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Giù le mani dalle pinete, all’esterno della Mirtina il sit in di protesta

ISCHIA. Si è tenuto all’esterno della pineta “Mirtina” di Ischia, il presidio di protesta indetto  dal Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista contro il processo di  privatizzazione delle pinete pubbliche cittadine avviato nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale con delibera di giunta. La delibera prevede anche che ai futuri concessionari sarà data la possibilità di delimitare porzioni di aree per lo svolgimento di svariate attività che sicuramente saranno a pagamento per i fruitori, e il compito di aprire e chiudere i cancelli delle pinete diventandone, così, praticamente i ‘proprietari’. Durante il presidio a cui hanno partecipato anche Antonietta Manzi e Salatore Di Meglio della locale sezione di Rifondazione Comunista, a pedoni ed automobilisti sono stati distribuiti tantissimi volantini stampati allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sciagurata scelta amministrativa. Domenico Savio, Segretario generale del PCIM-L, nello spiegare perché le privatizzazioni rappresentano in ogni caso una sciagura sociale per il popolo, annunciando nuove iniziative del PCIM-L a difesa dei parchi pubblici, ha chiesto con forza al Sindaco Enzo Ferrandino di fermare la privatizzazione delle pinete che devono essere attrezzate e gestite direttamente dal Comune attraverso l’incremento dell’occupazione, a partire da quella giovanile. “Con le privatizzazioni volute a partire dagli anni ’90 del secolo scorso dai partiti di centro, centrodestra e centrosinistra – ha affermato nel suo intervento Domenico Savio -, con pochi soldi sono stati svenduti ai privati beni pubblici, e quindi del popolo italiano, come banche e industrie, il trasporto pubblico e le telecomunicazioni. Le privatizzazioni, e non poteva essere diversamente, in Italia mentre hanno fatto bene ai grossi capitalisti  che hanno potuto lucrare sul sangue e sul sudore del mondo del lavoro, al popolo italiano hanno riservato solo aumenti dei costi dei servizi e peggioramento delle prestazioni dei servizi stessi. Oggi l’amministrazione comunale di Ischia – ha continuato Savio – vorrebbe estendere la sciagura sociale delle privatizzazioni anche alle nostre pinete pubbliche. Si tratta di una immoralità politica senza fine che merita di essere condannata con estrema fermezza. Noi diciamo che le pinete sono un’occasione di sviluppo economico ed occupazionale per il nostro territorio, per questo chiediamo all’amministrazione Ferrandino di attivarsi per chiedere ed ottenere i fondi necessari dai suoi governi, quelli della borghesia e degli sfruttatori del popolo lavoratore, per assumere i giovani disoccupati che invece sono costretti sempre di più ad emigrare e per realizzare al loro interno, aree gioco, di svago, di divertimento e di lettura. Aree sportive comprensive di docce e spogliatoi e angoli cottura dove le famiglie possano riunirsi per fare dei pic-nic. Il tutto, naturalmente, dovrà essere totalmente gratuito per tutti”.

 

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