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Ischia oggi e domani, la politica vista da Ciro Ferrandino

  • Ci sono diversi malumori all’interno della maggioranza negli ultimi giorni, emerge in particolare una frizione tra l’asse Paolo ed Enzo Ferrandino ed i consiglieri comunali. Che idea ti sei fatto su quanto sta accadendo?

“Ci troviamo di fronte ai soliti giochetti a cui ormai Giosi Ferrandino ci ha abituati, attaccare periodicamente qualcuno della sua maggioranza, incredibile è il fatto che i componenti dell’attuale amministrazione continuino a sottostare a tali comportamenti senza reagire. Il problema è che molti di loro devono per forza di cosa restare attaccati a Giosi Ferrandino perché incapaci di creare autonomamente un’alternativa e negli anni hanno sposato in toto il sistema amministrativo e politico di Giosi difendendolo a spada tratta. Nel privato e sotto voce tentano di prendere le distanze da Giosi Ferrandino essendo ben consci che l’attuale sindaco nel paese non è più ben visto, però non hanno poi la forza di reagire e mandare il ‘capo’ a casa. Giosi Ferrandino ha sistematicamente fatto fuori le persone che sembravano a lui più vicine e quindi non si fa problema a prendere le distanze da questi due assessori e sappiamo che il primo cittadino è un divoratore di assessori. Per sottrarsi ai capricci di Giosi bisogna che parte della maggioranza lo metta in un angolo, questo non avviene e così lui li calpesterà sempre anche se inviso nel paese e non più autorevole. Per l’opposizione va bene anche così, oggi il valore aggiunto è essere contro il sistema politico amministrativo creato da Giosi Ferrandino anche perché Giosi ha finito il suo percorso e chi rimane legato a lui va a fondo”.

 

  • Nell’ ultimo consiglio comunale si è parlato di partecipate …. Secondo te la privatizzazione paventata all’epoca fu soltanto un bluff o è accaduto qualcosa dall’ottobre del 2014 ad oggi?

“Giosi Ferrandino e la sua maggioranza credevano nella privatizzazione di Ischia Ambiente perché sono andati avanti senza ascoltare i nostri consigli. Meglio dire che Giosi credeva molto nella privatizzazione e la maggioranza acriticamente lo seguiva. Il dato importante è che dopo qualche anno hanno dovuto ripiegare sulle nostre posizioni rilevatesi corrette. Il problema è che noi dell’opposizione lavoriamo in modo serio su ogni problema mentre la maggioranza segue pedissequamente quello che dice Giosi Ferrandino e segue il sistema amministrativo creato da quest’ultimo.

La privatizzazione di Ischia ambiente o l’affidamento a soggetti privati del servizio sarebbe stata una vera iattura per il nostro comune così come avvenuto in tutti i comuni dell’isola dove si è proceduto con questo disegno. Anche la questione Gensis con i licenziamenti è testimonianza di un modo approssimativo di governare il nostro paese. È assurdo che si licenzino dei dipendenti e poi dopo qualche mese si conferiscano svariati incarichi a dipendenti esterni. Una buona amministrazione si fa a pezzi per poter tutelare i posti di lavoro questa non solo non tutela nessuno ma permette dei licenziamenti. Mai era accaduto una cosa del genere. Ci voleva Giosi Ferrandino per licenziare dei lavoratori e mettere a repentaglio altri posti di lavoro che altri sindaci avevano cercato di incrementare e mantenere a tutti i costi.

Il piano di razionalizzazione portato nell’ultimo consiglio è caratterizzato da approssimazione rispetto ad un tema, quello delle partecipate, delicato. La messa in liquidazione di Ischia Risorsa Mare prevista dalla maggioranza è l’ennesimo atto che testimonia il metodo pessimo di amministrare della maggioranza rispetto alla mancanza di obblighi normativi. Sono fermamente contrario alla messa in liquidazione di società partecipate che rappresentano il patrimonio del nostro comune, che hanno dato e danno posti di lavoro e creano indotto. La messa in liquidazione di IRM testimonia il fallimento di questa amministrazione che governa da circa 8 anni il nostro comune nominando presidenti, amministratori, revisori ecc.”.

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  • Tanto tempo per completare la giunta e di deleghe ancora niente. Come mai?

