31 luglio e mi riferisco al riequilibrio di bilancio e mi farebbe piacere sottolineare una cosa».

Prego.

«La situazione dei conti è in ordine, anche per questo il civico consesso ha potuto votare con tranquillità e serenità le proposte di delibere che sono state illustrate».

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Ti aspettavi questa apertura dapprima parziale (con l’astensione sul bilancio) e poi addirittura completa (quando c’è stato il voto positivo sulla ratifica delle delibere di giunta) da parte dei consiglieri di Vivere Ischia? In fondo i recenti trascorsi non lasciavano presagire nulla del genere…

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«In questa fase credo sia secondario spiegare se me lo aspettavo o meno, è piuttosto necessario valutare il gesto. Che, inutile negarlo, va nella direzione della distensione. E’ chiaro che mi attendo, però, atteggiamenti consequenziali nell’agire quotidiano da parte degli esponenti di questo gruppo, in maniera tale da poter affrontare le questioni e i problemi presenti sul territorio con ancora maggiore forza e determinazione ».

Prove tecniche di riavvicinamento, dunque, magari in prospettiva futura?

«E’ decisamente troppo presto per fare ragionamenti del genere, ma il dato importante è che c’è un’azione amministrativa da portare avanti. E, lo ribadisco, l’attuale maggioranza ha i numeri per farlo tranquillamente a prescindere, proseguendo nel suo cammino».

Ma quale segnale ti aspetteresti per riprovare a capire se si può riprendere l’idillio?

«Un sostegno forte alle iniziative che poniamo in essere».

Sei fiducioso?

«Fatalista più che fiducioso…».

E’ giusto dire che – in quella che pare ormai diventata una partita a scacchi che presto o tardi comincerà anche a stancare i cittadini – la figura determinante, quella che può far pendere l’ago della bilancia da una parte piuttosto che dall’altra, si chiama Massimo Trofa?

«Hai detto bene, questa cosa alla lunga può annoiare. Io penso che la “partita” già abbia stufato un po’ tutti. I cittadini oggi ci attendono al varco in relazione a problematiche da affrontare nel paese, questi tempi hanno una valenza più giornalistica che fattuale. Insomma, contano veramente poco…».

Il valzer dei numeri ieri pomeriggio ha fatto passare in secondo piano un ulteriore tassello nel progetto di mobilità alternativa sul territorio comunale.

«Ho avuto la possibilità nell’ambito del dibattito consiliare di poter annunciare che gli uffici comunali stanno lavorando per implementare la seconda linea di Zizì in modo da poter servire anche la parte più vicina a quella portuale e alla marina. Questo ci consentirà di sperimentare ulteriormente questo sistema di mobilità ma è chiaro che si tratta soltanto di uno step in più, è chiaro che il progetto è molto più articolato. E in questo potrà dare un notevole contributo alla causa anche la prossima apertura del parcheggio ex Jolly».

Gaetano Ferrandino

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