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Lettera a tutti i costruttori di “misteri” e artisti procidani

PROCIDA – Il tempo scorre e sull’isola di Procida già si pensa alla “Processione del Venerdì Santo”. A questo proposito Giovanni Righi, che sempre di più si sta affermando come poliedrico artista, ha inteso rivolgere un appello a tutti i costruttori e artisti procidani coinvolti nell’organizzazione e realizzazione dei caratteristici “Misteri”. «Non pensate solo all’aspetto artistico e folkloristico dell’evento….Ma applicate la parola del vangelo ai problemi odierni…. Non facciamo si che la nostra processione secolare diventi un “carnevale di Viareggio”. Quando egli disse ” lasciate che i pargoli vengano a me ” non intendeva la pedofilia. Non di solo pane vive l’uomo. Vedi tutte le guerre per accaparrare petrolio. Infine ” verranno giorni in cui di tutto ciò che ammirate, non resterà che pietra su pietra. In un isola dove regna tanta depressione e apatia spero nei giovani ad essere creativi nella processione, un nostro patrimonio da tramandare di padre in figlio e in generazione in generazione».

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