DI GENNARO ROMANO
Qualche anno fa, il responsabile dell’ufficio economico del comune di Forio, Vincenzo Rando, venne riconosciuto colpevole del reato di abuso d’ufficio dal Tribunale di Napoli e condannato alla pena di mesi otto di reclusione e a un anno di interdizione dai pubblici uffici.
A seguito tale sentenza, Rando ha subito, come dire, una certa pubblica “umiliazione”. Non è più dirigente dell’Ufficio tributi, anche se si è giocato molto sulle interpretazioni del suo ruolo all’interno dell’apparato amministrativo di Forio. In ogni caso, almeno ufficialmente, lavora da semplice impiegato.
Non fa una piega. Anzi. Ma a Forio la legge non è uguale per tutti. C’è infatti un altro caso simile, che coinvolge un altro dirigente del comune di Forio. Stiamo parlando di Francesco Castaldi, che figura nella pianta organica come vicesegretario comunale.
Anche sul suo capo pende infatti una condanna. Il tribunale di Napoli, con sentenza depositata il 10.04.2003, riconosceva colpevole il dr. Castaldi Francesco e concesse le circostanze attenuanti generiche. La condanna fu di anni uno di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali. Anche per lui ci fu la pena accessoria: Castaldi Francesco fu dichiarato interdetto dai pubblici uffici per la durata di un anno.
A differenza del Rando, per il quale è stato applicato il provvedimento del giudice, fino ad oggi risulta che
lo stesso provvedimento del tribunale non sia stato applicato nei confronti del vice segretario Castaldi.
Nei prossimi giorni, con una serie di interventi suffragati da documentazione, cercheremo di dare una risposta ai nostri lettori. Perché al dirigente dell’ufficio tributi dr. Vincenzo Rando si è applicata la legge, mentre non risulta finora applicata la legge nei confronti del vice segretario dr. Francesco Castaldi?
