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“La Passione di Cristo”, tutte le novità dell’edizione 2018

Venerdì scorso, presso la Sala Conferenze del Molo Borbonico di Forio, si è tenuta la Conferenza Stampa per presentare la 30esima edizione de “La Passione di Cristo”, organizzata come ogni anno dall’Associazione Actus Tragicus. Presenti alla conferenza l’Avvocato Gianni Matarese, Vicesindaco del Comune di Forio, Felicia Castagliuolo,Vicepresidente dell’Associazione Actus Tragicus, Luca Patalano, Giovanni Calise ed il regista Leonardo Bilardi. La moderatrice della conferenza è stata Ida Matarese. Il primo ad intervenire è stato il Vicesindaco Matarese, il quale ha espresso il pieno appoggio dell’Amministrazione Comunale nei confronti di questa iniziativa che ogni anno vede protagonisti gli isolani ma anche molti turisti provenienti da tutta Italia e dall’estero. La “Passione di Cristo”, infatti, è stata anche pubblicizzata alla Fiera del Turismo di Monaco e a quella di Stoccarda. “La manifestazione è cresciuta negli anni in modo esponenziale”, –  afferma Giovanni Calise, segretario dell’Associazione – grazie all’impegno dei numerosi ragazzi Foriani che ogni anno mettono a disposizione dell’evento il proprio impegno ed entusiasmo. La Passione di Cristo, infatti, non si limita solo al Venerdì Santo, ma richiede mesi e mesi di preparazione e di lavoro”. “L’organizzazione dell’evento – afferma Luca Patalano – prende inizio dal mese di agosto, al termine della Sagra Gusta Forio, poiché la sua realizzazione richiede sempre tanta attenzione. Ad impreziosire il tutto contribuisce anche l’accurata scelta dei costumi di scena, che, nel susseguirsi delle edizioni, vengono sempre arricchiti di nuovi particolari”.

Prima di passare la parola al regista, Ida Matarese ha voluto rivolgere una domanda provocatoria al direttivo dell’Associazione, ovvero: “Perché proprio Leonardo Bilardi?”. A rispondere è stato Luca Patalano, il quale ha affermato che dopo l’arrivederci del duo Buono-Visone, la scelta è ricaduta su Leonardo Bilardi, il quale aveva già una sua idea di Passione. Dal primo momento si è creato un connubio perfetto tra direttivo e regista grazie all’entusiasmo coinvolgente e alla mente vulcanica di quest’ultimo. Ed è proprio a lui che tocca svelare alcune delle novità della 30esima edizione de “La Passione di Cristo”.  Bilardi afferma che il suo intento è quello di impreziosire un qualcosa che è già prezioso di per sé. La novità principale può essere riassunta nella scelta stilistica, che non si contrappone a quelle precedenti, ma va in una direzione completamente diversa. Il pubblico avrà, infatti, la sensazione di sfogliare dal vivo le pagine del Vangelo. Inoltre quest’anno sarà introdotta la scena dell’Adultera poiché il desiderio del regista è quello di rappresentare un Cristo misericordioso e umano, più che potente e capace di fare miracoli. La misericordia di Cristo non è la nostra, ma mettendoci nei panni del peccatore, in questo caso dell’Adultera, riusciamo a percepirla. In questo determinato periodo abbiamo tutti bisogno della Misericordia di Cristo. Il regista ha definito “tridimensionale” la rappresentazione di quest’anno, proprio perché l’intera manifestazione si svolgerà su tre punti fermi: la voce narrante che accompagnerà il pubblico con le parole del Vangelo, successivamente queste stesse parole prenderanno vita grazie ai vari personaggi, che, mentre interpreteranno le voci del Vangelo attraverso le registrazioni, reciteranno anche alcune parti dal vivo. Quest’ultima parte mette a stretto contatto il pubblico con ciò che accade sulla scena. Inoltre sul finale, durante la scena del sepolcro, il pubblico vivrà un momento magico che lo accompagnerà verso la fine.

Altra novità sono proprio le nuove registrazioni, realizzate da Domenico D’Agostino e da altri attori isolani, ispirate a quelle di Gennaro Zivelli, storico maestro della Via Crucis, a cui va un sentito ringraziamento del regista, che ringrazia anche i suoi predecessori, tra cui Ronga, Buono e Visone. Ultima novità ma non per importanza è il passaggio di testimone tra Francesco Castaldi, interprete di Gesù per oltre vent’anni, e Francesco Mattera, con il quale il regista sta svolgendo un lavoro molto attento ed intenso. La Madonna sarà interpretata, invece, dall’attrice Milena Cassano. Infine verrà introdotta la figura del diavolo androgino, ovvero un diavolo che non avrà una vera e propria identità sessuale. L’immagine che si vuole dare è quella di un diavolo seduttore, che diventerà re nella parte finale ma sarà sconfitto.

Quest’anno Leonardo Bilardi ha voluto rendere omaggio anche ad una delle figure femminili storiche di Forio, Maria Genovino ‘e Scialò. Il regista, infatti, racconta: “E’ successo per caso, io ho avuto la fortuna di passare dei pomeriggi interi nella bottega di Maria. La prima volta stavo cercando una cosa e mi sono imbattuto nel suo negozio e lei mi ha bloccato nella sua bottega per tanto tempo. Ogni volta che passavo per Forio, entravo a salutarla, anche perché mi ricordava molto mia nonna. Dopo la sua scomparsa, camminando per il corso, la prima ‘botta’ emotiva l’ho avuta vedendo la bottega chiusa, ed è per questo che, dopo aver assistito ad uno spettacolo in cui venivano omaggiate lei ed altre quattro donne importanti di Forio, mi è venuta l’idea di ricordarla in questa edizione”. “Oltre a questo omaggio”, – annuncia Luca Patalano – verranno omaggiati tutti quei personaggi che hanno fatto la storia de La Passione di Cristo”. L’ultimo appello del regista è rivolto al popolo Foriano: “Nelle registrazioni siamo andati a lavorare soprattutto sul particolare, anche nelle parti solo sonore, quindi il mio appello è quello di prestare molta attenzione ai dettagli delle scene che sottolineano tante cose di quel periodo. So che il popolo foriano è molto attento ma in questo momento può esserlo ancora di più. Invito pertanto tutti a non perdersi né un gesto, né un movimento, e di associarli alle parole che sentiranno e ai giochi di luce su cui stiamo lavorando”. L’appuntamento è dunque per venerdì 30 marzo 2018 dalle ore 20:00.  Anche quest’anno Forio diventerà Gerusalemme per una notte.

Elisabetta Maschio

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