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Nascondeva la droga nel laboratorio Asl, Raffaele Battimiello ai domiciliari

 

ISCHIA – L’arresto operato dai carabinieri della Compagnia di Ischia, guidati dal cap. Andrea Centrella, è stato convalidato, ma lui se non altro ha lasciato dopo appena 24 ore il carcere napoletano di Poggioreale ottenendo il beneficio della detenzione meno afflittiva agli arresti domiciliari. Si può sintetizzare così il sabato ad “alta tensione” vissuto dal 46enne serrarese Raffaele Battimiello, che ieri è comparso dinanzi al gip per l’udienza di convalida. Nulla da eccepire sull’operazione portata a compimento dai militari dell’Arma, che lo avevano ammanettato dopo che lo avevano sorpreso all’interno di un laboratorio preso in fitto dall’Asl, all’interno del quale aveva custodito diciannove dosi di cocaina. La prima precisazione da fare è tutt’altro che irrilevante: secondo quanto ha raccontato il Battimiello dinanzi al magistrato, lo stesso era entrato in possesso delle chiavi dello stabile perchè le stesse erano in possesso della sua compagna (che si occupa delle pulizie), che però era assolutamente all’oscuro delle intenzioni dell’uomo. Non a caso, gliele ha sottratte nel primo pomeriggio, mentre la donna stava riposando, prelevandole dalla borsa senza che la stessa potesse accorgersene.

Il racconto è poi proseguito. Il serrarese è uscito di casa e si è diretto verso l’immobile in questione. Non sapeva che gli uomini del Nucleo Operativo gli erano alle calcagna già da qualche tempo, ed infatti lo hanno seguito senza farsi notare. Quando Raffaele Battimiello è giunto a destinazione, i carabinieri hanno continuato ad osservarlo senza intervenire: hanno notato la scarsa dimestichezza nell’accedere presso lo stabile, giacché ha impiegato un bel pò di tempo per riuscire ad aprire il cancello. L’uomo è rimasto all’interno per un bel pezzo, ma quando è uscito a quel punto i militari lo hanno bloccato. Sono entrati nel laboratorio dell’Asl ed hanno cominciato a rovistare, convinti di trovare quello che cercavano. E così, all’interno di un tubo idraulico di un lavandino, che tra l’altro era stato rimesso a posto in maniera decisamente “discutibile”, hanno trovato la sostanza stupefacente che l’indagato aveva occultato. Addosso, per la verità, il 46 enne custodiva quattro dosi di cocaina, quelle che ha detto si era recato a prelevare per soddisfare le sue esigenze di abituale consumatore, respingendo così al mittente l’accusa di essere uno spacciatore e di cedere dunque sostanza stupefacenti a terzi. Sempre all’interno della struttura, poi, aveva provveduto a tagliare e confezionare la “polvere bianca”. Un’operazione, questa, verosimilmente non eseguita in casa per la presenza della compagna ed anche di una bambina.

Il compito per i legali di fiducia del serrarese, gli avvocati Antonio e Mitty De Girolamo, non si presentava certamente dei più agevole, e non a caso il pubblico ministero aveva chiesto la permanenza dietro le sbarre di Poggioreale per Raffaele Battimiello, non ritenendo che vi fossero i presupposti per l’applicazione di una misura diversa. Ma la linea difensiva, alla fine, ha prevalso, e così l’arrestato ha ottenuto come detto gli arresti domiciliari potendo anche raggiungere l’isola prima e la sua abitazione poi senza la scorta.

 

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