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Ischia e “Natale in municipio”, sotto l’albero il dono gradito dai politici

ISCHIA. Manca poco più di una settimana al Santo Natale, poi tra poco tutti si ritroveranno a scartare uno o più regali sotto l’albero, come da consolidata tradizione. Ad Ischia prima di dedicarsi alle abbuffate in famiglia c’è ancora un adempimento da sbrigare, una seduta di consiglio comunale che come già scritto nei giorni scorsi tutto promette fuorché di essere all’insegna dello scambiarsi un segno di pace. Ma al termine di un anno solare decisamente controverso e complicato per la politica ischitana, noi abbiamo provato a riassumere quello che è successo e quello che potrebbe succedere in maniera scherzosa, provando cioè a immaginare cosa alcuni protagonisti della vita amministrativa del Comune capofila potrebbero chiedere come strenna all’omone vestito di rosso che si presenterà furtivamente in tutte le case nella notte tra il 24 e il 25 dicembre. Abbiamo detto scherzosa, anche se poi il confine tra il voler giocare e il fare sul serio è spesso sottile. In questo caso, forse, addirittura sottilissimo. Comunque, eccovi un excursus, partendo dal presupposto che si accettano anche integrazioni e suggerimenti da parte dei nostri lettori.

ENZO FERRANDINO – Il sindaco d’Ischia ha chiesto a Babbo Natale di poter ricevere in dono una calamita di dimensioni massicce. Chiaro l’obiettivo del primo cittadino, che vuole proseguire nella strategia fin qui adottata nell’intero anno solare, e che ha dato i suoi risultati (grazie anche, va riconosciuto, alla pochezza degli interlocutori). La calamita perché Enzo pian piano se li è tirati tutti con se: sembrava sull’orlo del baratro, invece è riuscito dapprima a tenere “tra color che son sospesi” Massimo Trofa, poi a conquistare Antonio Mazzella ed Antonello Sorrentino e ancora anche a far ritornare alla base i dissidenti di Vivere Ischia. E che te ne fai del mitologico canto delle sirene…

I QUATTRO CONSIGLIERI DI VIVERE ISCHIA – Beh, qui non c’è nemmeno bisogno di chiedersi quale possa essere stata la richiesta formulata a Babbo Natale da Pasquale Balestrieri, Carmen Criscuolo, Maurizio De Luise e Massimo Trofa. Caro Babbuccio, portaci qualcosa, qualsiasi cosa: un assessorato, almeno un posticino sia pure marginale in una partecipata, in una commissione, insomma non ci lasciare all’asciutto ed a fare la parte degli spettatori. Davvero, un albero di Natale senza nessun regalo che lo circonda è un qualcosa di triste. E allo stato dell’arte, purtroppo, rischia anche di essere un’eventualità tutt’altro che remota.

OTTORINO MATTERA – Il presidente del consiglio comunale pare abbia chiesto di poter ricevere in dono un fucile mitragliatore. L’obiettivo del professionista è però ancora ignoto: non è infatti dato sapere se la prima “sventagliata” di proiettili sarà indirizzata al sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino (colpevole di aver tramato con gli ex scissionisti fino a ricondurli nella maggioranza allargata) oppure agli stessi consiglieri di Vivere Ischia, dallo stesso definiti “bipolari” e che senza colpo ferire hanno messo da parte i dissapori contenuti nel documento politico dello scorso 26 maggio.

GIOSI FERRANDINO – Ebbene sì, c’è anche lui, l’europarlamentare. Pensate ce ne fossimo dimenticati? No, no, tranquilli. Siamo certi che il già sindaco di Casamicciola e Ischia abbia chiesto una strenna un po’ particolare, quella cioè di riuscire a entrare – fosse solo per cinque minuti di orologio – nella testa dell’ex premier Matteo Renzi. Le elezioni europee si avvicinano sempre più e Giosi dopo aver “assaggiato” l’atmosfera deluxe che si respira tra Bruxelles e Strasburgo (al netto di una sparatoria con annesso spavento e ricovero in un bar) non vorrebbe certo scendere da cavallo. Cerca insomma la riconferma per godersi un altro quinquennio dopo una serie di tribolazioni patite per vicissitudini ormai note a tutti. Sull’isola si vede poco ma fuori sta lavorando bene. Il problema è uno: Matteo resterà nel Pd o fonderà un nuovo partito’ E in tal caso, siamo certi che imbarcherà tutti i suoi e non punterà su facce nuove? Insomma, resta il primo interrogativo da svelare e chissà quanto pagherebbe il nostro per ottenere una risposta…

