LE OPINIONI

IL PUNTO La frana e il mare

Il commissario straordinario di governo, Giovanni Legnini, deve avere il coraggio di utilizzare il materiale di terriccio o di risulta della frana insanguinata di Casamicciola per la protezione della costa ed il ripascimento delle spiagge. Contro gli ambientalisti estremi che affermano che si distrugge la vegetazione marina.

In sei mesi tutto è sabbia e protezione della costa. Bisogna scegliere: due padroni non si possono servire, sindaco del Deo! Bisogna realizzare un nuovo litorale Casamicciola-Lacco Ameno cambiato in 100 anni come documenteremo in una mostra di cartoline poiché sono nati porti ed approdi, parcheggi ed eliporto ma la costa non è stata protetta dall’erosione marina (è crollato il locale “maona” negli anni 80 dove sorgeva “il vaporetto azzurro”), é scomparsa la spiaggia di Perrone mentre quella di Suor Angela è ridotta praticamente al lumicino.

Il terreno della frana diventa prezioso. A Forio la strada Forio-Citara deve essere protetta. Il materiale fangoso anche con pietre e rocce diviene prezioso. Certo: occorre selezione. Attenzione alla vegetazione marina. Ma non estremizziamo le posizioni! Il terreno non inquina. Inquinano le fogne. E non abbiamo un sistema più efficace delle condotte sottomarine. Dal 1974 – e sono passati praticamente cinquant’anni – permettono un mare azzurro senza impianti di depurazione. Governare è scegliere.

DIRETTORE DE “IL CONTINENTE”

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