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NU a Serrara Fontana, è guerra tra la Teknoservice e il Comune

È  guerra per la gestione della NU nel Comune montano. Dopo le intricate vicissitudini dello scorso anno con la Giemme Ambiente  e il conseguente affidamento, in via d’emergenza, dell’appalto dei servizi alla Teknoservice, per l’amministrazione di Serrara-Fontana arriva una nuova gatta da pelare.  Proprio la Teknoservice che dal Giugno 2016 a Settembre 2017 ha avuto in gestione i servizi di raccolta e smaltimento rifiuti del territorio montano ha infatti presentato ricorso al Tar. Tutto avrebbe avuto origine dal bando di gara pubblicato alla fine dello scorso anno dall’amministrazione guidata dal sindaco Rosario Caruso per l’affidamento dei servizi di nettezza urbana. Servizi che, come pubblicato anche sulle colonne di questo giornale, lo scorso Ottobre sono stati affidati, per un importo di circa 22.000 euro alle Balga srl che già negli anni addietro aveva esercitato l’appalto nel Comune montano.  Al bando di gara aveva partecipato anche la stessa Teknoservice ottenendo un alto punteggio e che ora contesta proprio l’espletamento del bando in un questione.

La ditta ha infatti presentato ricorso contro il Comune di Serrara-Fontana, la Asmel Consortile Soci, nei confronti della Balga srl per chiedere l’annullamento di tutti gli atti e i provvedimenti adottati nel corso della procedura aperta per l’affidamento dei servizi di igiene urbana e dei servizi cimiteriali del territorio montano. Nello specifico, nell’istanza presentata dalla Teknoservice si richiede “l’annullamento della determinazione n. 252 del 31 Ottobre 2017 di aggiudicazione definitiva, della nota protocollata della comunicazione dell’aggiudicazione, di tutti i verbali di gara a partire dal 12 Marzo 2017 nonché laddove ritenuto utile, del bando di gara, del disciplinare di gara, del capitolato speciale d’appalto e tutti gli atti risultati lesivi alla ricorrente e  la dichiarazione di inefficacia del contratto eventualmente stipulato con la contro-interessata”. Dalla documentazione in nostro possesso, seppur non molto dettagliata, si evincerebbe, quindi, che il ricorso sarebbe stato presentato a causa di alcune anomalie riscontrata dalla Teknoservice  nel bando di gara e che avrebbero quindi fatto scattare la scintilla per impugnare l’atto e ricorrere alle vie legali. Sembrerebbe che la ditta abbia contestato anche il modus operandi adottato dall’amministrazione comunale.

Il ricorso avrebbe anche già trovato esito positivo, quanto meno nella fase cautelare, nell’udienza discussasi lo scorso 12 Dicembre. La sesta sezione del tribunale amministrativo regionale della Campania ha difatti accolto l’istanza presentata dalla Teknoservice sostenendo che “appare documentalmente supportata la tempestività del ricorso principale in regione dell’omessa pubblicazione nelle forme di legge degli atti censurati e  per altro verso viene sorretta la doglianza relativa alla limitazione di assunzione di responsabilità in relazione al contestato contratto di avvalimento”.  Bando  tutto da rifare?  Chi lo sa, quel che è certo è che almeno per il momento la Teknoservice porta a casa vittoriosa il primo round giudiziario. Per la decisione definitiva bisognerà comunque attendere l’udienza di merito fissata il prossimo 4 Aprile. Nel frattempo sembra proprio che la gestione della nettezza urbana in quel di Serrara-Fontana continuerà a navigare in acque poco tranquille, con tutti i dubbi e le domande del caso. D’altronde comunque non sarebbe la prima volta che qualcuno nel Comune montano arrivi a contestare le modalità di espletamento delle gare di appalto.

Sara Mattera

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