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Notte di violenza, adesso Forio ha paura

FORIO – I tremendi fatti accaduti nella notte tra giovedì e venerdì a Forio hanno riacceso i riflettori su una vicenda che da troppi anni giace sostanzialmente nel dimenticatoio. Ci riferiamo, ovviamente, all’assenza di un presidio stabile delle forze dell’ordine in un territorio che conta quasi 18mila abitanti. La chiusura della storica caserma dei Carabinieri di via Matteo Verde ha generato non pochi disagi all’ombra del Torrione, e la violenta rissa consumatasi negli scorsi giorni è un chiaro campanello d’allarme che non può e non deve essere ignorato. Onde evitare che simili episodi riaccadano, è necessario pigiare sull’acceleratore e facilitare il ritorno in pianta stabile dei militari dell’Arma a Forio. In caso contrario, saremo nostro malgrado costretti ad assistere ad una recrudescenza di determinati fenomeni che fino a qualche tempo fa avevamo visto soltanto nelle serie televisive.

VITO IACONO: «QUELLO CHE È ACCADUTO MERITA INIZIATIVE ISTITUZIONALI FORTI». La violenta rissa di giovedì ha naturalmente destato la preoccupazione e lo sconcerto di molti volti noti dell’isola. Tra questi figura l’ex consigliere comunale di opposizione di Forio Vito Iacono, che sulla propria bacheca ha scritto: «Il solito silenzio assordante delle forze politiche e amministrative, del Paese, fatta eccezione del movimento Forio nel futuro, inquieta quanto il gravissimo episodio dell’altra notte. Capisco che sono impegnati da un lato a leccarsi le ferite o preparare le solite denunce o i soliti ricorsi e dall’altro a spartirsi il potere, ma quello che è accaduto merita iniziative istituzionali forti. Un tavolo per la sicurezza e la integrazione con la partecipazione delle forze dell’ordine, del mondo dell’associazionismo, della scuola, della Chiesa, del volontariato. E poi oltre le solite speculazioni. Non capisco cosa c’entri Monterone! La stessa Monterone invasa dai tanti candidati, occupata da iniziative elettorali, utilizzata per i loro sporchi giochi fino ad essere offesa da persone senza scrupolo che hanno abusato della fiducia della nostra Gente facendo leva sui loro bisogni, sulle loro paure, il loro disagio. Questa volta Monterone non c’entra niente! Il problema era ed è un problema sociale, di chiusura, nella incapacità di promuovere progetti di integrazione sociale, di analisi del grande disagio giovanile e delle forme di violenza assurde che ne derivano. È un problema complesso che va di pari passo con un piano di monitoraggio del territorio che deve vedere protagonisti i Cittadini chiamati a recuperare e testimoniare i più alti valori di Civiltà che hanno caratterizzato gran parte della storia del nostro Paese e della nostra Comunità».

PASQUALE SCOLLO: «IL SINDACO ADOTTI MISURE URGENTI PER LA SICUREZZA». Il neo portavoce del Movimento Futuro Pasquale Scollo, in una nota divulgata nelle scorse ore, ha chiesto il fermo e deciso intervento del sindaco Del Deo, esortandolo ad attuare un’urgente politica per la sicurezza del territorio foriano. «L’inaudita escalation di violenza vissuta a Forio negli ultimi giorni – ha scritto Scollo – impone una immediata riflessione da parte di tutti unita ad una radicale e coraggiosa azione di contrasto contro ogni forma di violenza, di degrado, di illegalità. È un problema che chiama in causa innanzi tutto il sindaco e l’intera amministrazione comunale, da anni completamente sordi ai segnali di forte disagio provenienti dal nostro tessuto sociale. Lo abbiamo denunciato con forza anche durante la campagna elettorale, precisando che l’emergenza è dovuta non solo e non tanto dall’assenza, da alcuni anni e per la prima volta dall’Unità d’Italia, della Caserma dei Carabinieri. È un problema di controllo del territorio che impone una urgente politica per la sicurezza. Chiediamo opportuni interventi di potenziamento del servizio di polizia municipale anche di notte e di valutare il ricorso ad agenzie di vigilanza private per sopperire alle oramai croniche carenze di personale da parte delle forze dell’ordine».

