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A tutto Gaudioso:« Il Comune Unico? sostenuto da chi vale zero».

ISCHIA. Quale giudizio darebbe  a questi primi mesi di attività amministrativa?

«Indubbiamente sono stati mesi di grande impegno, anche se all’esterno può sembrare che non vi siano ancora cambiamenti rilevanti. Tuttavia io ho puntato dapprima ad organizzare tutta la macchina amministrativa, a partire dalla logistica degli uffici del Comune, perché è da lì che parte tutta l’azione di governo. Stiamo riorganizzando anche la Barano Multiservizi; sotto diversi aspetti sono soddisfatto per come stanno andando le cose. È ovvio che per ottenere risultati visibili ci vorrà un po’ di tempo, ma comunque ci stiamo lavorando: abbiamo emanato le delibere per il fabbisogno del personale, tra poco sarà la volta del bando per l’assunzione a tempo indeterminato di un funzionario di categoria C1. Cominceremo dunque a rafforzare l’organico. Anche la polizia municipale sarà potenziata, con l’assunzione di un vigile quest’anno, e di un’altra unità per il prossimo anno. In tal modo potremo garantire anche un maggior controllo del territorio. La decisione di dedicarci dapprima alla “messa a punto” della macchina amministrativa è stata condivisa dall’intera Giunta. Del resto il nostro è un gruppo molto affiatato, al momento non esistono gravi diversità di vedute: quotidianamente ragioniamo insieme al fine di ottenere il più possibile decisioni condivise da tutti. Ovviamente sempre tenendo presente che io come sindaco ho qualche responsabilità in più, che mi assumo senza incertezze».

Le questioni sul tavolo da risolvere, per Barano, sono sempre le stesse: a quali darà la priorità?

«In questo momento stiamo dando la priorità alla questione  del depuratore. È stato affidato all’Evi, che a breve farà partire le procedure, ma va detto che stiamo comunque elaborando un progetto generale perché con tutta probabilità verrà approvato anche quello della rete fognaria, che servirà l’intero territorio comunale. È un’opera importante, che potrà risolvere molteplici problemi. Va anche registrato un risvolto positivo riguardante la metanizzazione: il progetto andrà avanti, la settimana prossima saremo chiamati ad approvare l’esecutivo. Quindi mi auguro che il prossimo anno possano iniziare i lavori per la realizzazione della rete che distribuirà il metano sul nostro territorio, un’opera sicuramente importante».

I Maronti e Nitrodi rappresentano due risorse del Comune collinare;  crede che dal punto di vista turistico ci siano altre risorse che potrebbero essere valorizzate? E in che modo?

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«Adesso stiamo cercando di riorganizzare la sentieristica, che da qualche anno era stata un po’ trascurata. L’assessore Daniela Di Costanzo si sta occupando di tutta la parte relativa alla promozione dei sentieri, per i quali abbiamo in mente anche un’apposita applicazione, e poi ho predisposto l’esecuzione di un sopralluogo con un tecnico del Comune, allo scopo di procedere a una vera e propria sistemazione dei sentieri stessi, e non soltanto alla semplice ripulitura. L’auspicio è che per il mese di marzo, o al massimo ai primi di aprile, l’opera sia terminata, perché i nostri sentieri, adeguatamente pubblicizzati, potranno attrarre un buon numero di escursionisti e di turisti. Altra risorsa che intendiamo valorizzare è la Pineta, un importante polmone verde, che quest’anno dovrebbe ripartire con l’Indiana Park, e con le vicine installazioni ludiche: anche in questo caso sono fiducioso del fatto che essa possa attrarre diverse persone. Parlando dei Maronti, sarà necessario un po’ più di tempo perché i lavori sotto il piazzale sono temporaneamente fermi per una riorganizzazione: a ottobre ripartiranno per poi arrivare alla definitiva conclusione».

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Parlando ancora dei Maronti, da sempre si parla di un possibile inquinamento dell’acqua dovuto a scarichi illegali in mare. Qual è la sua idea in merito?

«Dal territorio del Comune di Barano sicuramente non vengono immessi scarichi illegali in mare. Questa è ormai una circostanza acclarata. Ci sono stati diversi controlli, presso ristoranti e alberghi, che diedero esito negativo. La scorsa estate il nostro mare è risultato molto pulito. Abbiamo anche fatto richiesta formale per il riconoscimento della “bandiera blu”. Ci furono richieste alcune integrazioni documentali, che abbiamo prontamente eseguito. Non so se riusciremo a ottenere il vessillo: vedremo, ma comunque al momento siamo in corsa».

