DI GAETANO FERRANDINO
ISCHIA. Lo incontriamo intorno alle 11 del mattino di mercoledì 23 maggio nella sua stanza del municipio a via Iasolino. La sottolineatura, che potrebbe apparire superflua e irrilevante, in realtà non lo è affatto visto che nel corso della giornata gli eventi si succederanno con una frequenza impressionante. Ecco perché la tempistica di questa intervista esclusiva resa dal sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino a Il Golfo è decisamente importante e non può né deve essere sottaciuta.
Partiamo da un riconoscimento, credo doveroso, per gli assessori uscenti. Hanno lavorato con impegno e serietà e spesso non era facile, dovendo convivere con questa fastidiosa spada di Damocle dettata dalla convinzione di essere una giunta a tempo…
Mi piace e convince questa tua affermazione introduttiva. I cinque amici ed amiche che mi hanno accompagnato in questa prima parte del cammino amministrativo sono stati straordinari: non posso che manifestare una volta di più sentimenti di riconoscenza e gratitudine per la professionalità dimostrata. E’ stata una fase non semplice, spesso anche per colpa di certa stampa (e non mi riferisco certamente alla vostra testata) che a volte anche in maniera vergognosa ha attaccato gli assessori che invece portavano avanti uno sforzo in maniera disinteressata, ed avendo a cuore le sorti del paese.
Andiamo subito al punto. La giunta è imminente, anche se quello che ci diciamo adesso potrebbe non valere tra poche ore. Sono in arrivo i decreti di nomina per i nuovi assessori. In questa ristrutturazione, è confermato che resteranno escluse in prima battuta tanto le deleghe quanto le società partecipate?
Sulle deleghe sarò chiaro: intendo strutturare una giunta che dall’istante successivo alla sottoscrizione e all’accettazione da parte degli assessori possa immediatamente operare, dunque anche con una suddivisione di carichi di lavoro. Che dovranno essere sempre frutto di un’ampia condivisione della nostra maggioranza.
Quindi deleghe contestuali o pressoché contestuali. E per quanto riguarda le partecipate?
Per le partecipate, in perfetta e totale buona fede, abbiamo, parallelamente al varo della giunta, avviato tutte le operazioni finalizzate all’avvicendamento delle varie amministrazioni delle società municipalizzate. Chiaramente esistono dei passaggi tecnici che devono ancora essere portati a compimento, penso ad esempio all’approvazione dei bilanci peraltro sotto scadenza. In alcuni casi si farà tutto entro fine mese, in altri ci saranno fasi un po’ più lunghe perché ci sono stati momenti gestionali particolari e mi riferisco alla Genesis. Sono processi che avverranno a cascata nei tempi successivi, la cosa importante è che l’amministrazione non deve rimanere ferma. Fino ad ieri abbiamo sempre operato, a prescindere dai condizionamenti esterni, con autorevolezza, e dai prossimi giorni riprenderemo il cammino con ancora maggior vigore: non possiamo assolutamente permetterci battute d’arresto.
Mettiamola così: calendario, scadenze e tempistiche del sindaco Enzo Ferrandino non coincidono con quelle di parte della maggioranza. Quanto teme il primo cittadino che qualche malumore possa sfociare in qualcosa di preoccupante o addirittura… irreparabile? Un assessore potrebbe essere invitato dai suoi a non accettare l’incarico e in più potrebbe verificarsi anche uno scontro totale, giusto per essere più chiari.
Dico la verità, credo nella buona fede e nello spirito di responsabilità che senza dubbio caratterizza tutti i componenti della maggioranza. Quanto io sto rappresentando in termini di tempi da seguire, non è frutto di “farneticazioni” o di valutazioni campate per aria ma di dati di fatto assolutamente oggettivi. D’altronde chi mi conosce sa che quando assumo un impegno cerco di essere conseguenziale, e per la verità fin qui lo sono sempre stato. Perciò la cosiddetta road map delle attività che andremo a svolgere è quella che ho rappresentato. Ribadisco comunque che faccio appello allo spirito di responsabilità e al buon senso di tutti per vedere di far partire la macchina e superare questa fase interlocutoria ma prodromica alla messa in atto in maniera compiuta e completa del programma che gli elettori un anno fa hanno giudicato più credibile rispetto a chi si contrapponeva a noi in campagna elettorale.
L’ultima battuta, poi ci si rivede a cose fatte. Mai c’è stata un’impressione tanto marcata, per quanto ben celata, relativa a un braccio di Ferro tra il Ferrandino del presente (Enzo) e quello del recente passato (Giosi).
Comprendo che chi è chiamato a interpretare i fatti e gli accadimenti della politica possa dare un’interpretazione come quella che tu mi stai manifestando e rappresentando. Però la storia degli ultimi anni ci ha insegnato invece a consuntivo che non è mai stato così. Voglio dire che spesso si tende a mettere in contrapposizione la mia figura con quella di Giosi ma fino ad oggi – se leggiamo gli eventi che si sono succeduti senza pensare a quello che si potrebbe prospettare davanti – abbiamo sempre dimostrato di aver cooperato in maniera fattiva seguendo la medesima direzione. Nel caso di specie, poi, io non vedo nessuna contrapposizione e penso e credo che quanto si verrà a materializzare nei tempi che verranno dimostreranno quanto abbia ragione nel sostenerlo.
Il più bel complimento che si potrebbe fare alla giunta che lascia è augurarsi che quella nuova sappia lavorare alla stessa maniera e con analogo slancio e impegno?
Il mio auspicio che è la giunta politica superi addirittura in termini di risultati quella tecnica, sono sicuro che se lo augurano anche gli assessori uscenti non fosse altro che perché so quanto bene vogliono al paese. Dico la verità, conoscendo i componenti che coinvolgeremo nel prossimo esecutivo sono quasi certo che avremo risultati altrettanto positivi rispetto a quelli fin qui conseguiti.
