POLITICA

Incarichi e consulenze, approvato il piano triennale

La giunta di Lacco Ameno ha delineato gli stanziamenti per le attività da affidare a soggetti “esterni” all’amministrazione

La Giunta municipale guidata dal sindaco Giacomo Pascale ha approvato il piano triennale delle consulenze e degli incarichi di studi e ricerche per il triennio 2019-2020. Si tratta di quegli incarichi da affidare a soggetti “esterni” all’amministrazione. Per quanto riguarda gli importi stanziati, al servizio di attività istituzionale sono previsti duemila euro per l’anno in corso, e tremila euro per ciascuno dei due anni successivi, destinati al “conferimento di incarichi per l’approfondimento di tematiche istituzionali, consulenze tecniche legali e per la difesa dell’amministrazione in giudizio, oltre che consulenze fiscali e in materia economico-finanziaria, e tributaria”. All’urbanistica e alla tutela ambientale andranno mille euro annui, per pareri specialistici di polizia forestale, salvaguardia, valorizzazione e recupero ambientale. Stesso importo per la gestione e valorizzazione patrimoniale, nell’ambito della quale verranno conferiti incarichi per procedure di accatastamento, e per atti tecnici e amministrativi. Infine, altri mille euro annui per gli affari generali, con l’obiettivo strategico del “miglioramento dell’organizzazione delle risorse umane”. Naturalmente viene previsto che in questo programma “non sono comprese le prestazioni professionali consistenti nella resa di servizi o adempimenti obbligatori per legge, qualora non vi siano uffici o strutture a ciò deputati; la rappresentanza in giudizio e il patrocinio dell’amministrazione; gli appalti e le “esternalizzazioni” di servizi, necessari per raggiungere gli scopi dell’amministrazione; rapporti di collaborazione coordinata e continuativa che rappresentano una posizione intermedia fra il lavoro autonomo, proprio dell’incarico professionale, e il lavoro subordinato”. La determina specifica che “i fattori che giustificano il ricorso ad affidamenti di incarichi di studio, di ricerca o di consulenza sono: impossibilità accertata di utilizzare personale in servizio presso l’Ente dopo aver effettuato una ricerca nella struttura organizzativa interna dei profili dichiarati in pianta organica; raggiungimento di obiettivi di particolare complessità e indispensabili per il conseguimento dei programmi dell’amministrazione”.

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