LUCIANO CASTALDI: «QUEI BARBARI SONO FIGLI NOSTRI CHE CI IMITANO». Ad intervenire sull’argomento è stato anche l’ex assessore e leader di “Forio nel futuro” Luciano Castaldi: «Se ben capisco, alla base della rissa tra giovani a Forio non vi sono ragioni “etniche” e/o “razziali”. Si è trattato di becera violenza. Di una stupidità che non ha colore né confine. I protagonisti sono infatti “solo” ragazzi che hanno bevuto e forse fumato. Tutto nella norma. Ne incontro a frotte, al mattino presto, mentre mi reco a lavoro e loro ancora stanno in giro dalla sera prima. È la gioventù, bellezza. Più che altro dovremmo iniziare a riflettere sui diktat, più o meno consapevoli, che noi adulti imponiamo alle nuove generazioni. È un tema difficile. Eppure, fino a quando il divertimento è un dovere, o meglio un obbligo, lo sballo sarà considerato un “diritto”. È un diritto anche rompere le balle alla ragazza che mi piace e che sta con un altro. È lo stravolgimento del concetto della vera libertà. Una libertà senza responsabilità. Ricordate il “faccela vedè, faccela toccà” lungo il Corso? Ricordate il “rave party” della vigilia di Natale? (Ovviamente sono esageratamente e volutamente provocatorio). Ecco, prima di parlare a vuoto, guardiamoci allo specchio. Quei barbari col telefonino sono figli nostri. Semplicemente ci imitano. Come meglio sanno fare».

VINCENZO SAVARESE: «LIMITARE L’ALCOOL E RIPRISTINARE LA CASERMA DEI CARABINIERI». Non sono mancate poi le valutazioni del “veterano” Vincenzo Savarese, portavoce isolano di Fratelli d’Italia. «La rissa dell’altra notte tra locali e domenicani non è che l’ultimo episodio vandalico la maggior parte praticato da extraeuropei e di paesi stranieri. Certamente limitare le bevande alcoliche nella tarda notte e la costruzione di un presidio delle forze dell’ordine (caserma dei Carabinieri) sono un buon deterrente per aggressioni litigi e ruberie, ma la colpa maggiore è dell’amministrazione comunale che non fa rispettare le leggi vigenti. Infatti, forse per fini elettorali, il sindaco ha nelle proprie disponibilità la possibilità di inviare controlli alle case che fittano in nero gli extracomunitari ottenendo così l’impossibilità ai locali di lucrare enormemente su questi delinquenti non pagando le varie tasse non denunciando il fitto e alle persone straniere che non sono in regola di soggiorno nel nostro Comune effettuando immediatamente il foglio di via! L’Italia agli italiani!».

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BENEDETTO VALENTINO: «I PROBLEMI NON SI RISOLVONO CON LA MAGLIETTA ROSSA, MANCA UNA STRATEGIA PER GOVERNARE LA SOCIETÀ». Nella giornata di ieri anche il patron del Premio Ischia internazionale di giornalismo, Benedetto Valentino, ha espresso il proprio parere sull’escalation di violenza che si è registrata sull’isola in questi giorni. «Rissa con accoltellamenti vari tra dominicani e ischitani, un bengalese che tenta di violentare due ragazze a Barano. È la cronaca locale di una piccola isola nel Giorno della Maglietta rossa. Potete pensarla come volete ma i problemi non si risolvono né con una marcia per la Pace o con una maglietta rossa, né con proclami propagandistici. Manca anche un abbozzo di un’idea, una strategia politica per governare le dinamiche della società in questa fase storica. E tutti, con o senza maglietta, restiamo impotenti, attoniti e impauriti. Occorre riscrivete regole che dovrebbero valere per tutti: capire dove vogliamo andare e quale futuro vogliamo costruire. Così non va».

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GIGI LISTA: «È GIUNTA L’ORA DI RIAPRIRE LA CASERMA DEI CARABINIERI». Ultimo, ma non per importanza, è il commento dell’attivista foriano Gigi Lista. «A Forio bollettino di guerra: due dita saltate, un polmone perforato e un accoltellato, è ora di riaprire la caserma dei Carabinieri di Forio. Il crescente stato di insicurezza nel paese e più in particolare a Forio è in primo nel depotenziamento dell’Arma dei Carabinieri a favore di una Polizia centralizzata e nella fattispecie foriana nell’annientamento della caserma dei Carabinieri. Una involuzione quella di Forio che sta mostrando i suoi frutti. Nei piccoli centri come Forio il carabiniere è visto come una figura familiare e rassicurante, spesso il maresciallo funge da zio severo verso le nuove generazioni o, almeno, è stato così per me. Ritornare ad avere una caserma con tutti i crismi a Forio significa avere un monito verso la crescente escalation di violenza».

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