POLITICAPRIMO PIANO

Mago Cioffi fa le “carte” a Casamicciola: «Sarà Castagna bis, Giosi vuol tenere lontano i nemici»

E’ stato un protagonista per vent’anni della vita politica nella cittadina termale. E ancora oggi ne è un attento osservatore. Il buon Riccardo analizza le imminenti elezioni e non solo in questa lunga e inedita intervista rilasciata a Il Golfo

Si avvicinano le elezioni amministrative a Casamicciola e voglio partire subito con le marce alte. Posso chiederti quali sono gli scenari che si configurano e magari quelli che vorresti si configurassero?

«Allo stato dell’arte credo che tutti gli indizi portino ad una ricandidatura del sindaco uscente, Giovan Battista Castagna. Penso sia abbastanza scontato che chi ha retto le sorti di un paese per un quinquennio voglia cimentarsi in un secondo mandato. Personalmente ero a conoscenza anche di una sorta di possibile “staffetta” tra l’ingegnere e il suo vice Peppe Silvitelli in virtù di vecchi accordi e ragionamenti. L’aspirazione del nostro amico Peppe c’è, in fondo è sulla scena da tanto tempo, nel 2012 tentò la scalata alla carica di sindaco ma fu sfortunato perché beccò il periodo nel quale noi sostenemmo la candidatura di Arnaldo Ferrandino che poi si impose. Quel nostro accordo, evidentemente, gli fece perdere il treno per fare il sindaco di Casamicciola».

A prescindere che uno spacchettamento della maggioranza può mettere davanti a scenari fino a quel momento inesplorati e impensabili, chi saranno gli altri protagonisti di questa partita? Cosa faranno ad esempio Arnaldo Ferrandino, Luigi Mennella, i grillini?

«Di scenari che possono andare a configurarsi ce ne sono molti, ma di quelli reali e in grado di fare bene al nostro paese ne vedo pochissimi. In fondo, se mi vieni a parlare di Arnaldo Ferrandino e Luigi Mennella, certo non posso fare i salti di gioia, mi pare ovvio.  Sento parlare sempre di gente che è nel “gioco” da quarant’anni, ma Casamicciola non ha bisogno di questi personaggi quanto piuttosto di figure carismatiche che si accompagnino ai nuovi per farli emergere. Ma sappiamo tutti che questo non succederà, in fondo nessuno vuole cedere o lasciare anche solo in parte quello che ha capitalizzato e quindi non vedo nulla di interessante all’orizzonte. Anzi…».

Anzi?

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«Nel contempo anche un’altra ipotesi che si paventa, e mi riferisco alla discesa in campo di Giosi Ferrandino, non la vedo una cosa certa. Questa è una candidatura che presenta diverse problematiche».

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Per esempio?

«Per esempio, tanto per cominciare, c’è da dire che la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo ha bisogno di essere fatta come si deve, è chiaro che la contemporaneità del doversi cimentare anche a Casamicciola toglierebbe parecchio tempo e spazio a Giosi. Lui, come è lecito che sia, vuole ritentare l’avventura a Bruxelles: si è reso conto che solo con un intero mandato a disposizione può avere la capacità di incidere e portare così risultati al collegio di pertinenza ed in particolare alla sua isola d’Ischia. Capisco che la gente si aspettasse qualcosa in più da Giosi Ferrandino, ma è chiaro che i margini quando ricopri la carica di parlamentare europeo soltanto nell’ultimo anno sono davvero risicati. I giochi, insomma, sono praticamente tutti fatti, gli spazi per determinare sono stati a dir poco esigui soprattutto su una serie di tematiche che gli stanno particolarmente a cuore».

Quindi alla fine tu credi che non sarà della partita, non si candiderà a sindaco?

«Non voglio dire questo, non ho certezze per formulare un concetto così netto e categorico: penso che Giosi abbia delle altre priorità.  Poi su Casamicciola credo che le sue necessità siano oggettivamente diverse».

Tipo?

«Lui non vorrebbe che certa gente tornasse al governo del paese, diciamocelo chiaramente.  E mi riferisco, giusto per non avere peli sulla lingua, ad Arnaldo Ferrandino o Luigi Mennella. Pur con i militi che magari può avere l’attuale amministrazione, sono convinto che Giosi l’attuale maggioranza guidata da Giovan Battista Castagna che resta coesa e compatta, non la vedrebbe così male. Insomma, la continuità sarebbe un fattore che non gli dispiacerebbe affatto».

Insomma, senza spaccature nella maggioranza Giosi non si troverebbe costretto a scendere in campo: è questa la giusta sintesi del tuo concetto?

