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«Io, Giosi, la giunta politica e la Bella Ischia»: Enzo Ferrandino, confessioni di un sindaco

Ormai è diventato una sorta di tormentone. Mi riferisco alla constatazione che fanno in tanti sulla necessità di  dover procedere alla nomina della giunta politica.  L’impressione è che quest’ultima sarà costituita, però, soltanto quando si concluderà  il valzer giudiziario tra Maurizio De Luise e Valeria De Siano. Uno scenario che a noi sembra scontato, ma tu lo condividi?

«L’ho detto e lo ripeterò fino alla noia, le due cose sono scollegate tra di loro.  È chiaro che è importante il responso del Tar in merito alla vicenda che vede coinvolti i due candidati della lista Movimento Cristiano dei Lavoratori e spero che si arrivi presto al verdetto finale, ma comunque la nomina della giunta politica non ha niente a che vedere con questa questione. Come ho già ribadito in altre occasioni, sicuramente la politica vedrà riconosciuti i propri sforzi e avrà i volti adeguati all’interno del nuovo esecutivo, ma al momento  gli assessori della giunta  tecnica stanno lavorando sodo e si stanno impegnando a gettare le basi delle azioni programmatiche previste dal programma che abbiamo ribattezzato “La Bella Ischia”. Insomma, magari ci sarà un subentro ma soltanto quando sarà conclusa la definizione di una serie di progetti, alcuni dei quali potranno essere anche di lungo periodo».

Molti sostengono e, non te la prendere, anche a noi sembra che le cose stiano così, che il Comune di Ischia è fermo al palo, praticamente ingessato. Cosa risponde Enzo Ferrandino?

«A mio parere, quanto affermato è soltanto un giudizio frettoloso e oltremodo ingeneroso. In fondo le elezioni ci sono state appena sette mesi fa e al momento stiamo intraprendendo una serie di attività di pianificazione sia della macchina amministrativa che del territorio.  Stiamo completando anche la fase di ascolto di tutte quelle che sono le categorie sociali per cercare di comprendere al meglio quali siano le problematiche da risolvere. In ogni caso, con l’inizio della prossima stagione turistica posso assicurare che molte delle iniziative messe in cantiere saranno finalmente concretizzate».

Senti, ci sono due correnti di pensiero. C’è chi sostiene che l’attribuzione della carica di assessore debba essere varata in base al risultato elettorale e chi invece ritiene che bisogna tenere conto anche degli scenari politici venutisi a creare più recentemente col rimescolamento delle carte all’interno della maggioranza.  Tu quale delle due ipotesi sposi?

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«Chiaramente, essendo passato poco tempo dalle elezioni amministrative, la scelta degli assessori sarà dettata dall’esito elettorale. Nulla toglie però che non ci possano essere delle situazioni che andranno poi valutate strada facendo».

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Quanto credi alla presenza delle donne in politica e in Giunta?

«Personalmente punto molto sulla presenza delle donne nella pubblica amministrazione in quanto credo che grazie al loro senso di rigore e piglio caratteriale possano dare un valido contributo. Non a caso ho voluto fortemente che il comandate dei vigili urbani (Chiara Boccanfuso, ndr) di Ischia fosse una donna».

Come tu avrai sentito, ormai c’è questa sorta di leggenda metropolitana che vedrebbe in atto  una guerra fredda tra te e Giosi Ferrandino. Quanto c’è di vero in queste affermazioni?

«Guarda, anche due anni fa, sulla stampa locale veniva riportato che c’erano screzi tra me e l’ex sindaco di Ischia e si diceva addirittura che quest’ ultimo  era avverso alla mia candidatura alle elezioni amministrative.  Ma, come i fatti testimoniano, le cose sono andate diversamente rispetto a quanto sostenuto su più fronti da diversi “analisti”. Questo dimostra che non c’è mai stato alcun contrasto tra me e Giosi Ferrandino. Anzi, quest’ ultimo rimane uno degli alleati principali di questa amministrazione».

Ma a tavola cosa vi siete detti?

«Nulla di diverso da quello che ci diciamo abitualmente. Il nostro è un rapporto non certo di contrapposizione: abbiamo discusso delle prossime elezioni politiche, ma anche del suo imminente ingresso al Parlamento Europeo».

Secondo te perché Lello pilato lo ha accusato, per usare un termine napoletano, di fare “cofecchie”?

«Questa domanda dovresti rivolgerla a Lello. Io personalmente non riesco proprio a immaginare a cosa si riferisca e  posso dirti che né Giosì né nessun altro in questa amministrazione fa “cofecchie” e tra l’altro io stesso giammai mi presterei a simili giochetti. Escludo quindi categoricamente che ci siano cose del genere».

Parliamo delle criticità di Ischia. L’ultima volta ci  siamo lasciati con una serie di problematiche da risolvere sia riguardanti il territorio comunali che più in generale l’isola nella sua interezza. A riguardo, quali sono le iniziative che sono passate da uno step teorico ad una fase più concreta?

«Sicuramente con l’entrata in vigore a tempo pieno, delle strisce blu e delle ztl, ci saranno dei risvolti per quanto riguarda la delicata questione del traffico. Questa iniziativa,infatti,  permetterà di scoraggiare la sosta dei veicoli nelle zone più centrali del territorio. La scommessa ora, ovviamente, è anche quella di garantire dei servizi alternativi  di mobilità e su questo stiamo lavorando per cercare dei partner, come stiamo anche operando alacremente per risolvere varie problematiche che interessano la zona portuale».

Spesso abbiamo visto mettere in campo iniziative per lo più singole e mai collegiali. Dalla posizione di sindaco nella quale ora ti trovi, quanto si avverte la percezione che alcuni problemi non possano essere risolti dalla singola municipalità ma in modo unitario da tutte le amministrazioni comunali?

