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Laboccetta in Parlamento e Di Scala alla guida della Commissione sburocratizzazione

“In queste ore il centrodestra campano sta dimostrando di avere poco rispetto delle Istituzioni perché permetterà ad Amedeo Laboccetta, finito addirittura in carcere perché indiziato di gravi reati, di entrare in Parlamento, mentre in Consiglio regionale ha deciso di affidare a Maria Grazia Di Scala, alle prese con un processo per falso ideologico e altri reati, la presidenza della Commissione sburocratizzazione occupata precedentemente da Pasquale Sommese, a sua volta finito in carcere per un’inchiesta su appalti pilotati”.
Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “il centrodestra avrebbe dovuto scegliere un altro nome da destinare alla Presidenza della Commissione sburocratizzazione, poltrona destinata alle opposizioni, invece di intestardirsi su quello della fedelissima dei Cesaro”.
“Evidentemente, neanche la sconfitta nei loro feudi, Somma Vesuviana e Sant’Antimo, e le inchieste giudiziarie in corso hanno liberato Forza Italia e il centrodestra dal potere dei Cesaro visto che riescono a imporre il nome di una loro fedelissima, pur se indagata, alla guida di una Commissione consiliare” ha aggiunto Borrelli sottolineando che “Laboccetta e Di Scala sono indagati per reati che non hanno a che fare con l’attività amministrativa e, per questo motivo, sarebbe giusto che stessero lontani dalle Istituzioni”.

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