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GIANLUCA TRANI – Il leader della minoranza, in una sorta di “ginepraio” in cui in tanti si sono spostati da una parte all’altra per fare poi marcia indietro, è rimasto saldamente ancorato tra i banchi della minoranza in attesa degli eventi. Beh, in questo momento è forse troppo facile intuire quale sarebbe la sua richiesta a Babbo Natale, che cioè qualcosa si muova per fare in modo che il sindaco Enzo Ferrandino e la sua maggioranza possano incartarsi fino ad alzare bandiera bianca. Scenari possibili fino a un paio di settimane orsono, magari un po’ più complicati adesso, decisamente più complicati. Si potesse fare, varrebbe la pena – come strenna – di chiedere… un miracolo. Che dire, nella vita mai dire mai.

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ANTONELLO SORRENTINO – Il suo non sarà certo un Natale sereno. Entrato in maggioranza insieme ad Antonio Mazzella con un clamoroso (ma nemmeno troppo) salto della quaglia, ha piazzato una pedina ad Ischia Risorsa Mare e preso qualche altra “mollichella”. Insomma, i presupposti non sono certamente dei migliori in prospettiva 2019, anche perché con un’amministrazione numericamente più ampia Enzo Ferrandino potrà nuovamente permettersi il lusso di mandarlo “a comprare il pepe”. Immaginiamo che lui lo abbia compreso e dunque si sarà limitato a chiedere come regalo la possibilità di poter piazzare qualche altro amico (leggasi vip sul viale del tramonto, se non già “ultra tramontato”) alla prossima edizione della Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna. Ma in sette mesi cambiano tante cose e per la spartizione di quella torta la concorrenza potrebbe essere decisamente più nutrita. Intelligenti pauca…

PAOLO FERRANDINO – Sono anni ed anni, anzi decenni, che lui a Babbo Natale chiede sempre lo stesso “pacco” e bisogna riconoscere che puntualmente Santa Klaus finisce con l’accontentarlo: le chiavi d’accesso all’ufficio tecnico, che restano da sempre il suo terreno ed una sorta di fortezza inviolabile. E’ vero, ultimamente come inquilino c’è anche Massimo Trofa, ma la “casa” è grande e c’è spazio pure per un ospite. Perché pur sempre di ospite si tratta…

LUIGI DI VAIA – Sotto l’albero l’attuale vicesindaco ha chiesto di poter trovare quattro candele. Poca roba, una richiesta modesta, ma non c’è da meravigliarsi. Sono esattamente i ceri che vuole andare ad accendere a qualche santo (o magari sotto una foto di Enzo Ferrandino, se laico) per ringraziarlo del dono che gli ha portato l’anno che sta per andare in archivio, quello dell’assessorato. Per mesi ha buttato calci affinché dall’esecutivo tecnico si passasse a quello politico, il che faceva tutta la differenza di questo mondo, in particolare lo stipendio mensile. C’è riuscito e sa anche che nella vita bisogna sapersi accontentare. Conservare lo status quo acquisito sarebbe già tanta roba…

DOMENICO DE SIANO – Ha preferito non chiedere nulla a Babbo Natale e regalarsi un anno sabbatico. Preferisce saltare un giro perché poi il suo desiderio lo vuol vedere coronato nel 2019. Quando sotto l’albero vorrebbe trovare una poltrona per il 2020. Già, quella di sindaco di Lacco Ameno, per giunta pure compatibile con la carica di senatore, nel caso in cui gli scenari non dovessero mutare. C’è solo un problema: conoscendo Lacco come un feudo di Mimmo, l’impressione è che quella poltrona non la chiederà a Babbo Natale. Se la prenderà e basta-

Gaetano Ferrandino

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