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Festa grande a Casamicciola, riapre il De Gasperi

CASAMICCIOLA TERME. Entusiasmo, ma anche commozione. Il 12 marzo 2018 resterà una data da ricordare per Casamicciola: ieri mattina al De Gasperi è stata scritta la prima pagina dell’atteso ritorno a casa per gli scolari del comune termale. La riapertura del plesso intitolato al grande statista democristiano segna un nuovo inizio nella geografia dell’edilizia scolastica locale, ma anche nella vita quotidiana di tante famiglie, costrette da mesi ad affrontare i molteplici disagi provocati dal sisma del 21 agosto scorso. Adesso, con il ritorno di alcune classi dell’Istituto Ibsen al piano terra dell’edificio situato nel quartiere di Perrone, si comincia a vedere una prima luce in fondo al tunnel: la luce del lento ritorno a una normalità che è ancora tutta da conquistare. Intanto però le grida gioiose degli alunni sono nuovamente risuonate nelle aule e nei corridoi del De Gasperi, addobbato da palloncini e scritte colorate, nell’ambito della “cerimonia” di riapertura a cui hanno partecipato le autorità scolastiche e l’amministrazione comunale. Ben prima delle ore 9.00 il pianterreno dell’edificio era già popolato di bambini, genitori, insegnanti, tutti immersi nell’atmosfera festosa dell’imminente ritorno, celebrato nell’ampia palestra del plesso, dove tutti si sono riuniti e dove molti non hanno potuto nascondere le lacrime nel vedere finalmente compiuto, dopo sette mesi di traversie, il primo passo per la metaforica riedificazione della scuola sul suolo casamicciolese. Sulle note della canzone “Vivere a colori” di Alessandra Amoroso, i bambini della primaria hanno accolto la dirigente dell’Ibsen, dottoressa Marinella Allocca, che insieme alla vicepreside Daniela Di Iorio ha aperto il giro dei saluti istituzionali. Oltre al sindaco, l’amministrazione è stata rappresentata dal consigliere delegato Nunzia Piro, dal consigliere Stani Senese, dal vicesindaco Silvitelli e dal comandante della polizia municipale Giovanni Mattera, mentre per l’ufficio tecnico del Capricho erano presenti il geometra Antonio Piro e l’architetto Agnese Cianciarelli. Dopo gli interventi della dirigente scolastica e del primo cittadino, la vicepreside Di Iorio ha dato spazio agli alunni, che hanno realizzato alcuni componimenti scaturiti dalle riflessioni fatte nei giorni scorsi, quando la notizia del ritorno della scuola a Casamicciola è diventata una certezza. Molti di questi temi sono stati letti dagli stessi ragazzi, e la vicepreside ha assicurato che tutti i componimenti verranno raccolti e conservati in un’unica pubblicazione: un’iniziativa che tende a riconoscere i meriti anche di coloro che,  più delle rispettive famiglie, hanno dovuto sopportare i maggiori disagi di questi lunghi mesi post-sisma. La mattinata si è conclusa con la consegna di un dono da parte del sindaco alla scuola: un quadro contenente una mattonella dove è inciso lo stemma di Casamicciola. Una mattonella spaccata e poi ricomposta, a simboleggiare la volontà di ricostruzione e rinascita, con incisa una famosa frase: «Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere». Le parole dell’Inno nazionale italiano hanno suggellato una giornata da ricordare al termine dell’inverno sicuramente più duro finora vissuto dalla scuola di Casamicciola.  Infine, la musica e il ricco buffet hanno accolto i partecipanti. Da oggi si pensa al prossimo passo, per completare il ritorno a casa delle restanti classi delle elementari: nel giro di due settimane potrebbe essere tutto pronto.

Francesco Ferrandino

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