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L’accusa di Di Vaia: «Chi voleva il commissario non conosce morale e lealtà»

Partiamo parlando naturalmente della nuova maggioranza venutasi a creare in seno al consiglio comunale. Perdere quattro Consiglieri e recuperarne due non sembrerebbe essere stato proprio un affare, se non altro in termini numerici. Tu cosa ne pensi?

«Ci sono momenti in cui non si può stare soltanto a ragionare con i numeri alla mano, sarebbe troppo riduttivo e la politica, soprattutto, non lo contempla come principio.  É più importante piuttosto pensare  a garantire l’affidabilità di un civico consesso piuttosto che ipotizzare che si possa mettere a repentaglio la prosecuzione dell’attività amministrativa. Due consiglieri possono essere meglio di tre in alcuni casi, in circostanze del genere non sempre la matematica è un’opinione…» .

 

Intendi dire meglio pochi ma buoni e soprattutto “blindati”?

«Esatto, il senso può essere più o meno questo».

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Voglio sottoporti una riflessione. C’è  chi sostiene che il pericolo – per la stabilità dell’amministrazione – più che arrivare dalla minoranza, potrebbe nascondersi (a causa del precario equilibrio) proprio all’interno delle fila della maggioranza. Una ipotesi che sposi o credi che la crisi sia archiviata e dunque definitivamente alle spalle?

«Mi auguro naturalmente che la tempesta sia passata, mi pare evidente. Tutti i consiglieri comunali di maggioranza e gli assessori attualmente in carica sono persone fortemente  motivate ed animate positivi propositi verso la nostra comunità e questo mi lascia di conseguenza  presagire un ottimo lavoro di squadra che finirà con l’avere ripercussioni positive per il territorio e la sua gente. Inoltre dobbiamo tenere presente che dopo questi lunghi mesi di tribolazioni, i cittadini di Ischia, qualora stessimo ancora a cercare un equilibrio in seno alla maggioranza anziché concentrarci sui problemi del territorio, potrebbero accusarci di schizofrenia. Insomma, non sarebbe un bel biglietto da visita, tutt’altro…».

 

Cosa ne pensi della rottura tra Enzo Ferrandino e Giosi Ferrandino?

«Parlare di rottura, ad onor del vero, la trovo un’affermazione esagerata e sopra le righe. In politica, è noto, può succedere che per una serie di motivazioni – anche congiunturali -possano esserci momenti in cui le cose vengano viste da angolazioni diverse. Sono però sicuro che il buon senso alla fine prevarrà e il tempo in questo caso non potrà far altro che giocare a vantaggio dell’amministrazione e dell’affidabilità della stessa, atteso che questo è il perno centrale attorno al quale tutti intenderanno muoversi nei giorni a venire».

 

Tre mesi fa se qualcun ti avesse parlato del ritorno in grande stile di Luigi Boccanfuso probabilmente gli avresti dato del folle…

«In politica spesso le dinamiche sono del tutto imprevedibili, ma al netto del dato caratteriale che può caratterizzare ognuno di noi (ma piace ricordare prima di tutto a me stesso che nessuno è perfetto), sarebbe da irresponsabili negare che dal punto di vista amministrativo Luigi Boccanfuso è sempre stata una figura di spessore. Non lo dice il sottoscritto, lo dice la sua storia politica. E credo che su questo ci sia obiettivamente ben poco da discutere».

 

Intanto, però, proprio Luigi Boccanfuso ha sparato a zero in campagna elettorale nel 2017 contro l’attuale maggioranza. E senza farsi mancare niente…

«Non ci vedo nulla di anomalo, in fondo era pur sempre dall’altra parte della barricata. E poi non dimentichiamoci che adesso in giunta siede la figlia Roberta. Insomma, forse dovremmo parlare di lei piuttosto che del padre. Se poi mi è consentito dirlo, io la neo assessora la conosco da anni e sono convinto che in questa nuova veste potrà offrire un enorme e significativo contributo a questa amministrazione. Il primo segnale incoraggiante è il modo nel quale la vedo affrontare con impegno e dedizione questa nuova esperienza».

 

E’ vero quello che si dice in giro sul fatto che la delega  al marketing turistico attribuita proprio alla Boccanfuso non ti ha fatto fare i salti di gioia?

