CRONACA

Giustizia, gli avvocati proclamano una nuova astensione

Dal 17 al 24 aprile un altro stop alle udienze penali, intanto la settimana prossima c’è l’assemblea dei “dissidenti” guidati dall’avvocato Alberto Barbieri

Una nuova astensione degli avvocati è stata proclamata per protestare contro le ormai storiche inefficienze della macchina giudiziaria isolana. Stavolta i professionisti si asterranno da tutte le udienze penali dinanzi alla Sezione distaccata di Ischia e al Giudice di Pace dal 17 al 24 aprile compresi. Si tratta del periodo pasquale, dove per i giorni dal 20 al 22 non erano previste udienze, essendo sabato, domenica e lunedì dell’Angelo.

Gli avvocati protestano per  la mancata copertura del posto di funzionario, vacante ormai da oltre due anni, presso l’Ufficio del Giudice di Pace, la mancata sostituzione del quarto giudice di pace dal febbraio 2017, a cui si aggiunge anche la mancata sostituzione dell’unico funzionario presso la Cancelleria civile della Sezione distaccata. Inoltre è ormai prossimo il pensionamento di un altro dipendente del Giudice di Pace

Lo scopo è quello noto da tempo: ottenere una convocazione e successiva audizione al Ministero della Giustizia per una delegazione guidata dai sindaci isolani, in cui esporre e possibilmente trovare una soluzione ai problemi che attanagliano il presidio giudiziario locale che, nonostante l’ottenuta proroga triennale, resta gravata dalla provvisorietà del provvedimento oltre che dell’insufficienza di personale. L’oggetto dell’astensione riguarda infatti la mancata copertura del posto di funzionario, vacante ormai da oltre due anni, presso l’Ufficio del Giudice di Pace, la mancata sostituzione del quarto giudice di pace dal febbraio 2017, a cui si aggiunge anche la mancata sostituzione dell’unico funzionario (e presenza di un semplice assistente) presso la Cancelleria civile della Sezione distaccata. Inoltre è ormai prossimo il pensionamento di un altro dipendente del Giudice di Pace.

Problemi rimasti perfettamente insoluti, che vengono esplicati nella nota pubblicata ieri: «Nonostante i numerosi solleciti di intervento – si legge nella proclamazione d’astensione – e l’importanza dell’Ufficio e della sua imponente contribuzione all’Erario, nessun funzionario ad oggi è stato assegnato alla cancelleria del Giudice di Pace di Ischia, ove l’unico funzionario, che dovrebbe sovraintendere a tutte le attività di cancelleria e provvedere ai compiti apicali e in particolare alla pubblicazione dei provvedimenti, è stato collocato in pensione e non è stato sostituito, e che, pertanto, l’Ufficio, data la pregressa assenza dello stesso funzionario (Dottor Vincenzo Abrogato) per grave malattia, è sprovvisto di funzionario da ben oltre due anni, né possono considerarsi sufficienti le applicazioni di funzionari da Napoli per un sol giorno a settimana, peraltro, sovente rinviate per malattia o altro impedimento dei funzionari applicati».

Inoltre «il quarto giudice di Pace presso il predetto Ufficio Giudiziario (Dottor Salvatore Carro) è stato trasferito ad altr Ufficio e da oltre due anni non è stato sostituito, sicché i ruoli degli altri tre Giudici sono cresciuti a dismisura (le sopravvenienze annue ammontano in media a circa 5.000 – 8.000 procedimenti) e ciò comporta che le cause vengano sistematicamente rinviate d’ufficio di molti mesi». Il documento prosegue spiegando che «anche presso la Cancelleria Civile della Sezione distaccata di Ischia, il 31 dicembre scorso è stata collocata in quiescenza la Dottoressa Rosa Di Maio, ultimo e unico funzionario addetto (escludendo la Direttrice di Cancelleria) e non è stata ancora sostituita, restando assegnata all’Ufficio solo un assistente giudiziario di nuova nomina, con gravissimo impedimento e nocumento dell’attività giudiziaria, a danno non solo dell’Avvocatura, ma soprattutto dell’Utenza, dei cittadini». Problemi che si aggraveranno con l’imminente pensionamento della dipendente del Giudice di Pace Adele Criscuolo, e che sembrano non smuovere più di tanto i vertici partenopei. Intanto il presidente dell’Assoforense, avvocato Cellammare, sta cercando di concerto coi sindaci di ottenere non soltanto l’incontro al Ministero, ma anche le modifiche al disegno di legge sulle isole minori che consentano di inserire la stabilizzazione del Tribunale isolano e il riconoscimento di sede disagiata.

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Nel panorama forense isolano vanno comunque registrati alcuni latenti malumori, periodicamente emergenti. Molti ricorderanno che poco più di un anno fa l’avvocato Alberto Barbieri, spesso critico con la gestione Cellammare, giudicata a volte poco incisiva oppure attenta soltanto a determinati interessi, aveva creato un gruppo dissidente denominato “La Nuova Curia – Avvocati dell’Isola d’Ischia” in contrapposizione all’Associazione Forense dell’Isola d’Ischia. “La Nuova Curia” ha fissato alla mattina del prossimo 12 aprile la propria assemblea straordinaria con cinque punti all’ordine del giorno: «riorganizzazione della classe forense; determinazioni inderogabili circa il funzionamento del tribunale anche alla luce delle dichiarazioni ufficiali del presidente del Tribunale di Napoli sulla sola volontà politica della permanenza della sezione distaccata di Ischia; riorganizzazione strutturale del Giudice di Pace di Ischia alla stregua dell’ingresso del nuovo ordinamento giudiziario in relazione alle competenze allo stesso demandate; individuazione di atteggiamenti di contrasto all’inerzia degli organi preposti al mantenimento delle strutture funzionali di detti uffici; varie ed eventuali». Da parte sua, il Presidente dell’Assoforense Cellammare non riconosce alcuna validità ufficiale alla costituzione e alle eventuali determinazioni del gruppo “dissidente”. Un anno non è bastato a ricompattare la classe forense.

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