“Questo è un modo di Giosi Ferrandino per affermare tra i suoi che lui ancora comanda e quindi li tiene sulle spine. Però questo stile amministrativo pessimo ha come vittima principale il nostro comune e la nostra gente. Mi chiedo a cosa serva una giunta senza deleghe, come fanno a lavorare e come fanno ad affrontare le problematiche del paese senza la chiara conoscenza del proprio ambito di azione. Per il momento si stanno prendendo degli stipendi immeritati e alzano il dito durante le giunte per il resto a comandare sono in pochi. Purtroppo a Giosi piacciano le comparse e le persone che non muovono critiche in modo da non urtare la notoria permalosità del soggetto. Il ritardo sarà anche dovuto al mancato accordo tra le diverse anime che compongono la risicata maggioranza, in ogni modo vedo un ridimensionamento dei componenti della giunta che si aggirano per il comune senza sapere cosa fare”.

Manca un anno alle prossime elezioni amministrative. Secondo te Giosi punterà su un cavallo del Pd o come si vocifera da più parti potrebbe concretizzarsi un nuovo accordo col caularone con la conseguente discesa in campo di Domenico De Siano?

“Non è facile capire Giosi Ferrandino su chi punterà, certamente c’è sempre un asse forte con Domenico De Siano che nei momenti cruciali esce fuori e si soccorrono a vicenda. Il problema fondamentale che parliamo sempre di un linguaggio da politicanti che ormai ha stancato gli ischitani che dal ‘caularone’ non hanno ricevuto niente. Sfido chiunque a trovare un’azione amministrativa positiva scaturita dal ‘caularone’.  In questi anni con questo insano accordo abbiamo assistito a un arretramento di tutti servizi: trasporti, sanità, scuola, politiche per i lavoro e per il turismo, eccetera. Quindi sono convinto che Giosi Ferrandino potrà fare quello che vuole ma la prossima volta gli ischitani voteranno secondo coscienza evitando il riaffermarsi di politicanti che non portano a niente di buono per il paese”.

  • Negli ultimi tempi ti abbiamo visto molto vicino alle posizioni del presidente del consiglio Gianluca Trani. Potresti seguirlo nella sua eventuale discesa in campo, che l’interessato non ha negato?

“Gianluca ha la giusta ambizione a candidarsi per diventare sindaco di Ischia. Ha tante buone caratteristiche e fortuna per lui è in contrapposizione con questa maggioranza e con questo sindaco. È giusto che si pone questo obbiettivo. Lui sta lavorando con capacità e umiltà coinvolgendo e costruendo un programma condiviso in netta discontinuità con il sistema di Giosi Ferrandino. Deve lavorare non solo per fare il candidato sindaco ma deve lavorare per far diventare gruppo dirigente chi in questi anni ha scelto di fare opposizione a Giosi, non possiamo permettere che il comune di Ischia rimanga in mani sbagliate. Dovrà avere la capacità di confrontarsi con le varie anime dell’opposizione, non abbiamo bisogno nuovamente di un uomo solo al comando. Gianluca sicuramente è intelligente e saprà mettere in campo le iniziative necessarie per rapportarsi con la società civile, con chi in questi anni è rimasto fuori dalla vita amministrativa del nostro comune e con chi in questi anni è stato opposizione costruttiva rispetto al sistema Giosi Ferrandino. Abbiamo il dovere di portare Ischia fuori dalle secche in cui è incagliata permettendo a tutti di dare un contributo, Ischia ha bisogno nuovamente di gente che sa ascoltare. Oggi esiste un’alternativa a questa amministrazione sia da un punto di vista programmatico che da un punto di vista di uomini e donne che hanno a cuore le sorti del nostro comune e dell’isola intera. Chi vive il mondo reale conosce bene quali sono i temi caldi in cui si imbattono ogni giorno i cittadini, solo la maggioranza che sembra che viva su Marte ignora i problemi”.

  • Strade dissestate, indecisione sul futuro delle partecipate, l’impressione di un’amministrazione ferma al palo: quali sono in questo momento i problemi più gravi che attanagliano Ischia?

