CRONACA

Cuccufriddo, si accelera per la messa in sicurezza

Grazie a un finanziamento regionale di 55mila euro il Comune ricostruirà le sponde del canale per ripristinarne la funzionalità idraulica

L’ente del Capricho intende dare presto il via alle opere di “ricostruzione del muro spondale in destra orografica a monte del ponte di via Montecito e ripristino funzionalità idraulica del torrente Cuccufriddo dal ponte alla via Arenale”. Con apposita determina del responsabile dell’area tecnica, ingegner Baldino, è stato preso atto della relativa determina di consiglio comunale, impegnando sugli Oneri straordinari di gestione la somma di euro 55.000,00 occorrente per l’intervento di somma urgenza in questione. Sarà la ditta Sirio Costruzioni a eseguire le opere. Contemporaneamente il Comune chiederà alla Giunta Regionale della Campania Direzione Generale – Governo del Territorio, Lavori Pubblici e Protezione Civile – U.O.D. Genio Civile Di Napoli – Presidio Protezione Civile, l’erogazione dei fondi in questione,già previsti dall’ente sovraordinato.

L’obiettivo, come si ricorderà, è rimettere l’alveo in condizioni di efficienza, dopo le lunghe operazioni di rimozione dei detriti che lo avevano in pratica interrato, senza contare in alcuni punti la mancanza di argini solidi. Lungo il suo sviluppo, il Cuccufriddo è infatti dotato di muri a protezione degli argini, ma per alcun metri tali protezioni risultavano del tutto mancanti, cosa che provocava lo sversamento di grandi quantità di terreno nell’alveo, con gravissimo rischio per le tante abitazioni circostanti e per quelle a valle, messe in pericolo dalle alluvioni.

Lo scorso anno ebbero luogo ampi interventi di scavo per riportare alla luce le “briglie” sepolte, quelle opere di ingegneria idraulica che consentono di ridurre la velocità delle acque che fluiscono verso valle, cercando di salvaguardare al contempo la tenuta degli argini. Insomma, c’è bisogno di mettere nuovamente le.. “briglie” al torrente, per impedire conseguenze incontrollate.

Sin dai sopralluoghi di dieci mesi fa, il sindaco era parso determinato a continuare l’opera fino alla completa messa in sicurezza del canale, anche a costo di sforare il finanziamento di circa 55mila euro stanziato dalla Regione. Un intento comprensibile, ove si considerino i potenziali pericoli che dall’alveo si irradiano verso il resto del paese: un’esondazione avrebbe infatti esiti dannosissimi.

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