«Assolutamente no. Il mio portafoglio di deleghe è già abbastanza ampio. Inoltre io e Roberta ci sentiamo quotidianamente ed una forte e fattiva collaborazione in tal senso non può che essere vista in maniera positiva. Da me, da lei, da tutti».

 

Veniamo alla festa di Sant’Anna. Anche quest’anno  non sono mancate le polemiche.

«Beh, partiamo dal presupposto che ormai le polemiche fanno parte delle tradizione della festa di sant’Anna. Detto questo comunque, in generale ci sono stati contatti con le associazioni sul territorio e che potenzialmente potevano essere interessate a realizzare le zattere. Ne abbiamo incontrate oltre quindici e con loro abbiamo discusso dei temi di quest’anno e dell’idea artistica che il direttore aveva in animo di sviluppare nel corso dell’edizione 2018 dell’evento. Le barche saranno cinque anche se avrebbero potute esserne di più».

 

Anche questa edizione, tanto per cambiare, sembra essere nata last minute. Cosa ti aspetti in ogni caso?

«E’stata last minute solo per quanto attiene la stesura degli atti amministrativi, ma in verità ci stavamo muovendo per organizzarci già da un po’. Quest’anno sono stati messi a fuoco degli aspetti particolarmente importanti e si penserà molto a valorizzare la posizione a mare delle partorienti che è poi il simbolo della festa di Sant’Anna. Ci sarà sicuramente un bello spettacolo. Ogni barca sarà di 600 metri quadrati. Ci sarà anche una sorpresa tra i fuochi e l’incendio del castello che ci aspettiamo sia molto più bello degli ultimi anni. Ci saranno anche ospiti di tutto rilievo, inoltre nelle serata precedenti il 26, sul borgo di Ischia Ponte ci sarà musica della migliore tradizione napoletana, per rimanere in tema con la festa di quest’anno. Speriamo che il 26 luglio il tempo sia clemente».

 

Sei finito sul banco degli imputati per la mancata partecipazione alla Festa, tra gli artisti, di Marisa  Laurito, che non ha perso occasione di spararti addosso. Cosa rispondi?

«La Laurito era stata contattata insieme ad altri artisti su indicazione del comitato artistico organizzatore ed avremmo avuto piacere di averla come ospite, tuttavia non è stata in grado di assicurare la sua presenza in occasione degli eventi collegati alla festa che consideriamo altrettanto importanti ai fini promozionali: di qui  la decisione del comitato di convergere su un’altra artista. Resta in ogni caso lo stupore per la reazione scomposta e sicuramente sopra le righe della signora Laurito con la quale avremmo gradito condividere il palcoscenico di Sant’Anna ma che purtroppo mancherà per ragioni indipendenti dalla nostra volontà. Ci tengo a precisare, avendo ricevuto attacchi personali, che la decisione di rivolgerci ad altri è del comitato artistico cui competono tali scelte. In ogni caso nessun ingaggio era stato formalizzato, risultando al momento solo dei contatti preliminari con l’artista, essendo all’epoca dei fatti ancora in corso di definizione il programma delle serate della Festa a mare agli scogli di Sant’Anna».

 

Chiudiamo ripartendo da dove avevamo iniziato. A un certo punto Enzo Ferrandino è sembrato a un passo dal baratro. Quali sono le tue considerazioni in libertà su quanto accaduto?

«È stato perpetrato un tentativo scellerato di far cadere l’amministrazione e consentire l’arrivo del commissario prefettizio in piena stagione turistica, e sarebbe stata una vera e propria iattura. Chi oggi ci viene a parlare di morale, affidabilità e lealtà dovrebbe rendersi conto di quello che stava combinando. Capiamo che per il momento il tentativo è fallito e questo può creare qualche malumore ma siamo certi che il tempo ci consentirà di  amministrare serenamente nell’interesse del paese. La nostra amministrazione, questo non dobbiamo dimenticarlo, nasce da un progetto comune  di persone che hanno deciso di ripresentarsi al corpo elettorale per governare il paese e non per fare giochi di numeri all’interno della maggioranza».

Gaetano Ferrandino

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