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Ilaria Toschi, differenze di moda dal nord al sud

Non esistono sostanziali differenze tra la moda del nord e quella del sud, l'Italia è un paese bello perché vario

Se c’è qualcuno esperto nel creare contenuti nel settore moda, descrizione prodotti per e-commerce, specializzato in un campo che ormai sembra spopolare, possiamo definirlo copywriter e se oltretutto anche dotato di un ottima conoscenza della moda con alle spalle una notevole esperienza e passione, allora abbiamo trovato una ricca risorsa che potrebbe dispensarci spesso e volentieri in maniera giovanile e intelligente alcuni consigli di stile da non sottovalutare.

Abbiamo intervistato Ilaria, 36 anni che ha si è avvicinata al mondo della moda lavorando a stretto contatto con realtà aziendali e trovando sbocco nel mondo del web realizzando così  il sogno di tante ragazze appassionate di moda  e che hanno il desiderio di confrontarsi quotidianamente con le ultime tendenze in un ambiente decisamente piacevole. “Essere appassionate non basta ,serve fare gavetta presso aziende del settore ed avere soprattutto una pronunciata attitudine personale”. Oltre ad una spiccata capacità di organizzazione si  deve saper catturare l’attenzione delle persone usando tecniche precise e infallibili. La vita è fatta di tappe e anche lo stile deve adattarsi ad esse. Ad oggi non bisogna dimenticare che la moda non è solo il piacere di indossare un determinato abito o di scegliere un colore piuttosto che un altro, ma è fondamentalmente un colossale giro di affari in cui fortunatamente l’Italia occupa uno dei primissimi posti nel mondo. La moda è un processo costante di innovazione e cambia velocemente con ritmi rapidissimi; nel nostro paese, si ha una visione amplia di questo fenomeno che ha raggiunto i diversi settori sociali e sembra acquistare un’importanza crescente.

I cambi di temperatura repentini sono alle porte ed il mondo del fashion system ci elenca continuamente i segreti delle mode attuali prediligendo alcuni capi piuttosto che altri persuadendo molto le scelte personali facendo  amalgamare le persone con il gusto del momento. Si tende quindi a seguire alla lettera gli insegnamenti mutevoli di una moda in continuo cambiamento. L’obbiettivo principale degli Isolani è sempre stato quello di essere riconoscibili e indimenticabili traendo spunto dagli stili che appunto circolano nel web per essere sempre perfetti. L’Italia è un paese molto grande e vario, Ischia essendo un’isola prova generalmente a trarre ispirazione dalla realtà urbana. Talvolta gli outfit delle persone che passeggiano per strada hanno un’influenza determinante oggi, forse più della moda istituzionale. Attraverso questa breve intervista, navighiamo da nord verso sud cercando di apprendere le caratteristiche di moda all’avanguardia grazie a Ilaria, nata a Roma, trasferita a Bologna da 16 anni, che parallelamente alla sua esperienza nel mondo della moda ci racconta la sua visione italiana del fashion.

Un’intervista a Ilaria, Copywriter nel settore moda che regala all’isola consigli di stile facendo anche le opportune distinzioni geografiche

Ilaria secondo te come variano le tendenze da nord verso sud?

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«Personalmente non credo che variano, penso piuttosto che vengano recepite e assimilate in modo e tempi diversi. Anche la moda ha i suoi tempi. Un look di tendenza non lo diventa dall’oggi al domani, ma ha bisogno di trovare il suo spazio in questa gigantesca macchina, che non sempre, oggi meno di ieri, ha inizio in passerella».

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Pensi che al nord le donne sia più frizzanti e ironiche?               

