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Forio, Colella: «Mezzo paese al buio»

FORIO. Pochi giorni fa, non senza rumore, il consigliere comunale di Forio Giuseppe Colella ha rimesso le sue deleghe alla Pubblica Illuminazione, Parchi e Sentieristica, Politica di Quartiere. Una decisione grave, sulla quale il consigliere Colella ha rilasciato alcune dichiarazioni, rivendicando il lavoro svolto e i risultati raggiunti: «Nei due anni che ho seguito la pubblica illuminazione sono state eseguite molte manutenzioni straordinarie, che erano attese da svariati anni nonostante le ripetute segnalazioni dei cittadini. Sono stati sostituiti   in quasi tutti gli  impianti le tradizionali accensioni con gli interruttori crepuscolari, un componente elettronico che permette l’ attivazione automatica di un circuito di illuminazione al calare della luce naturale solare.  Ho fatto attivare  una linea alla località  Calcedonia, nuovissima e mai utilizzata da oltre 4 anni. Nell’attuale sede comunale, con una spesa di circa 1300 euro,  abbiamo risparmiato oltre 2000 euro al mese per i condizionatori ed altri macchinari  sempre in funzione che  comportavano una spesa annua totale di circa 50 mila euro.  Al campo sportivo  di Panza risultava un consumo anomalo di energia elettrica, ho fatto fare dei controlli che alla fine hanno scongiurato malfunzionamenti degli impianti. Questi sono solo alcuni esempi del mio lavoro attinenti alla mia delega.  Ho fatto anche fare un censimento della pubblica illuminazione che ha evidenziato lo stato attuale fatiscente degli impianti sul territorio, propedeutico alla messa in funzione a regola d’arte degli impianti». Tuttavia, continua Colella, «improvvisamente il sindaco ha trasferito  la competenza della pubblica illuminazione all’arch. Matarese  che alla scadenza dell’affidamento in essere ha seguito una nuova gara per un anno, aggiudicandola all’Impresa Doldo Carlo S.P.A.  ( la stessa ditta edile che ha realizzato i lavori nei Vicoli saraceni), stravolgendo la regolarità del servizio, che oggi  è svolto senza  la presenza sul posto  della ditta napoletana aggiudicataria, ma  da una ditta locale, la Elettrosavio che tra l’altro, non si rivolge al sottoscritto delegato,  ma ad altro consigliere, senza che esso abbia alcun titolo. Inutile evidenziare che la qualità  del servizio è diventata carente  con il risultato che abbiamo mezzo paese al buio, e non si contano le lamentele dei cittadini, oltre alla moltitudine di segnalazioni da parte della stessa ditta, che denuncia all’ente la fatiscenza dell’impianto, a tutti ben nota compreso alla aggiudicataria  come previsto nel bando di gara, senza che si faccia qualcosa per risolvere e verificare le problematiche che possono avere conseguenze mortali. Inoltre si è di fatto bloccato  il programma di recupero con manutenzione straordinaria che avevo iniziato alacremente con le poche risorse finanziare che mi sono state concesse», conclude Colella. A tutt’oggi, comunque,  non risulta ancora che l’impresa aggiudicataria   rispetti le clausole contrattuali, in particolare l’art.  9 che prevede il divieto di subappalto   a terzi delle opere contrattuali o parte di esse, pena la risoluzione del rapporto contrattuale per colpa dell’Impresa e il risarcimento al Committente di ogni danno e spesa, e la clausola n. 6 che prescrive il divieto per la stazione appaltante di affidamento ad una ditta partecipante alla gara (la ditta Elettrosavio ha partecipato alla gara e svolge il servizio di manutenzione). Ricordiamo che il sindaco ha revocato la delega alla pubblica illuminazione assegnandola con determina 296 del 29 marzo scorso, al dipendente Dario Amoroso.

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