«Questo è un dato di fatto incontestabile, non scopriamo certo l’acqua calda.  Purtroppo determinati rapporti, in passato, sono andati ben al di là del semplice scontro politico lasciando scorie incancellabili.  Con certe persone si è superata la soglia della decenza, qualcuno ha inteso trascendere in offese ed altri atteggiamenti poco ortodossi che andavano assolutamente evitati. In fondo, come recita l’antico adagio, chi non ha peccato scagli la prima pietra.  Ma sostenere, come ha trovato il coraggio di fare qualcuno, che Giosi Ferrandino ha rappresentato il male assoluto di questo paese, mi sembra veramente eccessivo.  Specialmente se poi certe affermazioni provengono da personaggi che stanno buttando calci per cercare di rientrare nel gioco…».

Cinque anni sono ormai trascorsi, l’attuale amministrazione si avvia a concludere il suo mandato: cosa c’è da salvare e in cosa invece Castagna e i suoi sono da bocciare?

«Da salvare… da buttare, diciamo che diventa anche difficile dare un giudizio obiettivo su questo quinquennio. E’ chiaro che il dramma del terremoto a metà consiliatura ha cambiato tutte le carte in tavola: posso accettare che a un certo punto una serie di questioni legate alle emergenze abbiano preso il sopravvento su tutto il resto, ma contemporaneamente intere aree come ad esempio Casamicciola alta sono state abbandonate al loro (triste) destino. Non so se è stato un fatto casuale o dietro ci siano una scelta ed una volontà chiara e mirata, però ormai il paese mi pare si sia ridotto alla Piazza ed al corso principale.  In questo, ad esempio, ritengo sia stato deleterio allocare la sede provvisoria del municipio proprio in Piazza Marina».

Si parla spesso di sviluppo e prospettiva di paese. Tu come vedresti e disegneresti una Casamicciola migliore e con un diverso appeal dal punto di vista turistico?

«Ribadisco, bisognerebbe innanzitutto partire dalla zona alta e capire se quell’area può tornare a vivere ed essere popolata o meno, perché poi molte delle scelte successive avrebbero una sorta di effetto domino.  Sono passati due anni dal sisma, è arrivato il momento di scrivere una parola definitiva sull’argomento.  Non dico di creare un nuovo caso come è successo con la TAV, altrimenti corriamo il rischio di non venirne più a capo, ma chiedere chiarezza non credo sia un delitto. Se l’area non dovesse essere più recuperabile, se ne prende atto e ci si regola di conseguenza lavorando ad una sorta di trasformazione urbanistica del territorio».

Saranno almeno trent’anni che quando si parla di sviluppo e di Casamicciola viene sempre fuori il Pio Monte della Misericordia.

«Oggi viene tirato fuori ad ogni occasione, ma la verità è che un buon sindaco ed un’amministrazione comunale valida e degna di tal nome, all’inizio di un mandato   dovrebbero mettere la questione Pio Monte tra le priorità del programma politico da portare a compimento.  Illustrando anche compiutamente alla popolazione quelli che sono progetti e intenzioni, inutile limitarci a qualche “figurina” sulle finestre come accade puntualmente nel periodo estivo».

Se dovessi scommettere un euro sul prossimo sindaco, lo punteresti su…?

«Al momento su Giovan Battista Castagna, senza alcun dubbio».

Tanti anni trascorsi in politica. Troppo facile capire che il personaggio politico al quale sei più legato è e rimane Giosi Ferrandino, ma posso chiederti con chi invece proprio non riuscivi a legare in alcun modo?

«Non esistono figure che io non sopportassi, in fondo quando si fa politica non ci si sceglie le persone come si fa con la moglie. Io penso che si possano avere anche alterchi verbali con qualcuno e poi sedersi il giorno successivo con la stessa persona ai tavolini del bar davanti a un buon caffè. A me personalmente questo accadeva sempre con Salvatore Sirabella: con lui ho avuto degli scontri “epici”, davvero non condividevo nulla del suo operato e della sua politica. Però quando bisognava fermarsi a riflettere e chiacchierare, problemi non ce n’erano. In verità c’era un personaggio politico che mi piaceva davvero tanto…».

Di chi si tratta?

«Del compianto avvocato Pompeo Barbieri. Ho sempre pensato che avesse tutto per diventare prima ed essere poi un buon sindaco, intravedevo in lui una persona dalle qualità straordinarie. Purtroppo il fato la pensava diversamente e se l’è portato via troppo presto».

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Luigi Boccanfuso

Intervista telecomandata che si presta ad una sola interpretazione: Giosi Ferrandino si candiderà a sindaco di Casamicciola solo se l’attuale maggioranza si spacca perchè in tal caso farebbe una operazione stile De Magistris primo mandato.
Se invece l’attuale maggioranza non si spacca il “furbacchione”millanterà si essere pronto a candidarsi al solo fine di tentare di barattare l’appoggio alle europee con la sua rinuncia a correre per sindaco.

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