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Nuovo anno, nuovi propositi

È finalmente arrivato un nuovo anno, abbiamo dinanzi a noi 365 ottimi motivi per rimboccarci le maniche e riiniziare a stilare la lista dei buoni propositi. Siamo sinceri se il riciclo di regali a natale è comune, quello di buoni propositi ogni anno è davvero una malattia diffusa, e ogni anno però siamo convinti di averne la cura e che questa sarà la volta buona. Per definire una lista funzionale bisogna innanzitutto fare un bilancio delle cose compiute e dei progetti realizzati nell’anno appena passato, non soffermandosi troppo in un primo momento nel ricordare gli eventi negativi o i fallimenti. Un secondo passo sarà poi partire proprio da queste mancanze, e dalla loro approfondita analisi così che da esse si possano trarre fruttuosi insegnamenti, che ci permettano di non errare allo stesso modo nell’anno venturo.

I nuovi propositi si concretizzano in un elenco di cose che “non vanno” o che semplicemente “vorremmo cambiare”, per migliorare una situazione che non ci piace. Porci degli obbiettivi ci dà motivazione e slancio per affrontare al meglio i giorni che verranno. Piccole tabulaerasae appena cerata, dove non dobbiamo far altro che iniziare ad  incidere.  I buoni propositi sono essenziali per dare motivazione e slancio alle nostre attività e alla nostra vita quotidiana, e anzi guai, se tornassimo dalla pausa natalizia senza neanche lo straccio di un obiettivo da raggiungere. Quello che sbagliamo è, più semplicemente, il metodo.

Innanzitutto per realizzare una lista funzionale, dobbiamo metterla su carta. Il vecchio detto latino verbavolantscriptamanent è più che veritiero infatti soprattutto in occasioni come questa. Se infatti le parole volano via come il vento, lo scritto è una prova evidente, tangibile, che non può essere facilmente dimenticata a meno che non lo si faccia a pezzi e lo si getti via. Stilare dei punti di proprio pugno è il primo passo, poi tra di essi bisogna fare una selezione, scegliere cosa sia veramente importante, e cosa possa essere depennato. Il terzo passo è realizzare una gerarchia tra gli obbiettivi. Non tutti i buoni propositi si equivalgono, alcuni sono più importanti di altri, o necessitano di più tempo per essere ottimati e dunque bisogna partire proprio da questi. Fatta la gerarchia, bisogna mettere appunto delle funzionali strategie che ci permettano di analizzare al meglio il nostro obbiettivo, tenendo conto delle varie difficoltà o degli intoppi in cui potemmo incorrere, così da essere pronti dinanzi alle evenienze. Fatta la strategia non resta che agire. Questo è di certo il passo più difficile, ma è altrettanto sicuro che sia il più importante. Infatti se passare da un piano teorico ad uno pratico è estremamente complesso, farlo è più che necessario, altrimenti quei punti scritti, la lista realizzata, non resterà che semplice carta straccia. In tutto ciò fondamentale, come in ogni battaglia, risulta essere la chiarezza del piano d’attacco, e soprattutto conta avere una buona dose di determinazione, forza, e persistenza.

Importante ai fini della vittoria è poi la “collaborazione”. Essere soli nelle nostre battaglie non sempre aiuta, se è necessario, è utile confrontarsi con gli altri, chiedere il loro supporto. Tante volte ciò che ci tiene lontani dal concretizzare un proposito, non sono gli agguati fatti dall’esterno, ma l’assenza di volontà, questo è particolarmente comune se non si riesce a trovare motivazione nel lottare solo facendo leva su di sé. Se qualcuno ci incoraggia, ci sostiene, e fa il tifo per noi, tutto risulta più semplice. Con il confronto è possibile anche scoprire che magari uno dei nostri progetti del nuovo anno, non è solo “nostro”, magari esso può infatti figurare sulle liste di altri commilitoni,  e si potrebbe pensare ad una strategia comune che porti più prontamente alla vittoria. Ci sono dei buoni propositi che dovrebbero essere condivisi da tutti, perché fondamentali per una vita non solo più salutare ma anche più felice. Rafforzare i rapporti interpersonali con gli amici di sempre e costruirne di nuovi, è sicuramente uno dei primi punti della comune lista. Questo ci aiuta tantissimo. La condivisione di passioni, sentimenti, vita, non solo ci aiuta in campo di felicità, ma ci arricchisce immensamente. L’altro per quanto simile a noi infatti, ha sempre qualcosa di diverso, di unico, da cui possiamo apprendere. La ricchezza della diversitàche deriva dalla “comunione” con altri esseri umani è una delle più preziose. Focalizzandoci di nuovo sul singolo, risulta fondamentale la cura di sé stessi. Corpo e mente devono essere alimentati in modo ottimale, bisogna averne cura. L’attività fisica ad esempio, sebbene sia utopico per molti parlarne in questo periodo, ha il grande potere di migliorare le nostre giornate, e non solo il nostro corpo. Allo stesso modo una buona lettura può rinsaldare la nostra mente.

Prendete dunque carta e penna e stilate una buona lista, così che l’anno prossimo guardandovi indietro con il foglio in mano potrete spuntare tutto ciò che avete fatto. La lista è solo un punto di partenza, i buoni propositi si aggiungeranno giorno per giorno, rimbocchiamoci le mani dunqueche un nuovo anno ci aspetta.  “Liberamente” è curata da Ilaria Castagna, psicologa, laureata presso l’Università degli Studi de L’Aquila, specializzanda presso la Scuola di Psicoterapia Cognitiva Comportamentale di Caserta A.T. Beck.

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