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Ischia, ‘l’isola che non c’è’ di Muccino?

Gianluca Castagna | Ischia E’ tornato in Italia da poco, ma la voglia di raccontare il paese e la sua generazione non si è esaurita nemmeno dopo i trionfi (e qualche rovinosa caduta) dell’avventura americana. Gabriele Muccino, il regista de “L’ultimo bacio” e “La ricerca della felicità”, è alle prese con la preparazione del suo prossimo film, che dovrebbe chiamarsi (il condizionale è d’obbligo per un progetto ancora top secret) “L’isola che non c’è”. Un titolo inequivocabile, che rende la sua visita lampo sull’isola d’Ischia qualcosa di più di una semplice ipotesi o indiscrezione.
Arrivato una decina di giorni fa in compagnia di un suo assistente e un rappresentante della produzione, Muccino ha preso alloggio in tardissima serata all’Hotel Mare Blu di Ischia Ponte, dove aveva prenotato quattro camere singole per una sola notte. Una visita di lavoro, più che di piacere, anche se il regista romano non ha mancato di gustare le specialità enogastronomiche della nostra terra con una puntata al Ristorante Cocò di Ischia Ponte, da sempre tra le destinazioni privilegiate delle celebrity in vacanza sull’Isola Verde.

L’obiettivo è compiere dei sopralluoghi per trovare spazi e paesaggi che diano corpo alla sua ultima sceneggiatura che presto dovrebbe diventare un film: “L’isola che non c’è”, prodotto da Marco Belardi della Lotus Production, società del gruppo Leone Film.
Dopo “L’estate addosso”, girato tra Roma e San Francisco, la nuova pellicola avrà un’ambientazione tutta italiana, anzi isolana, e l’isola d’Ischia è certamente in pole position per fornire gli esterni alla nuova storia del filmare romano che ha compiuto 50 anni lo scorso maggio.
Secondo le prime indiscrezioni il protagonista del film potrebbe essere Pierfrancesco Favino, che Muccino aveva già diretto ne “L’ultimo bacio” e in “Baciami ancora”. Per il ruolo femminile si parla di Claudia Pandolfi e, nel ruolo della matriarca, Stefania Sandrelli.
In realtà il cast dovrebbe essere molto più ampio, perché, come accade spesso nel suo cinema, le storie sono corali, le dinamiche intricate e l’attenzione verso i ruoli minori molto alta. A maggior ragione quando la vicenda vede protagonista una famiglia allargata, all’interno della quale lo scontro tra generazioni e caratteri diversi sfocia nel conflitto che incendia l’anima del film.
Lo ha confermato il regista romano alla cerimonia per i Nastri d’argento: «Sarà un film corale, un po’ come “L’ultimo bacio” » ha scherzato davanti ai cronisti. «Un film invecchiato bene, ancora se ne parla e ha una spinta centrifuga che ritroveremo nel mio prossimo lavoro».
Fuggire da un’isola? I primi rumors parlano di una famiglia, riunita su un’isola del Mediterraneo in occasione di un importante anniversario di matrimonio, costretta a fare i conti con se stessa a causa di una improvvisa convivenza forzata dovuta a capricci meteo che impediscono il ritorno in terraferma dei singoli componenti.
Muccino sarebbe arrivato a Ischia proprio per scegliere la villa che farebbe da scenario ai tormenti dei protagonisti, a quelle dinamiche familiari, che spesso esplodono in scene madri, e forse recano traccia del dissidio personale del regista con il fratello Silvio, dissidio che ha avuto anche strascichi giudiziari.
Scelta capitale, quella della casa, per un cineasta dalle idee chiare, una tecnica invidiabile e un talento non comune nel dirigere gli attori. Al di là dell’aspetto logistico (sarà sul mare? sarà in montagna?), la magione sarà quasi un altro protagonista del film. E’ già accaduto altre volte (si pensi a “Ricordati di me”): luogo della sicurezza ma anche della rottura, laddove l’esterno è lo spazio della scoperta e dell’indipendenza.
Le riprese del film dovrebbero cominciare tra settembre e ottobre (quando le burrasche marine sono più probabili) e durare tre settimane prima di spostarsi a Roma.
Un progetto che se dovesse concretizzarsi, riporterebbe Ischia sul grande schermo dopo anni di deciso appannamento. Con un nome, come quello di Gabriele Muccino, di forte richiamo anche a livello internazionale (“La ricerca della felicità”, con Will Smith, è stato campione d’incasso al box office Usa).
D’altro canto l’ultimo film di una certa importanza, anche produttiva, girato a Ischia è stato il francese “Villa Amalia” con Isabelle Huppert per la regia di Benoît Jacquot. Otto anni fa.
Ma per titoli più popolari o di ampia distribuzione nei circuiti cinematografici bisogna risalire addirittura al campionissimo di Pieraccioni “Il paradiso all’improvviso” (2003) o al thriller internazionale “Il talento di Mr. Ripley” (1999) del compianto Anthony Minghella, con un cast internazionale da urlo (Matt Damon, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman). In questi anni, per diverse ragioni, molti progetti sono sfumati: da “Operazione UNCLE” di Guy Ritchie (girato poi a Pozzuoli e Baia) fino al prossimo film di Ridley Scott sul caso Getty, per il quale il regista britannico pare avesse avviato alcuni contatti e preso in considerazione location ischitane.
Ora con Muccino, per l’isola Verde sarebbero pronte a riaprirsi le porte del grande cinema.

 

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