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Liquami fognari danneggiano un terreno, Bernardo diffida Comune ed Evi

di Francesco Castaldi

 

FORIO – Brutta tegola per il Comune di Forio e per l’Evi, che negli scorsi giorni hanno ricevuto una lettera di diffida e messa in mora da parte dell’avvocato Carmine Bernardo. Il professionista ischitano, infatti, è il legale rappresentante di una famiglia proprietaria di un terreno che è stato fortemente danneggiato dal malfunzionamento dell’impianto fognario che serve il territorio dell’ente turrito. Nelle giornate di maltempo, infatti, dai tombini ubicati lungo la strada che si trova a due passi da terreno fuoriescono liquami d’ogni sorta, che ovviamente non giovano affatto alle colture lì presenti. Per questi motivi, i proprietari del terreno ubicato nel Comune di Forio hanno deciso, prima di adire ufficialmente le vie legali, di inviare una lettera sia all’ente di via Giacomo Genovino sia alla società Evi tramite il proprio avvocato.

 

Nel testo della diffida inoltrata via pec dall’avvocato Carmine Bernardo – e che riportiamo di seguito nella sua interezza, si legge: «Vi scrivo in nome e per conto dei Sigg. […], tutti elettivamente domiciliati presso lo studio del sottoscritto per la presente controversia, i quali mi hanno conferito ampia procura per significarvi quanto segue: i Sigg. […] sono proprietari, in comune e pro indiviso, di un terreno sito in Forio d’Ischia,[…]; detto terreno si trova sottoposto rispetto alla strada comunale denominata Via […], con la quale confina per un lungo tratto».

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L’avvocato Bernardo è poi entrato nel merito della questione, sottolineando che «quando piove, i tombini situati lungo detta via – probabilmente a causa del malfunzionamento e comunque dell’inadeguatezza dell’impianto di sollevamento e dell’impianto fognario in generale – tracimano, riversando considerevoli quantità di liquami maleodoranti e fortemente inquinanti all’interno del terreno dei miei assistiti; il predetto sversamento di liquami ha gravemente danneggiato il terreno dei Sigg. […], rendendolo totalmente inutilizzabile per qualsiasi scopo e causando, di conseguenza, una notevole diminuzione di valore del medesimo». Alla luce di queste puntuali constatazioni, il professionista ha sollecitato un pronto interevento da parte del Comune e della società Evi per risolvere la questione in tempi celeri. «Si rende quindi necessario – scrive Bernardo – un intervento urgente da parte Vostra per identificare e rimuovere ad horas le cause dello sversamento di liquami e, conseguentemente, l’effettuazione di una bonifica del terreno di proprietà dei miei assistiti, al fine di decontaminarlo e renderlo nuovamente utilizzabile».

 

«Pertanto, con la presente – prosegue il professionista nella lettera inviata all’Evi e al Comune di Forio – vi diffido a mettere immediatamente in atto ogni intervento utile e necessario ad individuare e rimuovere le cause dello sversamento di liquami nella proprietà dei miei assistiti, nonché a risarcire tutti i danni patiti e patiendi dagli stessi, quantificabili allo stato in almeno € 112.100,00, oltre i danni da  mancato utilizzo del bene da quantificarsi, invitandovi a contattare il sottoscritto difensore per valutare la possibilità di una composizione amichevole della controversia. In mancanza, trascorsi infruttuosamente dieci giorni dalla ricezione della presente – conclude Bernardo – dovrò tutelare i diritti dei miei assistiti nelle più opportune sedi, con aggravio di spese a Vostro esclusivo carico».

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