«Assolutamente no! Le donne del sud sanno essere ironiche e frizzanti tanto quanto le donne del nord. Se vogliamo fare una distinzione dal punto di vista “stilistico” l’unica differenza nell’interpretare la moda credo dipenda esclusivamente dal contesto. In una Milano modaiola, multiculturale e all’avanguardia le donne sentono di poter esprimere se stesse attraverso un abbigliamento che più le rappresenta, senza necessariamente seguire i canoni imposti dal fashion system. Amano sentirsi uniche, parte integrante di quel mondo affascinante che è la moda. Lo interpretano a loro modo. E credo si sentano affascinate dal desiderio – non troppo inconscio- di poter essere artefici di una nuova tendenza. E’ chiaro che questa non è prerogativa esclusiva di una città come Milano, ma qui spesso la moda si respira nell’aria, durante la Fashion Week, la VFNO, in via Montenapoleone, in ogni singolo show room di via Tortona. Arte e moda viaggiano all’unisono. In altre città semplicemente, non è così ovvio, e spesso una donna per sentirsi trendy o fashion, preferisce seguire i diktat di stagione, senza correre il rischio di sentirsi una outsider. Ma la personalità creativa, estrosa troverà sempre e ovunque il modo di esprimersi, anche solo con un accessorio che ci rappresenta.In qualunque parte d’Italia si viva la cosa più importante è sentirsi a proprio agio in uno stile che nasce  e si sviluppa in base alle proprie attitudini sia fisiche che psicologiche».

Un mondo di mode. Il vestire è globalizzato?

«Esiste oggi qualcosa che non sia globalizzato? La moda lo è come molti altri aspetti della nostra vita. Tuttavia questo non impedisce che nascano ogni giorno personaggi, artisti, stilisti capaci di inventare una moda diversa, interpretare le tendenze della strada o semplicemente dare forma ad un nuovo concetto di moda. La globalizzazione ha permesso che questo processo di creazione e formazione non rimanga limitato in quelle che sono sempre state le città della moda, ma che nasca in paesi nuovi, emergenti, con una profonda voglia di crescere. Un processo che ha il pregio di valorizzare le tradizioni artigianali, il know-how di ogni singolo paese».

Cosa pensi della moda social? pensi che sia un buon modo per ampliare gli orizzonti della moda?

«I social, come li prendi li prendi, hanno sempre un rovescio della medaglia. C’è di buono in una “moda social” che non fa discriminazione. Non si rivolge ad un elite, e ti permette di sognare l’ultimo modello della borsa Chanel. E’ il modo più immediato per tenersi aggiornate, per non perdersi l’ultimo appuntamento in passerella, la campagna di Valentino e tutte le novità della famiglia Kardashian. La moda social è democratica. Personalmente rimango sentimentalmente legata ad un concetto vecchio stile della moda (non social). Mi piace ancora comprare l’ultimo numero di Vogue e affidarmi alle parole esperte e alle visioni futuristiche di chi alle passerelle, in prima fila, c’è seduta da anni. Senza il pretesto di qualche centinaio di followers in più».

Potresti dare qualche consiglio di stile alle giovani ischitane che hanno il desiderio di restare in linea con le nuove tendenze?

«Parola d’ordine: Mix and Match. Una tendenza che accosta capi e accessori diversi, lasciando libero sfogo alla propria personalità. Giocare con gli stili, è un modo facile per creare ogni giorno un look diverso ma che porti sempre la nostra firma. Una giacca bomber oversize (trend di questo inverno!) con il mini dress da sera, la gonna lunga, corta, midi con un paio di Dr. Martens, o i pantaloni da tailleur gessati con le sneaker bianche. Osare e provare. Nel dubbio, come diceva Coco Chanel, less is more, prima di uscire passate davanti ad uno specchio e toglietevi qualcosa!»

Quali saranno le tendenze più cool che domineranno la stagione in arrivò?

«Vi elenco i miei must-have per questo inverno: pantaloni cropped, sempre e comunque, in lana mélange o in viscosa per la sera; il cappottino lungo stile military e la camicia tartan rossa che da un po’ cavalca l’onda del trend».

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