CRONACAPRIMO PIANO

La proposta di Legambiente: «Un vademecum per aiutare i terremotati»

L’associazione ambientalista - presieduta da Beppe Mazzara - cerca professionisti disponibili a stilare un documento che serva ad agevolare il percorso post sisma. Solo un primo passo che volge lo sguardo all’istituzione di un Osservatorio permanente sul terremoto

Forse il nemico più insidioso per le persone che hanno avuto la sfortuna di fare i conti con il terribile terremoto del  21 agosto 2017 è il disorientamento. In quei 5 secondi di scossa che hanno frantumato non solo edifici ma anche la tranquillità di centinaia di persone , la difficoltà a muoversi nel complicato e intricato ginepraio di norme, divieti, agevolazioni e buoni consigli è divenuta sempre più crescente. Ad ogni ogni cittadino terremotato dovrebbero essere chiari e facilmente consultabili le procedure e i migliori itinerari da seguire per non perdere occasioni che possano accelerare il ritorno alla normalità della vita quotidiana.

Ed è per rispondere a questa esigenza che un gruppo di lavoro, a trazione Legambiente, sta pensando di stilare un vademecumche possa essere una guida per il terremotato, uno strumento che in maniera sintetica e chiara raggruppi i percorsi da seguire, i consigli e le opportunità che possano spiegare, in maniera chiara e lineare quanto ogni persona che ha avuto a che fare con il terremoto deve sapere, non solo per ricostruire la propria casa o organizzarne la ristrutturazione, ma anche per conoscere agevolazioni, agevolazioni fiscali e qualsiasi altro strumento lo Stato mette a disposizione del cittadino per affrontare al meglio la lunga fase di emergenza che si spera quanto prima possa riportare una sana dose di tranquillità in chi ormai quasi due anni fa si è visto rivoluzionare la vita.

La compilazione del vademecum è ancora in fase embrionale. Legambiente sta cercando di creare un gruppo di lavoro anche con altre realtà locali per creare un Osservatorio Civico sul terremoto. Ma non solo. Fondamentale, in questo percorso appena iniziato, è la collaborazione di chi il terremoto l’ha vissuto in prima persona e conosce alla perfezione, vivendole tutti i giorni, le difficoltà che pendono su ogni cittadino scosso da un terremoto che ha sconvolto centinaia di esistenze. “Purtroppo – ricorda con amarezza Beppe Mazzara, presidente di Legambiente Ischia – il post terremoto in Italia può trascinarsi per decenni, dando luogo a tutta una serie di problemi, senza alleviare il danno subito dalla gente. Abbiamo pensato come prima azione di creare un vademecum chiaro e sintetico per il cittadino terremotato da distribuire gratis”.

Per creare un vademecum incisivo e davvero utile per il cittadino il gruppo ristretto di lavoro richiede competenze tecniche, richieste dal contributo di architetti e ingegneri, legale, con l’aiuto di avvocati che abbiano dimestichezza sul fronte delle numerose norme e leggi che accompagnano le fasi successive al sisma, e anche redazionale comunicativo in modo da scrivere parole che possano essere allo stesso tempo esaustive e chiare, in modo che possano essere comprese perfettamente da chiunque, senza dare spazio a interpretazioni che rallenterebbero il lento ma promettente percorso di ricostruzione. L’esigenza principale – ricorda Legambiente – è quella di creare un osservatorio civico che non ha alcuna intenzione di sostituirsi agli organi che stanno già muovendosi per permettere il ritorno a una situazione di normalità”.

La gestione dei terremoti in Italia non è certo sinonimo di velocità. A 10 anni dal terribile terremoto che ha scosso L’Aquila e tutta l’Italia ancora tanti sono i problemi da risolvere. Ed è proprio qui che intercede l’azione virtuosa di un gruppo di associazioni che intende dare un’ulteriore spinta alla ricostruzione per consentire di offrire strumenti utili a chi ne ha bisogno.

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