DI MARIA GRAZIA DI SCALA
Non c’è nemmeno bisogno di allungare lo sguardo verso l’orizzonte. Che quello che sta per andare in archivio sia stato una sorta di “annus horribilis” per la sanità campana (e sono anche generosa nel mio giudizio), lo si percepisce chiaramente guardando quello che succede a Ischia. Dove, al netto di sporadici tagli del nastro o cerimonie e dell’impegno profuso da qualche professionista, la situazione è perfettamente fotografata dallo stato di salute dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, capace di fare uno spaventoso salto all’indietro in termini di qualità e quantità dei servizi erogati e di personale a disposizione. Ovviamente siamo davanti a un effetto domino, che per ovvi motivi si riverbera sull’intero territorio campano. Ecco, è proprio questo il punto. Vincenzo De Luca, presidente della giunta regionale, ha da sempre rimarcato come una sanità efficiente sarebbe stato il cavallo di battaglia. Invece saranno proprio i fallimenti collezionati in questo delicato settore (si scherzi su tutto, ma non sulla salute) a decretarne la fine del percorso politico.
Una serie di insuccessi e un’incapacità conclamata nel dare risposte alle comunità, specie quelle più disagiate, che non a caso è sfociata nella fortissima presa di posizione dei sindaci di Capri e Anacapri. E se sull’isola azzurra, dove i toni sono abitualmente garbati, si è arrivati ad usare toni tutt’altro che ortodossi nei confronti di Vincenzo De Luca, appare evidente che la misura è davvero colma. Inaugurazioni, promesse, proclami, tutto si è rivelato un fuoco di paglia, pura aria fritta. La gente lo ha capito, e risponderà come si conviene quando sarà il momento di tornare alle urne. Ma in ogni caso, nulla potrà cancellare gli sfaceli provocati da questo governo di centro-sinistra, che non soltanto per quanto riguarda la sanità (restando a casa nostra pensiamo pure ai trasporti, giusto per fare un altro esempio) è riuscita in un’impresa degna dei migliori film di fantascienza: farci salire a bordo della macchina del tempo e riportarci indietro di mezzo secolo. Siamo sinceri, ne avremmo davvero fatto tutti volentieri a meno.
* CONSIGLIERE REGIONALE FORZA ITALIA
