I Marinai d’Italia rischiano di restare senza un tetto?
di Gennaro Romano
FORIO. La settimana scorsa avevamo riportato in cronaca che il locale storico dei Marinai d’Italia da circa un anno è interessato da lavori di riqualificazione unitamente al molo pescatori, mentre gli associati nell’attesa erano costretti a riunirsi sotto una piccola tenda per ripararsi dal sole sulla spiaggia antistante la loro sede. Avevamo anche riportato che in ambiente politico e portuale corre l’inquietante voce di un probabile affidamento dei locali dei Marinai d’Italia, che è accorpato alla sede dei pescatori, all’attuale gestore del porto. Forse i ritardi sono la conferma ai sospetti. Un’eventualità che significherebbe la sostanziale fine della storica sede della sezione foriana dell’associazione, che resterebbe senza la disponibilità dei locali che l’hanno ospitata da vari decenni. Intanto, oggi in anteprima proponiamo ai lettori del Golfo l’atto deliberativo del Comune di Forio del 1953 che concedeva il suolo per la realizzazione dei locai dei Marinai d’Italia.
Ecco il testo dello storico documento, la “Delibera del 26.3.1953 numero 52″: Oggetto: Cessione di suolo di proprietà del Comune situato alla radice del molo per la costruzione della casa del pescatore. La Giunta, Vista la nota del 18 marzo 1943 del Gruppo “ Pietro de Cristofolo di Napoli dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, con la quale viene comunicato la possibilità di costruire nei pressi della spiaggia, su di un suolo di proprietà comunale, da cedersi gratuitamente un edificio da adibirlo a Casa dei Pescatori di Forio d’Ischia, utilizzando la mano d’opera ed i materiali di un corso a produzione che il Ministero del Lavoro potrebbe concedere in seguito all’interessamento di quel Gruppo.Considerato che la costruzione della “Casa dei Pescatori “ sarebbe di grande utilità ai numerosi pescatori e marinai i quali tirando a secco le loro barche sulla spiaggia, potrebbero depositare nella casa gli attrezzi. Considerato inoltre che la costruzione effettuata con l’utilizzazione di un corso a produzione, permetterebbe anche la temporanea occupazione di numerosi disoccupati, i quali per vari mesi vedrebbero assicurato un minimo di entrata per i loro bisogni più urgenti. Considerato che la suddetta Casa dovrebbe sorgere in prossimità della spiaggia e che il posto più adatto sarebbe la radice esistente, uno spazio di proprietà comunale, sul quale, a suo tempo, fu costruito un deposito per i materiali e gli attrezzi serviti per la costruzione del molo stesso”.
“Che il detto deposito, per il lungo tempo trascorso, per mancanza di manutenzione e soprattutto per la precarietà della costruzione stessa e per la deficienza dei materiali impiegati è andata distrutta, tanto che attualmente sul citato spaio esistono soltanto dei ruderi. Avendo unanimità dei voti, espressa nei modi di legge, e con i poteri del Consiglio, attesa l’urgenza e salvo ratifica, Delibera di Cedere gratuitamente al Gruppo “Pietro De Cristoforo” di Napoli dell’Associazione Marinai d’Italia, il suolo di proprietà Comunale, della superficie di mq. 57 circa e delle dimensioni di m. 12.70 x 4.50 posto alla radice del molo affinché su di esso venga costruita la casa dei pescatori di Forio d’Ischia, utilizzando un corso di produzione autorizzato dal Ministero del Lavoro”.