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La mobilità

Il G7 ad Ischia deve servire a noi locali per farci capire cosa succede nel paese dove non puoi usare la macchina, non puoi parcheggiare e in alcune zone neanche sostare. Si potrebbe ipotizzare una svolta. Fino a qualche tempo fa ero convinto che il passaggio da auto a benzina o diesel ad auto elettriche era un passo indispensabile per avere una vivibilità decente. Leggendo gli ultimi dati sull’impegno che le case automobilistiche stanno dando alla costruzione di auto elettriche mi sto convincendo che in pochi anni Ischia sarebbe di nuovo ingorgata da auto anche se elettriche. Eviteremo gli scarichi ma non l’ingombro e il tilt del traffico. Se vogliamo pensare ad una soluzione valida per la nostra isola dobbiamo pensare ad una mobilità diversa. Dobbiamo incominciare a pensare al non uso di auto. Il cammino verso una mobilità d’insieme va programmata con scelta dei tempi e dei mezzi da usare. Ad Ischia piove un limitato periodo di tempo. Con l’aggravarsi del cambio di clima immaginiamo che pioverà sempre di meno.

Ragionando si potrebbe ipotizzare di avere un gran numero di pullman elettrici costruiti per le nostre strade e bici elettriche che, con la loro attuale capacità tecnica, sono in grado di affrontare qualsiasi salita. Andiamo oltre. La pioggia impaurisce gli ischitani. Nei miei viaggi in paesi freddi ho sempre visto persone in bicicletta munite di abiti adatti per coprirsi. In un mondo tecnologico come il nostro non dovrebbe essere difficile dare una mobilità quasi personalizzata ad ogni cittadino. Anche a persone non capaci di stare in bici o disabili. Nei prossimi decenni basterà  una qualsiasi app per chiedere servizi personalizzati. Allora Bus elettrici,taxi collettivi elettrici e bici elettriche saranno i mezzi di trasporto del futuro? Partiamo dal calcolare il costo attuale delle oltre 60 mila mezzi di trasporto esistenti nell’isola. Studiamo un sistema di mobilità alternativa per i 60 mila abitanti quanto ci costerebbe. Poi con questi dati potremmo proseguire nello studio per arrivare ad un progetto ottimale. Ne discutiamo?

 

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