“Il problema più grande per Ischia è questa amministrazione che non riesce a produrre niente di buono per il paese e per la gente. All’interno vi è una guerra per la gestione del potere che ha come vittima il territorio e i cittadini. Vediamo un paese dove lavori necessari si trasformano in momenti di confusione in cui non si capisce chi controlla e chi impartisce le direttive. L’amministrazione si è fatta sopraffare dalle imprese che eseguono i lavori, che fanno quello che vogliono costringendo i cittadini ischitani a sopportare sacrifici spropositati per pochi metri di fogna che non sappiamo dove andranno a finire visto che il depuratore è fermo ed addirittura il cantiere è stato sgomberato. Non ho mai criticato i lavori ma ho sempre criticato il modo di rapportarsi con le imprese che spadroneggiano nel paese. Ho visto il sindaco vantarsi in questi giorni prima di Pasqua delle toppe alle buche stradali nelle zone oggetto dei lavori, vantarsi di questo è sintomo che sta alla frutta. Sulle partecipate si vive alla giornata senza un’idea chiara e senza un obbiettivo. Alla guida bisognerebbe mettere gente di esperienza per rilanciare l’azione di società che in passato hanno lavorato bene ed hanno dato anche posti di lavoro. In 8 anni questa amministrazione ha distrutto tutto con un metodo amministrativo e politico pessimo che non trova precedenti nella storia del nostro comune”.

  • E’ presto per fare previsioni e soprattutto è difficile vestire i panni da “indovino”, ma a tuo avviso quali scenari potrebbero configurarsi in vista delle prossime amministrative?

“Non è facile fare previsione su futuri scenari per le amministrative, credo che nel campo della maggioranza è tutto da decidere. Sicuramente conto molto sulla scelta della gente di Ischia che manderà a casa questi politicanti che hanno affossato Ischia da un punto di vista economico e sociale ma certamente non possono far dimenticare i terribili momenti che si vivono con un paese completamente allo sfascio”.

 

  • Che cosa sta succedendo ad Ischia Risorsa Mare?

“Ripeto: si vuole sfruttare un tecnicismo, una norma che non esiste nel quadro normativo italiano, per mettere in liquidazione questa società che dovrebbe produrre milioni di euro all’anno. Questa è l’amministrazione delle liquidazioni e dei licenziamenti. È inconcepibile che si metta in liquidazione una società come Ischia risorsa mare che opera in un ambito dove il privato fa enormi utili. C’è da dire che l’approdo che offre Ischia Risorsa Mare è fantastico per i diportisti perché è un luogo sicuro e prestigioso come la Riva Destra. In questi anni l’amministrazione ha spremuto le casse della società senza mai investire e testimonianza di tutto ciò è lo stato in cui versano i pontili galleggianti all’interno del porto, credo che dovremmo chiedere il conto a Giosr Ferrandino che da otto anni fa nomine all’interno della società. Il capitale è posseduto per intero dal comune e quindi il sindaco. L’operazione che hanno fatto durante l’ultimo consiglio è un’operazione pericolosa e mi preoccupa anche per le concessioni che si possano rimettere in discussione. Ripeto la messa in liquidazione va scartata come soluzione, Ischia Risorsa Mare fa parte del patrimonio del nostro comune e non può essere cancellata, nessuno lo impone.

  • L’ultima domanda: ma Ischia è davvero pronta per voltare definitivamente pagina e mettersi alle spalle l’ultimo decennio?

“Credo che Ischia stia vivendo un momento molto particolare e difficile. Un po’ risente della crisi generale ma in questi anni abbiamo visto la mancanza di una guida politica seria e che pensasse ad Ischia, alla sua gente e alle sue imprese. Abbiamo visto un sindaco che dal 2007 ha cercato di scappare da Ischia preso dalla sua voglia di fare carriera politica, ricordiamo che gli elettori di Ischia gli hanno impedito di diventare Eurodeputato bocciando la sua azione politica.  La scelta da fare è tra un paese che continua nella sua deriva, senza prospettive per i giovani, i lavoratori e le aziende, ingessato da 8 anni e un rilancio complessivo del comune aperto alle istanze che vengono dal basso e che contemperi le esigenze complessive e non di una parte ristretta. Basta essere chiari e non utilizzare il linguaggio preistorico dei politicanti. Ischia ha bisogno di donne e di uomini con la passione per il nostro comune e per la gente. Ischia deve essere governata con raziocinio e non gestita con arroganza”.

 

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