Quanto pesa essere figlio d’arte e cosa ha appreso di suo padre che a Barano ha scritto la storia della vita politico-amministrativa del paese?

«Per me non è affatto un peso essere “figlio d’arte”. Tale circostanza non mi ha mai condizionato né mi è mai pesata. Non ho bisogno né obblighi di confrontarmi con mio padre. Cerco semplicemente di portare avanti le mie idee: ciò non costituisce affatto un peso, anzi. Una delle doti più spiccate di mio padre è costituito dal rapporto particolare che egli ha saputo costruire con i cittadini: anche per questa sua capacità mio padre ha ottenuto per lungo tempo la riconferma del consenso da parte della gente. È una  cosa che cerco di costruire anche io, aprendomi al dialogo con tutti, al di là del colore politico, e senza sentire il peso del confronto, ma con serenità».

Si parla tanto di Comune unico, Barano si è espresso in maniera contraria: ma lei è davvero sicuro che sarebbe una iattura?

«Qualcuno pensa che la contrarietà al progetto del Comune unico sia dovuta a meri interessi particolari, come quello di voler mantenere ciascuno le proprie posizioni, mentre la verità è che molti di coloro che sostengono l’idea del Comune unico valgono molto poco, anche politicamente. Io non ho certo paura di confrontarmi a livello elettorale, e non l’avrei nemmeno nel caso di una unificazione amministrativa: la storia insegna che ho sempre avuto un largo consenso, infatti col sistema della preferenza unica sono stato il più votato di sempre, con oltre 752 voti personali nel 2012. Quindi non avrei alcun timore di chissà quali svantaggi personali in un contesto con un unico Comune. Ritengo invece che Barano e i cittadini baranesi sarebbero danneggiati dall’unificazione, è molto semplice. Noi portiamo avanti questa linea da sempre, e l’abbiamo esplicitamente illustrata durante la campagna elettorale. Il mio ragionamento è dunque un altro: chi ci ha votato, e lo ha fatto il 63% dei cittadini di Barano, sapeva che noi siamo contrari al Comune unico, e adesso non stiamo facendo altro che portare avanti il nostro programma elettorale. Tutto qui».

Ogni tanto si parla di ingerenza o influenza su Enzo Ferrandino e Ischia da parte baranese. C’è davvero questo feeling e soprattutto questa ingerenza?

«No, non c’è alcuna influenza di Barano sulle faccende del Comune di Ischia. Se invece parliamo di rapporti personali, con Enzo Ferrandino io ho un rapporto particolare di stima che esiste da anni. Ma di certo esso non va a incidere sulla politica del Comune limitrofo, cosa che va completamente esclusa. Ribadisco però che col primo cittadino di Ischia ho un rapporto di lunga data, che forse costituisce un’anomalia  tra i sindaci del panorama locale, perché siamo e restiamo grandi amici al di là degli incarichi istituzionali di cui i cittadini ci hanno investito».

I rapporti con la minoranza sono da sempre tesi e sul filo.

«Guardi, finora non ci sono stati grossi motivi di scontro con l’opposizione. Anzi, direi che in questo scorcio di sindacatura i rapporti tra le due forze siano stati piuttosto normali».

Quanto c’è da essere preoccupati per la prossima stagione turistica dopo il terremoto dello scorso 21 agosto?

«A livello di valutazioni, ci sono pareri contrastanti. Secondo alcuni le previsioni sono positive, mentre altri vedono nubi fosche all’orizzonte. Quindi non è semplice capire e interpretare i segnali attuali. Un po’ di preoccupazione indubbiamente c’è, inutile negarlo. Come ho detto in varie occasioni, se non si risolve il problema a Casamicciola e Lacco Ameno, è tutta l’isola che prima o poi ne subisce le conseguenze negative. È difficile pensare che una stagione turistica possa essere definita “normale”  con la presenza di macerie ancora a terra nei Comuni colpiti dal sisma. Purtroppo il problema è serio, e non è semplice da risolvere. Ripeto, al momento è davvero prematuro lanciarsi in valutazioni circa l’andamento della prossima stagione».

Francesco Ferrandino

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