«Ovviamente dipende dal tipo di criticità. Per quanto riguarda quella della circolazione veicolare, sono i provvedimenti dei singoli comuni che debbono essere messi in campo per provare quantomeno ad arginare il fenomeno. Ci sono poi altro tipi di problematiche, come la depurazione, i trasporti e la sanità che invece devono essere affrontate in modo sinergico da tutte le sei amministrazioni dell’isola, altrimenti si rischia di  penalizzare alcuni servizi importanti per la comunità isolana e di non riuscire a portare il risultato a casa. Anche il rilancio turistico è un problema la cui risoluzione deve coinvolgere tutti e sei le municipalità, è impensabile pensare a soluzioni estemporanee, non concertate adeguatamente e sviluppate in maniera singola. Non avrebbe senso, mi pare ovvio».

Ecco, parliamo di turismo. Secondo te negli ultimi anni il prodotto Ischia si è svalutato ed ha perso appeal oppure no?

«Ischia come isola, a mio parere, conserva le sue peculiarità positive che nel passato le hanno consentito di essere molto apprezzata su scala nazionale e internazionale.  Allo stato attuale, però, il prodotto turistico ha intrapreso una evidente fase di declino e non dobbiamo nascondercelo. La capacità di tutti quanti noi, come comunità, deve essere quella di intraprendere un percorso di riattualizzazione del prodotto Ischia. Dobbiamo credere maggiormente in quelli che sono i punti di forza dell’isola e non immetterci nel mercato con prezzi inferiori ad altre località a noi concorrenziali. Sono sicuro che percorrendo questa strada, migliorando anche la qualità dei servizi e rendendo più forte l’identità del territorio, saremo in grado di rilanciare l’isola, facendo aumentare anche il numero di presenze turistiche oltre che la qualità e il target delle stesse».

Torniamo alla politica. Ti è mai  venuta l’idea di allargare la maggioranza ?

«Per il momento no. In questa fase sono del parere che bisogna tenere in considerazione sempre il risultato delle elezioni  dello scorso anno. Di certo comunque non griderei allo scandalo se eventualmente ci fosse una convergenza da parte delle altre forze politiche che in campagna elettorale hanno abbracciato programmi alternativi. Anzi, credo che se accadesse una cosa del genere, andrebbe sicuramente nell’interesse del territorio».

L’amministrazione da te guidata proseguirà nel solco della continuità di quella precedente oppure  percorrerà una linea diversa?

«Molte delle opere che sono oggi in cantiere sono il frutto delle scelte che ho attuato in  Giunta municipale, quando ero ancora vicesindaco. E’ chiaro, quindi,  che anche se dovessero essere apportate delle piccole modifiche ai progetti in corso d’opera, l’impianto delle varie attività previste sarà improntato nell’ottica della continuità amministrativa. Ad esempio, resto fermamente convinto che l’intervento di riqualificazione di Piazza degli Eroi vada fatto perché valorizzerà l’immagine del territorio come pure importante reputo la realizzazione del parcheggio ex Jolly. A tal proposito spero che la prossima primavera sarà completato almeno il piano superiore, sarebbe già un primo significativo risultato».

E il parcheggio della  Siena?

«Per La Siena ci sono delle problematiche tecniche che stiamo seguendo in ogni caso con estrema attenzione e costanza. Con l’ufficio tecnico stiamo cercando di spingere chi ha intrapreso questa attività edilizia convenzionata a completare l’opera in un arco di tempo quanto più celere possibile. L’auspicio, è evidente, resta quello che i lavori in corso terminino quanto prima, in modo tale da poter rilanciare Ischia Ponte e far uscire il borgo e le attività commerciali ubicate nello stesso dal momento di crisi e difficoltà che stanno obiettivamente attraversando».

Veniamo all’assoluzione di Giosi Ferrandino.  A distanza di tre anni si è finalmente concluso positivamente il processo a carico dell’ex sindaco. Che sensazione ti lascia un epilogo del genere?

«C’è una certa soddisfazione in quanto questa assoluzione ha dimostrato che all’epoca dei fatti facemmo bene a non dimetterci  e a resistere alle bordate di  chi asseriva che il consiglio comunale sarebbe stato sciolto per infiltrazione camorristica. Alla luce del verdetto, resto convinto, dunque che ci siamo comportati in modo responsabile».

Il 4 marzo csi va alle urne. Cosa ne pensi di queste elezioni?

«Il quadro non è per nulla chiaro. Tuttavia, pur senza voler sembrare di parte, sono convinto che ci sarà un elettorato responsabile che non si farà influenzare dal populismo  e che sosterrà il partito democratico. L’appello che faccio ovviamente è  che si esprima un voto  responsabile. Quello che stiamo vivendo è un momento storico di grande difficoltà  in cui potrebbe essere facile cedere alla tentazione di appoggiare chi si farà portavoce di questioni che magari poi all’atto pratico non potranno essere davvero risolte. Per cui un voto meditato da parte di tutti è la mia speranza».

Chiudiamo con la strettissima attualità, ossia l’assunzione dei dieci vigili a tempo indeterminato.

«Mah, non capisco tutto questo clamore. La verità è che noi abbiamo una pianta organica ridotta ormai ai minimi termini, sia per quanto riguarda i vigili urbani che la stessa struttura amministrativa. Abbiamo avviato un processo che tenderà ad includere in organico la maggior parte dei cinquanta vigili che si trovano nella graduatoria chiusa ad agosto, ed in un lasso di tempo abbastanza ristretto».

Gaetano Ferrandino

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